
Aprilia RS-GP, il progetto più giovane della MotoGP, arriva alla sua terza versione e si evolve per superare di slancio i pur buoni risultati di fine 2017
La sfida orgogliosamente tutta italiana di Aprilia nel Campionato del Mondo MotoGP inizia da una base più che mai solida: il lavoro compiuto dal reparto corse di Noale nel corso della stagione 2017 si è infatti concretizzato nella crescita costante del giovane progetto RS-GP che, sempre caratterizzato dalla livrea tricolore disegnata da Aldo Drudi, si è rinnovato ed evoluto in ogni area per la stagione 2018.
L’ultima parte della scorsa stagione ha portato Aprilia alla ribalta. Il sesto posto ottenuto da Aleix Espargaró ad Aragon, con un distacco inferiore ai sette secondi dal vincitore, a cui sono subito seguite ottime performance in Giappone (quarto in qualifica) e in Australia (miglior tempo al termine della prima giornata di prove), hanno evidenziato una netta progressione, poi fermata dallo sfortunato infortunio rimediato da Espargaró proprio mentre era in lotta nel gruppo di testa durante il GP di Phillip Island.
Per la stagione 2018 Aprilia vuole ripartire proprio da lì, da una moto che mantiene la stessa filosofia costruttiva della sua progenitrice ma affinata ed evoluta in ogni aspetto e da una coppia di piloti estremamente motivati e consapevoli di avere tutto ciò che serve per puntare con regolarità alle zone migliori della classifica. Al fianco di Aleix Espargaró ci sarà Scott Redding: l’inglese, classe 1993, si appresta ad affrontare la sua quinta stagione in MotoGP, la prima a contatto diretto con una Casa ufficiale.
Il lavoro di Aprilia Racing ha interessato ogni aspetto del progetto RS-GP, un inedito telaio ha portato a un completo riposizionamento delle masse e quindi a una nuova distribuzione dei pesi, uno degli aspetti forse meno evidenti ma di fondamentale importanza nella definizione del comportamento dinamico delle moderne MotoGP. Sono nuovi anche airbox e impianto di scarico che sono chiamati a ottimizzare le prestazioni dell’esclusivo V4 stretto, anche esso oggetto di evoluzione. Sempre nella ciclistica grandi novità arrivano dalla nuova sospensione anteriore e dal forcellone in carbonio che verrà ulteriormente sviluppato durante tutto il campionato.
Una conferma della maturità tecnica del progetto si è avuta nel corso dei test pre-campionato, durante i quali sia Aleix sia Scott hanno promosso la RS-GP in versione 2018. La direzione di sviluppo intrapresa è dunque confermata e attinge all’esperienza di un reparto corse tra i più vincenti di sempre, forte di 54 Titoli Mondiali raccolti in tutte le discipline motociclistiche ed ora motivato a ben figurare nella categoria regina in questo Mondiale 2018 che scatterà il 18 marzo sulla pista di Losail in Qatar.
Aleix Espargaró
“Lo scorso anno abbiamo fatto delle gare molto buone, solo qualche errore ha pregiudicato la nostra posizione finale in classifica. Ho grande fiducia per il 2018, la squadra ha lavorato bene e la nuova RS-GP sta crescendo nella direzione giusta. Tutti i nostri rivali hanno migliorato molto, la MotoGP è un campionato di livello assoluto ma sono sicuro che saremo più vicini ai primi. Sono una persona positiva, mi sono preparato bene a questa nuova stagione e credo nel percorso che stiamo facendo”.
Scott Redding
“È il mio primo anno da pilota ufficiale e devo dire che ho avuto sensazioni molto positive fino ad ora. Mi dà una grande motivazione avere un team alle spalle che mi supporta e che lavora insieme a me per far crescere la moto. Siamo riusciti a migliorare costantemente, a ogni uscita, sperimentando anche soluzioni azzardate ma sempre con obiettivi precisi. Difficile per me fare previsioni al momento, mi sto ancora adattando alla RS-GP e, allo stesso tempo, abbiamo intrapreso lo sviluppo del modello 2018. Sono comunque positivo, grazie agli ultimi test in Qatar abbiamo fatto uno step ulteriore riducendo il gap dai primi e partirò fiducioso per la prima gara”.
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