PROVA SUZUKI DR-Z4S Facile ma da “elite”

Proviamo per voi la Dual 400 di Suzuki, erede della mitica DR-400 ora denominata Dr-Z4S, dove la Esse identifica la dual, sorella della “SM” che si declina in una MOTARD.

Presentata ad Eicma 2024 ma arrivata nel 2025 inoltrato, ed ora pienamente disponibile nella rete ufficiale di Suzuki.

Lo stile

Svecchiata con una nuova linea estetica molto minimale, ad iniziare dal suo piccolo faretto LED, poche le plastiche per ridurre al minimo in caso di caduta i danni da riparare.

Nuovo il TFT a LCD retroilluminato che riassume le info essenziali, non c’è il contagiri perché è una moto che si guida a “orecchio” ma in generale conserva una buona somiglianza con la DRZ400.

Lo scarico resta alto strozzato dall’euro 5+, dove la fase di catalizzazione è sdoppiata in due punti, la prima appena dopo il collettore, la seconda che anticipa il terminale, occupando così poco ingombro sulla fiancata.

I muscoli li mostrano la forcella da 43mm KYB con la ruota da 21″ all’anteriore e un 18″ molto stretto dietro dove il forcellone ben a vista è di un disegno molto semplice.

Snella e slanciata con i suoi 920mm di altezza da terra sarà difficile da gestire per chi non raggiunge almeno i 175cm di statura.

Motore

Nella DR-Z4S pulsa un monocilindrico 4 tempi con raffreddamento a liquido DOHC di 398 cc, mentre l’alesaggio per corsa: 90,0 x 62,6 mm e il rapporto di compressione: 11,1:1. La potenza erogata raggiunge i 38 CV (28 kW) al regime di 8.000 giri/min, mentre la coppia 37 Nm a 6.500 giri/min. Valori che si percepiscono bene nella parte alta della rotazione, ovvero in poche parole ai bassi regimi è un motore molto strozzato e poco presente, purtroppo in questo caso la normativa Euro 5+ si fa sentire molto bene.

Equipaggiato con l’acceleratore elettronico RidebyWire, offre la possibilità di tre mappe motore per addolcire ulteriormente l’erogazione, il cambio è sempre a 5 marce eredità del modello precedente.

Ciclistica

La DR-Z4S monta una forcella a steli rovesciati Kayaba da 43mm regolabile, l’escursione di 280mm garantisce di affrontare bene anche le asperità più importanti, il cerchio è da 21″ con camera e monta una IRC di 80/100 come dimensioni.

L’ammortizzatore è sempre Kayaba a leveraggi con serbatoio separato a gas, l’escursione sale a 296mm e la ruota da 18″ monta uno pneumatico da 120/80.

L’Interasse è di 1.490 mm, la luce da terra 300 mm, come detto la sella a ben 920 mm impegnativa, ma a suo favore il peso in Ordine di marcia di 151 kg, considerato il serbatoio carburante: 8,7 litri è un vantaggio.

Per i freni davanti un disco flottante da 270 con pinza a doppio pistoncino, efficiente e ben proporzionato si affianca un disco da 240mm al posteriore a singolo pistoncino. È presente l’ABS che può essere disattivato sia su entrambe le ruote che solo al posteriore.

Il serbatoio da 8,7 litri, dove Suzuki indica un consumo di 3,5 litri per 100km. interventi di gestione a 1.000 km come primo tagliando, poi ogni 5.000 filtri e olio e 15.000 per il registro valvole.

Elettronica

Semplice ma non scarsa su una moto così piccola con l’acceleratore elettronico RidebyWire, 3 Mappature motore, ABS disinseribile e Traction Control su 4 livelli (1-2 stradale, Gravel e completamente OFF).

Il display LCD monocromatico risulta molto minimale ma è così che deve essere su questo tipo di motocicletta.

Come è andata la nostra prova

La DR-Z4S è una moto molto snella e agile nel fuoristrada, il suo motore gestito dall’elettronica risulta facile anche per chi si addentra alle prime armi, e solo tirando le marce si arriva ad ottenere tutta la potenza.

Alta da terra aiuterà a passare anche i punti più impegnativi in fuoristrada, ma serviranno delle gambe lunghe, il suo peso ridotto a poco più di 150kg massimi sarà un bel vantaggio.

Le pedane possono perdere la gomma, per affrontare più serenamente i tratti non asfaltati, e la sella dura e sottile consente di governare la DR-Z4S anche nei cambi di direzione “inclinati”.

Suzuki scivola su alcuni dettagli, senza parlare di prezzo, ma gli specchietti non ripiegabili in una dual così come le fiancatine e il telaio senza protezioni sono. Possiamo poi chiedere un occhio sulle leve molto economiche che risulteranno poco costose nell’essere sostituite, anche in virtù del fatto che i paramani sono poco protettivi per l’uso fuoristradistico.

Come detto la DR-Z4S si destreggia bene nell’uso fuoristradistico, bilanciata e indicata anche a chi è alle prime armi, le gomme di serie sono pensare per un uso su terreni compatti e poco fangosi, tutto l’opposto del nostro test. così come per i tratti stradali dove i tasselli ravvicinati offrono sempre un buon grip senza rovinarsi troppo.

Elogio alle sospensioni, regolabili e con un buon range di prestazione, così come i freni ben presenti e capaci di essere modulati il giusto per farle fare tutto quello che serve in ogni condizione.

Nota dolente sarà il prezzo, che risulta un po’ troppo elevato in un mercato affollato da moto asiatiche, il fatto che non abbia una dotazione completa Premium come componentistica enfatizza questo aspetto.

PREZZO 9.700,00 Euro f.c.

COLORI

Giallo Phoenix unica colorazione (2025/2026)

Scheda Tecnica

MOTORE:
Tipo:Monocilindrico, 4 tempi, raffr. a liquido, DOHC
Alesaggio per corsa:90,0 x 62,6 mm
Cilindrata:398 cc
Rapporto di compressione:11,1:1
Potenza max:38 CV (28 kW)
Regime:8.000 giri/min
Coppia max e regime:37 Nm a 6.500 giri/min
Lubrificazione:Con olio nel carter
Accensione:Elettronica
Cambio:5 marce
MASSE E DIMENSIONI:
Lunghezza max:2.270 mm
Larghezza max:885 mm
Altezza max:1.230 mm
Interasse:1.490 mm
Altezza da terra:300 mm
Altezza sella da terra:920 mm
Peso in ordine di marcia:151 kg
Serbatoio carburante:8,7 litri
CICLISTICA:
Sospensione anteriore:Forcella telescopica KYB da 46 mm a steli rovesciati regolabile
Sospensione posteriore:KYB regolabile
Ruota anteriore:80/100 21M/C (51P), camera d’aria
Ruota posteriore:120/80 18M/C (62P), camera d’aria
Angolo di cannotto:27,5°
Avancorsa:109 mm
FRENI:
Freno anteriore:Disco singolo
Freno posteriore:Disco singolo
EMISSIONI:
Normativa di riferimento:Euro 5+
CO2:82 g/km
Catalizzatore:
Consumo carburante:3,5 litri/100km
Informazioni su Gianluca Villa 929 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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