SBK: Rea vince regolando lo sciame Ducati. Spavento per Camier

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Fasi iniziali della gara pre-bandiera rossa con i protagonisti della carambola

SBK Aragon – Gara1

E’ stata una prima gara molto tirata dove non sono mancate le forti emozioni. Dopo appena tre giri dalla partenza è stata interrotta la gara a causa di una carambola spaventosa tra Lorenzo Savadori, Jordi Torres e Leon Camier, con l’alfiere Honda che è scivolato perdendo il posteriore in uscita di curva ed è stato urtato malamente dai piloti che sopraggiungevano. Dopo uno spavento iniziale però Camier è stato trasportato fuori dal circuito, cosciente e con “solo” una contusione alla schiena. Per una dinamica spaventosamente simile agli incidenti di Simoncelli e Tomizawa, è andata decisamente bene.

La gara è poi ripartita, accorciata a 17 giri. Le Ducati erano presenti in grande numero e volevano fare la voce grossa, ma alla fine è stata la_DSC1626  sola Kawasaki di Rea a dettare legge. Johnny ha lasciato sfogare gli avversari e poi approfittando delle scaramucce tra le tre Ducati di Melandri, Davies e Forès, è riuscito ha zompare in testa e ad accumulare un vantaggio necessario per andare a vincere indisturbato. Da questa gara emerge che probabilmente la Ducati è la miglior moto in pista, ma Rea è il miglior pilota e la dimostrazione sono i risultati di Tom Sykes: se le Ducati sono arrivate in fila occupando le posizioni dal 2° al 4° posto, Sykes dopo metà gara è sprofondato, salvo poi risalire la china e agganciare le Yamaha, battendo in volata Lowes, ma non riuscendo ad attaccare VdMark. Probabilmente Sykes sta soffrendo le restrizioni regolamentari imposte a Kawasaki molto di più del suo compagno di squadra e anche la classifica del mondiale parla chiaro. Tom è ora 7°, con un ritardo di 41 punti dalla vetta e anche dietro alle Yamaha. Team Yamaha che si mostra sempre più spesso nelle zone nobili della classifica, ma a cui manca ancora quello spunto fina_DSC2154le per riuscire a giocarsi i grandi risultati fino in fondo.

Capitolo Ducati. Melandri non approfitta della partenza dalla pole position e complice anche un errore in staccata all’ultimo giro non riesce ad andare oltre al quarto posto. C’è di buono però che in questa gara sembrano essere stati ridotti i notevoli sbacchettamenti che tanto facevano soffrire il ravennate, che è parso più sicuro in staccata. C’è da prendere del buono in questa gara e convertirlo almeno in un podio per gara2. Podio che è stato conquistato invece dai suoi colleghi ducatisti Xavi Forès e Chaz Davies, che hanno dato spettacolo nell’ultima curva con un doppio incrocio di traiettorie che ha visto il pilota gallese avere la meglio sull’idolo di casa. Gara positiva per entrambi. Davies conquista il terzo podio di fila, risale la classifica e si rilancia come candidato al titolo. Forès continua a sorprendere, portando la sua Ducati privata del team Barni al terzo podio stagionale e issandosi al 4° posto in classifica, ma a soli quattro punti da Melandri (ora secondo in classifica generale).

Nota di merito anche per la wild card Michael Rinaldi, ottavo alla sua prima esperienza nel mondiale SBK e capace di lottare con i primi della classe per le fasi iniziali della gara. Sorpassare Tom Sykes in percorrenza di curva non è una cosa che capita tutti i giorni.

Completano la top10 Roman Ramos e Toprak Razatioglu.
Davide Giugliano. al suo ritorno in SBK come sostituto dell’infortunato Eugene Laverty, è 13°, prendendosi il lusso di precedere sul traguardo Lorenzo Savadori (riuscito a ripartire dopo la carambola con Camier), solo 15°.

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Informazioni su Luca Golfrè Andreasi 73 articoli
Studente universitario di 22 anni, appassionato di corse, musica e videogiochi da praticamente sempre. Seguo le gare di MotoGP, SuperBike e Formula1 dal 2002 e collaboro con WHEELSMag.it da maggio 2016, concentrandomi principalmente sulle corse del motomondiale e di SBK.

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