MotoGP – Presentazione Ducati GP18

Cominciano a sollevarsi i veli sulle moto in versione 2018 e comincia  a salire l’attesa e l’appetito per l’inizio della nuova stagione.

Ad aprire le danze è la Ducati, forte di una campagna 2017 che dire sorprendente e di successo è un eufemismo. La Ducati GP17 e in particolare Andrea Dovizioso hanno superato di gran lunga le aspettative, arrivando a giocarsi il mondiale con Marc Marquez fino all’ultima gara a Valencia. La scorsa stagione recita un totale di 6 vittorie (tutte del Dovi), 15 podi (8 di Dovi, 3 di Jorge Lorenzo e 4 di Danilo Petrucci). Lorenzo mira a mantenere (e migliorare) il livello di competitività raggiunto a fine stagione, dove bazzicava spesso e volentieri le zone alte della classifica e Petrucci è alla ricerca della continuità e di un pizzico di competitività in più sull’asciutto.

C’è una new entry nel mondo Ducati, con Jack Miller che va a sostituire l’inglese Scott Redding (migrato verso Aprilia) in Ducati Pramac, andando ad affiancare Danilo Petrucci.

Sarà una stagione calda da un punto di vista di mercato, con i top rider Dovizioso e Lorenzo in scadenza di contratto che daranno il massimo per ragioni differenti: Lorenzo deve dimostrare di Screenshot (414)meritarsi l’ingaggio stellare con cui è stato assunto da Ducati e questo vuol dire vincere assolutamente, Dovizioso gioca al rialzo con il suo contratto, forte dei risultati conseguiti nella scorsa stagione.

Screenshot (412)In cosa è diversa questa Ducati GP18 dalla sua precedente incarnazione? L’obiettivo del reparto corse era mantenere i punti di forza mostrati nel 2017 (quindi il motore, l’accelerazione e la staccata) e migliorare i punti deboli che a detta di Gigi Dall’Igna e del CEO Claudio Domenicali sono quei dettagli che hanno impedito a Ducati di lottare per il podio ogni domenica, avendo dunque dei risultati altalenanti. Bisogna ancora migliorare in fase di percorrenza di curva, il vero tallone d’Achille della Ducati MotoGP da praticamente sempre. Sono state mantenute le vistose appendici aerodinamiche introdotte lo scorso anno, solo leggermente sagomate e modificate per garantire il massimo apporto aerodinamico.
Un altro grande cambiamento è la grafica. Dopo molti anni di collaborazione, il gruppo Telecom non è più sponsor Ducati e quindi nella GP18 il blu ha lasciato più spazio al rosso e al grigio. Un look molto aggressivo per una moto chiamata alla vittoria. E’ diverso anche il pattern di colori sulla tuta dei piloti, dove il rosso è ovviamente predominante e con i dettagli bianco-grigi.

Da ricordare poi l’evento dell’anno per i Ducatisti di tutto il mondo: Il 20-21-22 si terrà il WDW, World Ducati Week, la festa Ducati per eccellenza con tutti i piloti passati e presenti che hanno contribuito alla grandezza del marchio di Borgo Panigale.

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Informazioni su Luca Golfrè Andreasi 73 articoli
Studente universitario di 22 anni, appassionato di corse, musica e videogiochi da praticamente sempre. Seguo le gare di MotoGP, SuperBike e Formula1 dal 2002 e collaboro con WHEELSMag.it da maggio 2016, concentrandomi principalmente sulle corse del motomondiale e di SBK.

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