Test: Caberg Droid

Prodotto in Italia, Droid è il nuovo casco apribile di Caberg caratterizzato dalla doppia omologazione per poterlo utilizzare sia come integrale sia come jet. Grazie a una levetta di blocco posizionata sul lato sinistro della calotta è infatti possibile “bloccare” la mentoniera in posizione di massima apertura per trasformare il Droid in un vero e proprio Jet, sicuro (la mentoniera non può chiudersi accidentalmente) e correttamente omologato per la circolazione.

La calotta, realizzata in policarbonato , sfoggia un design molto aggressivo, sottolineato ancora di più nella versione Iron. Su tutto spicca l’originale sistema di areazione che sulla mentoniera prevede due diffusori circolari, azionabili indipendentemente l’uno dall’altro,  che ricordano le eliche dei condotti di areazione visti in tanti film americani. L’utilizzo è molto pratico e garantisce un eccellente afflusso di aria sia sul viso sia sulla visiera, utile per ridurre ulteriormente i fenomeni di appannamento. All’areazione interna contribuisce inoltre la grande presa posizionata all’estremità superiore della calotta, che funge anche da elemento estetico. Manca però un estrattore d’aria calda posteriore che avrebbe contribuito a migliore il confort  a casco chiuso nei mesi più caldi. Sempre sulla parte superiore della calotta trova posto l’originale slider centrale (con sistema di blocco) adibito all’azionamento del visierino parasole interno, dotato di trattamento antigraffio e stabile anche viaggiando con la mentoniera aperta. Restando in tema di visiera, quella esterna offre una eccellente visibilità ed è caratterizzata, oltre che dal trattamento antigraffio, dalla presenza di serie della lente Pin Lock Max Vision interna per scongiurare l’appannamento anche in caso di forte umidità o climi particolarmente rigidi. Grazie alla doppia linguetta integrata la visiera può essere aperta facilmente con entrambe le mani e prevede 5 posizioni di apertura. Di serie viene fornita la visiera trasparente, ma in opzione è possibile acquistare anche una versione scura.

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Gli interni, completamente estraibili, sono ben rifiniti con un tessuto lavabile ad elevata traspirazione e dotato di trattamento Sanitized. I guanciali sono predisposti per  semplificare l’utilizzo degli occhiali e in effetti mettere e togliere gli occhiali da vista non è un problema. Il peso è nella media per i caschi di questa tipologia (circa 1600 grammi) e il bilanciamento è molto buono. Anche viaggiando con la mentoniera aperta non si avvertono tensioni sul collo.

Il sistema di chiusura prevede un cinturino a sgancio rapido con regolazione micrometrica e tra le peculiarità di questo casco spicca la predisposizione per il sistema di comunicazione proprietario Just Speak S, che permette di interfacciarsi con il cellulare e di parlare con il passeggero. Il sistema consente inoltre di collegarsi a un GPS o ad altri apparecchi Bluetooth, sfruttando tra l’altro il profilo A2DP che permette l’ascolto in alta qualità stereo della musica.

DROID è disponibile in moltissime varianti cromatiche, tra cui spiccano la HI VIZION, con calotta giallo fluo e mentoniera nera opaca, e la IRON, con particolare finitura che simula l’acciaio spazzolato.

Abbiamo provato il Droid nella versione HI VIZION, apprezzandone in primis la particolare trama della colorazione e l’ottimo abbinamento cromatico. A livello di calzabilità consigliamo di provare attentamente il casco perché alcuni tester che solitamente utilizzano la taglia L si sono trovati bene anche con la M perché lo sentivano meglio saldo in testa anche viaggiando con la mentoniera aperta. In autostrada il Droid è abbastanza silenzioso e solo ad alta velocità si percepisce qualche fruscio di troppo. Con i guanti la leva di blocco della mentoniera ci è parsa leggermente sotto dimensionata. E’ però vero che il suo utilizzo dovrebbe avvenire sempre a moto ferma in quanto si tratta proprio di una leva per commutare il casco da integrale a jet. Nelle normali operazioni di apertura e chiusura della mentoniera non serve in quanto è sufficiente azionare con una sola mano il pratico pulsante rosso posto al centro della mentoniera.

Complessivamente il casco è ben costruito e l’unico dubbio dopo due mesi di utilizzo è che lo slider per l’azionamento del visierino parasole interno a lungo andare possa prendere un po’ di gioco.

 

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