Suzuki lancia il nuovo sito globale dedicato alla GSX-R1000

La sesta generazione della Suzuki GSX-R1000 torna al vertice della categoria delle sportive con prestazioni al top e una guidabilità da riferimento. Ora sono disponibili online le sue immagini più spettacolari, approfondimenti tecnici e video, tutto in unico sito

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La GSX-R1000 è stata una tra le novità più ammirate dei Saloni d’autunno. All’INTERMOT di Colonia così come all’EICMA di Milano gli appassionati hanno affollato lo stand Suzuki per guardare da vicino e toccare la sesta generazione della più iconica delle supersportive. Per vederla su strada bisognerà aspettare il prossimo mese di marzo ma nel frattempo tutti i suoi fan possono navigare tra contenuti del nuovo sito globale dedicato proprio alla Suzuki GSX-R1000 2017 e alla sua serie limitata, la GSX-R1000R.

Un’erogazione formidabile

Un’ampia sezione è dedicata al nuovo motore quattro cilindri Euro 4 da 998,8 cc, che svetta nel segmento con una potenza di 202 cv a 13.200 giri e una coppia di 117,6 Nm a 10.800 giri. Questi valori eccezionali sono frutto di soluzioni tecniche esclusive, come la distribuzione con fasatura variabile delle valvole SR-VVT (Suzuki Racing-Variable Valve Timing). 12 sfere metalliche alloggiate sul rocchetto dell’albero di aspirazione, scorrono lungo una guida in relazione alla forza centrifuga, che aumenta in maniera proporzionale ai giri motore. Questo semplice ma estremamente efficace dispositivo, seamless per sua natura intrinseca, permette di variare l’alzata delle valvole in relazione alla posizione delle sfere, adeguando sempre al meglio la fasatura ai diversi regimi, ottimizzando il tiro del motore lungo tutto il range di utilizzo. Il pilota è sempre libero di scatenare tutta la forza del motore, grazie anche alla perfetta messa a punto dei doppi iniettori S-TFI (Suzuki-Top Feed Injector) e delle nuove valvole parzializzatrici dello scarico SET-A (Suzuki Exhaust Tuning-Alpha), che riducono la contropressione nei collettori. Con un sound mozzafiato, a ogni rotazione del polso corrisponde una scarica di adrenalina.

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Tecnologia da MotoGP

La più avanzata tecnologia Suzuki presente sulla GSX-R1000 è illustrata in un’altra pagina del sito. Una piattaforma inerziale rileva i movimenti della moto sulle sei direzioni dei tre assi spaziali e i dati sono poi elaborati da una centralina, secondo l’esperienza della MotoGP. Il pilota può scegliere tra tre modalità di guida grazie al Suzuki Drive Mode Selector (S-DMS). Per assicurare la massima performance sull’asciutto come sul bagnato, tutte sono full power ma con una diversa risposta alle aperture dell’acceleratore ride-by-wire. Quest’ultimo dialoga anche con il Motion Track TCS (Traction Control System), regolabile su 10 livelli d’intervento. I settaggi più estremi sono studiati per la pista e permettono un leggero slittamento della ruota motrice: per i più esperti il divertimento aumenta e i tempi sul giro diminuiscono. Due esclusive Suzuki sono poi il Low RPM Assist, che facilita le partenze aumentando i giri allo stacco della frizione, e il Suzuki Easy Start System, che richiede solo una breve pressione sul tasto per avviare il motore. Sulla più sportiva GSX-R1000R sono inoltre di serie il Launch Control, per avere uno scatto bruciante da gran premio, grazie all’aiuto dall’elettronica, e il Quick Shift bidirezionale, che consente l’innesto delle marce superiori e inferiori senza utilizzare la frizione, per un’esperienza di guida esaltante.

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Stabilità assoluta

Un focus riguarda la ciclistica, disegnata ex-novo e oggi più rigida, nonostante una massa ridotta del 10%. La parte centrale è compatta, con il blocco cilindri ruotato indietro di 6°. Ciò riduce l’ingombro longitudinale e permette di avvicinare la ruota anteriore al pivot del forcellone, che è più lungo rispetto al passato. Questa architettura permette di aumentare l’interasse di 20 mm, per una lunghezza totale di 1425 mm. L’equilibrio garantito dalla nuova geometria è eccezionale: la moto ha inserimenti in curva fulminei, è stabile alle massime inclinazioni e scarica a terra tutta la potenza in uscita, con una motricità impeccabile. Il comparto sospensioni è appannaggio di Showa, con la ben nota forcella BPF per la GSX-R1000 e l’eccezionale BFF con piastra superiore alleggerita per la versione R, che vede al posteriore il mono BFRC. Look racing e performance al top quindi grazie al controllo delle fluttuazioni della pressione dell’olio.

Brembo firma invece la coppia di dischi freno anteriori da 320 mm lavorati da pinze monoblocco ad attacco radiale. Peculiarità dei dischi freno anteriori è l’utilizzo combinato di bussole cilindriche e di T-Drive per esprimere al meglio la potenza frenante, soprattutto nell’utilizzo in circuito. Le nuove ruote superleggere in lega montano pneumatici radiali Bridgestone RS10, l’ideale per esaltare le caratteristiche del telaio. Le tre parole chiave per i progettisti della GSX-R sono state Run-Turn-Stop, tre azioni che sono eseguite alla perfezione.

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Tutto sotto controllo

Il sito dedicato alla Suzuki GSX-R1000 analizza anche la nuova strumentazione LCD, che mostra molte informazioni pur restando chiara e perfettamente leggibile in ogni condizione di luce. Parlando di luce, i gruppi ottici a Led regalano alla moto una firma luminosa unica. I Led sono utilizzati anche per gli indicatori di direzione. Lavoro accurato anche sul fronte aerodinamico, culminato anche con l’adozione di un serbatoio studiato per integrare al meglio il pilota nella carenatura alle velocità più elevate.

La Suzuki GSX-R1000 2017 arriverà nelle concessionarie a marzo in due colorazioni: Blu GP, che riprende le grafiche del team ufficiale di MotoGP e Nero Mat con ruote e fregi in Rosso Mat.Il prezzo di listino è fissato a Euro 16.590 F.C.

Euro 18.990 F.C. per la GSX-R1000R, che arriverà nel mese di maggio, anch’essa disponibile in due colorazioni: Blu GP e Nero lucido con adesivi blu.

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Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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