
SBK Jerez, Gara1
Al parco chiuso si stavano gia preparando i tappeti rossi e l’inno di Mameli per il trionfo di Marco Melandri, che stava riuscendo a contenere Jonathan Rea con un passo gara titanico e dopo aver selezionato il resto del gruppo. Non appena Melandri ha stampato il giro veloce della gara (nonchè record del circuito) in 1.40.9, la sua Ducati Panigale si è ammutolita, probabilmente per un problema elettronico, ma le cause del ritiro sono ancora da confermare.

La vittoria è stata consegnata dunque nelle affidabili mani di Jonathan Rea. Alle sue spalle i contendenti per il secondo posto nel mondiale si sono giocati anche il secondo posto in gara e questa volta è stato Chaz Davies a prevalere su Tom Sykes. Risultati incoraggianti per Yamaha, con Alex Lowes e Michael VdMark rispettivamente 4° e 5°.

Al 6° posto il rientrante Sylvain Guintoli, campione del mondo 2014, (l’ultimo prima dell’era Rea) sulla Kawasaki del team Puccetti. Al settimo posto troviamo la prima Aprilia e il primo italiano al traguardo con Lorenzo Savadori, che precede il compagno di squadra Eugene Laverty, autore di una brutta imbarcata nelle fasi iniziali della corsa.
Gara sottotono per Leon Camier su MV Agusta, fuori dalla top10.

Da segnalare il ritiro di entrambe le Honda di Takahashi e Giugliano e di Ayrton Badovini (la cui caduta insieme a Raffaele de Rosa ha causato una bandiera rossa durante il primo giro della corsa).
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