
MotoGP Valencia

E’ stata una degna conclusione di un mondiale incerto, adrenalinico e sorprendente. Ha vinto il migliore, c’è chi dice che sia il più fortunato, ma il talento di Marc Marquez è innegabile e non ci sono detrattori che tengano. Marc Marquez vince il suo sesto mondiale (a soli 24 anni!) ed entra con merito nell’olimpo del motociclismo. Stiamo parlando del quarto mondiale in MotoGP in cinque anni, collezionando podi, vittorie e pole position a gogo. Marc-ziano. Non è stato un mondiale facile nemmeno per Marquez, il primo terzo di stagione è stato incredibilmente difficile, soprattutto a causa di una Honda recalcitrante e che non permetteva allo spagnolo di esprimere il suo estro, ma da Barcellona in poi è stata una cavalcata trionfale che solo un Dovizioso in stato di grazia (a cui va l’onore delle armi) è riuscito in qualche modo a contenere.

Veniamo alla gara
Pedrosa e Marquez zigzagano sul rettilineo di partenza per impedire attacchi avventati degli altri piloti portandosi dietro Zarco (Yamaha Tech3) e le Ducati di Lorenzo e Dovizioso. Seguono più staccati Iannone, Rins, Miller e Rossi. E’ stata una vera e propria gara di nervi, con Zarco che rompe gli indugi e si porta in prima posizione e Marquez che lo marca a uomo, senza troppe intenzioni di passarlo, non immediatamente perlomeno. Pedrosa è terzo e dietro si consuma la “telenovela Ducati” con Lorenzo davanti e Dovizioso dietro e il team che “suggerisce” a Lorenzo di scambiarsi di posizione con il Dovi, sia mandandogli il messaggio sul dashboard “mapping 8”, sia mostrandogli la tabella dai box con un eloquente “-1”. Una scelta francamente discutibile, perchè sarebbe cambiato poco. Dovi (come da lui stesso ammesso) non ne aveva per andare a vincere e Marquez non era così in difficoltà da arrivare oltre l’11° posto. Alla fine non c’è stato bisogno di ordini di team perchè Lorenzo è caduto a pochi giri dal termine.
Ma è proprio in questa fase che la gara si è stravolta più e più volte.

Marquez ha finalmente attaccato Zarco, ma in curva1 esagera nella staccata e letteralmente cade senza cadere, facendo l’ennesimo salvataggio dei suoi, riuscendo a sollevare 150kg di moto a 140km/h appoggiando braccio e coscia per terra. E’ persino difficile descrivere cosa ha fatto Marquez, perchè è qualcosa che anche la fisica stenterebbe a spiegare. Esattamente il giro dopo, quando le speranze mondiali di Dovizioso sembravano essersi riaccese, il forlivese arriva lungo nella staccata di curva8 e si sdraia nella ghiaia, tornando mesto ai box e travolto da scrosci di applausi.
La gara è diventata una questione tra Zarco e Pedrosa (con Marquez comodamente 3°, ma più staccato). Dani riesce a soprassare il francese della Yamaha in curva2 dell’ultimo giro e riesce a tappare ogni buco, transitando vincitore sul traguardo. Un vero peccato che le gare capolavoro di Pedrosa passino sempre inosservate per cause di forza maggiore. Seconda vittoria di stagione per “camomillo”. Bravò anche a Zarco, che salva l’onore della Yamaha e umilia il team ufficiale, nuovamente in crisi, con Rossi che “salva la baracca” arrivando 5°, ma con Vinales che sprofonda in 12° posizione, persino dietro a Smith (KTM) e Rabat (Honda MarcVdS).
Complimenti a tutti i piloti per questa stagione fantastica. Da martedì ci saranno i primi test della stagione 2018 e poi ci rivedremo in Qatar per la nuova stagione!


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