Per la nostra sezione visti da vicino, grazie ad Airoh, mettiamo le nostre mani sul nuovo Commander 2, evoluzione di un casco che abbiamo profondamente utilizzato nel passato e possiamo confrontare per capirne le differenze.
Il nuovo Commander 2, come detto è l’evoluzione del modello Commander che abbiamo già utilizzato; quindi, conosciamo i suoi punti deboli per capire se Airoh ha risolto o perfezionato tutto quello che si era pensato.

Contenuto della confezione
Aspetto sempre importante che fa capire, nel prezzo, tutto quello che effettivamente accompagna il casco, oltre la scatola che lo contiene.

Il Commander 2 arriva in una sacca molto sottile, su questo punto preferiamo ancora la precedente versione, almeno per il materiale usato.
Come primo accessorio un Pinlock Max Vision 120 XLT, ovvero il top di gamma ad oggi possibile per contrastare l’effetto di appannamento in una visiera.
La scatola degli accessori, come per la versione precedente, uguale in tutto e per tutto visto che il sistema di aggancio della Action CAM, per cui nel dettaglio:
- Accessori per il sistema di Aggancio Action CAM
- Paravento da applicare alla mentoniera
- Tappi per il foro di passaggio cavi dell’interfono
- Tappi da applicare per rimozione Visiera e/o rimozione del “becco”
Ovviamente il manuale di istruzioni, però notiamo che mancano il set di adesivi riflettenti, utili per chi va in Francia.
Possiamo comunque dire che la dotazione è completa.
Come è fatto?
Partiamo dal dire che il materiale utilizzato è il Carbon Composite, per quello in prova per poi avere anche il Full Carbon 6K nelle due versioni (carbon e Stylish Carbon).

Le calotte esterne sono di 3 misure consentendo di realizzare con gli interni le taglie
1 Calotta – XS – S
2 Calotta – M – L
3 Calotta – XL – XXL – XXXL
Gli interni sono in Coolmax traspiranti e antibatterici con il sistema ASN (Airoh Sliding Net), un brevetto che permette di diminuire la forza di impatto che viene trasferita alla testa a seguito di una caduta.

Non manca la predisposizione ad alloggiare un interfono, sia per quanto riguarda le cuffie, sia per il passaggio del cavo tramite il foro, come nel precedente modello.



Il Commander 2 ha la presa d’aria sul mento, on/off, e due superiori anch’esse con sistema on/ff indipendente. Ripresi anche gli estrattori d’aria nella parte del bordo posteriore.
Cambia il meccanismo della visiera, il Commander 2 ha il bottone di sblocco e di conseguenza la possibilità di avere una micro-fessura, oltre a 3 scatti di posizione ben marcati, così da poter rimanere in quella posizione anche durante la guida a medio/basse velocità.
La visiera non ha ancora lo sgancio rapido, sempre fissata da due viti che rendono macchinosa la sostituzione, soprattutto perché serve una chiave apposita.

la visierina parasole interno ora ha un comando “slide” sul bordo della parte sx del casco, eliminando il problema di scatto tipo ghigliottina del precedente modello.

Confermato il sistema brevettato per agganciare un supporto, principalmente per una Action CAM in cima al casco. Posizione ottimale per le 360 gradi, e facilmente smontabile tornando ad una situazione di normalità.

Quanto è SICURO?
In primis la certificazione di omologazione è quella in vigore oggi, ovvero la ECE 22.06, ma a questo vanno aggiunti altri dettagli che lo rendono ancora più sicuro.

Come accennato il sistema ASN, parte della imbottitura interna, oltre ai guanciali con estrazione rapida di emergenza.

La chiusura del cinturino è a Doppio Anello in metallo.
LA PROVA
Anche questo casco ha vissuto con noi quasi tutti i climi possibili, tranne la neve che è un ambiente davvero estremo per un motociclista.

Quando si usa un casco il primo aspetto che si va a verificare è la comodità, perché non c’è nulla di peggio che guidare con un casco che dopo qualche tempo inizia a dare fastidio e compromette il viaggio. In tutta onestà le imbottiture e i nuovi interni sono comodissimi e avvolgono bene la testa, abbiamo avuto un piccolo problemino con un lembo dell’imbottitura che si era “piegato”, ma lo abbiamo prontamente ripristinato.
Indossato per ore, anche sessioni di mezza giornata senza essere mai tolto, e almeno per la mia testa comfort e vestibilità sono sempre stati perfetti.

Il secondo aspetto che considero è la ventilazione, fondamentale in estate o con pioggia, specialmente su moto con cupolino come la KTM 1290 SAS. Sorpreso da quanta aria entra dalla presa sul mento che, insieme a quelle superiori, offre sempre un buon ricircolo di aria. In ogni caso c’è anche la possibilità di attivare la microfessura della visiera, in condizioni di caldo, per avere ancora più aria.
Grazie al Pinlock Max Vision 120 XLT, durante la sessione di pioggia, con temperature anche di 10 gradi e meno sul Col de l’Iseran, non abbiamo patito alcun problema di visibilità.
Ho trovato un po’ ostico il comando di sblocco della visiera, richiedendo un piccolo sforzo per trovare il bottone.

Terzo aspetto è proprio la visibilità, dove la grande visiera permette di avere una buona visione anche delle parti laterali, che non si hanno quando si usano le maschere. Forse notiamo una leggera distorsione, probabilmente dovuta alla curvatura.
Il parasole diventa un valido supporto quando c’è molta luce, il nuovo comando è ottimo ed efficace.
L’aerodinamica è ben studiata, ovviamente parliamo di velocità codice e non un casco da pista, il lungo becco (credo uno dei più pronunciati della categoria), oltre a darvi un valido supporto contro il sole, non impaccia e non fa effetti vela, con una minima frizione al vento se vi girate lateralmente.
L’insonorizzazione in un casco dual è un po’ un controsenso, avete un prodotto dotato di grandi prese d’aria e becco, solo queste due voci produrrebbero fruscii. Inoltre, se ci aggiungiamo che può esserci montato un interfono a lato e la forma di questo Commander 2 non è di certo liscia, avete capito.
Non è rumoroso, ma non è silenzioso, se lo fosse qualcosa non tornerebbe. Possiamo dire che il rumore che viene prodotto dalla resistenza al vento è accettabile, meglio di altri caschi “integrali” provati negli anni.

Il peso è molto bilanciato, per cui averlo in testa non stanca, è in linea con i caschi di ultima generazione (ECE 22.06), un equilibrio che può essere compromesso solo con l’utilizzo di una Action Cam molto pesante, noi abbiamo provato la Insta360 X5. Se invece utilizzerete la Ace Pro 2, altro test fatto, gli equilibri sono meno problematici.
CONCLUSIONI
L’Airoh Commander 2 evolve un prodotto che era già un ottimo casco per gli amanti del Dual, risolvendo aspetti che non erano piaciuti della prima versione.
Ottimi gli interni, anche con il nuovo sistema ASN, così come il nuovo comando visierina parasole.
Migliorato anche nell’aerazione, e nell’uso di materiali plastici più piacevoli al tatto.
Il prezzo non deve spaventare perché a poco più di 400 euro di listino si ha già un casco premium che non ha bisogno di nulla per essere funzionale.
PUNTI DEBOLI?
Crediamo che il vero punto debole è il sistema di sgancio della visiera, non al livello del resto del casco, anche perché proprio la sua ecletticità tra DUAL e MX deve essere fatta con pochi sforzi, mentre doversi portare dietro una chiave a brugola (non in dotazione), quando altri competitors consentono di farlo a mano o con una moneta.
Il Commander 2 di Airoh è disponibile con i seguenti prezzi e grafiche
COLOR 439,99

GRAFICHE 479,99

DOOM / MAVERICK / REVEAL
Non in prova anche in versione

FULL CARBON 599,99

CARBON STYLISH 649,99
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