SBK: Sykes vincitore di una gara pazza. Rea e Davies a terra

Se Rea è il mattatore di Assen, Davies quello di Imola, Tom Sykes è certamente il dominatore di Donington, conquistando la sua nona vittoria consecutiva sul circuito inglese in una dalle condizioni difficili e piena di colpi di scena. Davies cade mentre era al comando ma riesce a recuperare la moto e arrivare 8° al traguardo. Jonathan Rea colleziona il primo “0” della stagione per una caduta causata da una perdita di pressione dallo pneumatico posteriore.

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Il podio delle rivincite: (da sinistra) Leon Haslam, Tom Sykes e Alex Lowes
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Gara difficile per Davies (7), qui impegnato in una furiosa rimonta

Il podio di Donington è il podio delle rivincite (oltre che in onore del compianto Nicky Hayden): Sykes torna a vincere regolando Rea in pista e dimostrando di non essere un semplice gregario ma un serio pretendente al titolo. Leon Haslam è secondo al traguardo, correndo da Wild Card! Il pilota inglese attualmente corre nel British SuperBike, ma il team Kawasaki Puccetti ha concesso a Leon di disputare di nuovo una gara tra i grandi. Leon non si è fatto sfuggire l’occasione, dando filo da torcere a Sykes nelle prime fasi di gara e concludendo con un inaspettato podio, dimostrando che il suo posto è in SBK. Terzo è Alex Lowes. L’alfiere Yamaha è stato coinvolto in un contatto in partenza alla prima curva che lo ha relegato al 20° posto. L’inglese ha recuperato a testa bassa, approfittando infine dell’errore di Marco Melandri per sopravanzarlo e giungere 3° al traguardo. Yamaha aveva recentemente espresso del malcontento per la mancanza di risultati di Alex Lowes, questa gara è stata la sua forte risposta.
Quarto è un Marco Melandri da cui ci si poteva aspettare di più su questa pista. Il ravennate ha sempre faticato a trovare il setup ideale per la sua Ducati Panigale e questo risultato nell’ennesima beffa all’ultimo giro, come in Thailandia.

Per Chaz Davies la gara è stata un saliscendi di emozioni: Dall’euforia di condurre inaspettatamente la gara (inaspettatamente poichè le Kawasaki avevano mostrato un passo gara impressionante), alla rabbia e la delusione per aver commesso l’ennesimo, grave errore che lo avrebbe relegato a 100 punti di ritardo da Rea. Dalla delusione ad una sorta di sollievo, quando Rea è caduto (nessuna conseguenza) e Chaz è riuscito a ripartire e arrivare 8°, riuscendo paradossalmente a recuperare qualche punticino in campionato.

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Classifica finale di gara1

Sorprende Tati Mercado, 7° a soli cinque secondi dal podio con l’Aprilia privata del Team Ioda e soprendono (negativamente) le Aprilia ufficiali, con Savadori e Laverty rispettivamente 12° e 13° ad oltre 15 secondi dalla meno blasonata Aprilia di Mercado.

 

Da segnalare il ritiro di Bradl con la Honda a causa di un guasto tecnico. Un peccato non riuscire a levarsi una piccola soddisfazione per una Honda rimasta orfana di Nicky Hayden. Questo weekend in particolare è per lui e tutto il paddock prima della gara si è riunito in un sentito ed emozionante minuto di silenzio per concedere un ultimo saluto al Kentucky Kid.

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Weekend in onore di Nicky Hayden. Il team e tutto il paddock si raccolgono prima di gara1 per un minuto di silenzio
Informazioni su Luca Golfrè Andreasi 73 articoli
Studente universitario di 22 anni, appassionato di corse, musica e videogiochi da praticamente sempre. Seguo le gare di MotoGP, SuperBike e Formula1 dal 2002 e collaboro con WHEELSMag.it da maggio 2016, concentrandomi principalmente sulle corse del motomondiale e di SBK.

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