Reunion 2016, un bis riuscito

Reunion 2016 concede il bis e raddoppia sia come presenze che come moto presenti, divertimento, sfida, stile e test ride a Monza per una due giorni che ha superato le aspettative.

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Due giorni intensi quelli di The Reunion, durante i quali a farla da padrone sono stati il pubblico e le motociclette presenti all’Autodromo Nazionale Monza, in viale Mirabello nella zona adiacente al vecchio rettifilo della velocità.
Un successo sotto il sole con oltre 10.000 partecipanti, 6.000 moto, 64 concorrenti per le due gare, 15 sponsor, oltre 800 demo ride.

“The Reunion è il sogno coltivato per un anno intero e che sono riuscito a realizzare grazie a tutti gli sponsor e agli espositori che hanno aderito” – dichiara Matteo Adreani, ideatore dell’evento e organizzatore anche della Distinguished Gentleman’s Ride a Milano – “Un grazie particolare è per: BMW Motorrad, Harley-Davidson, MINI, Moto Guzzi, Scrambler Ducati, Triumph, Yamaha Italia e ancora Belstaff, DMD Helmet, Ethen, Proraso e soprattutto TAG Heuer che ha scandito il migliore dei tempi”.

Il grande divertimento è stato assicurato dal gusto per le sfide. Il più veloce sull’ottavo di miglio del rettifilo è stato Luca Brambilla su Monster 900 a carburatori. Da Besana Brianza è arrivato carico e ha portato a casa, oltre la gloria, un cronografo TAG Heuer della serie Monaco, l’inconfondibile segnatempo dalla cassa quadrata.
Secondo posto sul podio conquistato da Sami Panseri, che ha corso anche lui su un Ducati Monster 900 con i colori del Milano Cafe Racers. Sul terzo gradino ha trionfato la scuola britannica: la Triumph Bonneville con in sella Daniele Ghiselli. TAG Heuer è stato l’Official Timekeeper dell’evento.

Spettacolo mozzafiato anche lo Show Run, la sfida uno contro uno riservata alle moto fuori categoria: a scaricare il massimo della potenza la Yamaha FZR 1000 ExUp “Audace”, preparata a Roma dall’Emporio Elaborazioni Meccaniche e domata dal pilota Giuliano Minutillo.

Se ne sono tirate di derapate sull’ovale di terra della Belstaff Dirt Race e ad avere la meglio Luca Viglio di Endurology su un’incredibile Yamaha 600 2WD, dopo una battaglia con Marco Troiano di OMT Garage su H-D Sportster 1200 modificato flat tracker. Dopo i due litiganti, si è aggiudicato il terzo posto “San” Marco Filios, il 50% degli Anvil. Il Race Manager Marco Belli della DiTraverso School, ha sorvegliato e dispensato consigli preziosi.

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Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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