Da ormai diversi anni il nome Topstone in casa Cannondale rappresenta un’intera gamma di biciclette da gravel in alluminio e in carbonio, con caratteristiche e prezzi in grado di soddisfare una vasta fascia di ciclisti; da chi si avvicina per la prima volta a questo genere di bici e vuole partire con il piede giusto fino a chi vuole un prodotto “pronto gara”.
La Topstone 3 oggetto di questa prova può essere definita una “Entry level”, anche se come vedremo non è il modello più economico in gamma. Grazie alle sue caratteristiche di geometrie e telaio in alluminio SmartForm C2 e alla grande versatilità garantita dai numerosi attacchi per portapacchi, borse e accessori è indubbiamente un modello molto interessante, sia in ottica gravel sia in ottica cicloturismo. Non a caso con Cannondale abbiamo avviato una collaborazione che ci porterà a provarla su strada ma anche a usarla come bici da allenamento sui rulli. Non solo, nel corso del tempo andremo probabilmente anche a fare degli upgrade per mostrare come si può partire da una bici dal prezzo tutto sommato contenuto, ma di qualità, per andare via via a costruirsi un mezzo su misura diluendo nel tempo l’acquisto di componenti più sofisticati, che inizialmente potrebbero incidere troppo sul prezzo di acquisto.
Purtroppo se prima era davvero caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo, con il 2023 il costo a listino della Topstone 3 è aumentato di circa 400 euro arrivando a 1.749 Euro. Quello dei rincari è un problema comune e ci auguriamo che con la fine della crisi dei componenti che ha caratterizzato tutto il 2022 il prezzo possa nuovamente scendere, magari anche grazie a promozioni fatte in negozio. Chi volesse risparmiare può optare per la TopStone 4 da 1.499 Euro, identica a livello di telaio ma con cambio Microshift Advent X a 10 velocità anziché Shimano Sora da 9×2 velocità. Cambiano anche altri piccoli dettagli, come la sella, ma in ottica di upgrade futura si può tranquillamente partire con la Topstone 4, certi di avere un ottimo prodotto a livello telaistico ed estremamente versatile grazie alla quantità di punti di attacco disponibili.
Tutti i modelli sono compatibili con la tecnologia Smartsense, lo smart system di luci e radar di Cannondale controllabile tramite APP che aumenta la sicurezza del ciclista, e possono essere dotati di sensore ruota che invia sempre all’APP dati utili a monitorare i percorsi, le performance e a gestire gli intervalli di manutenzione programmata.
A suo agio ovunque
La Topstone 3 è nata “gravel”, pertanto offre un’impostazione più rilassata rispetto a una tradizionale bici da corsa garantendo, al contempo, un maggior controllo anche sugli sterrati grazie al manubrio più aperto, alla forcella in carbonio specifica, agli pneumatici 700x37c e a geometrie che prediligono il confort anche sulle lunghe distanze. Le forme del telaio con i foderi del carro posteriore posizionati più in basso rispetto al precedente modello riprendono quelle delle versioni carbon (il carro però è più lungo nelle versioni in alluminio), solo che in questo caso non è presente il link sospensivo, denominato kingpin, che aumenta la capacità di smorzamento delle asperità.
Il passaggio cavi interno dona pulizia alla linea ed è prevista anche la possibilità di avere un reggisella telescopico da 27.2 mm, sempre con routing interno, molto utile soprattutto in ottica offroad e cicloturismo.
Il cambio a doppia corona e 9 velocità Shimano Sora (con guarnitura FSA Tempo Adventure 46/30) è semplice ma funziona bene, a patto che sia regolato in maniera precisa. I comandi al manubrio sono molto comodi e facili da azionare. Sono di fatto le classiche doppie leve con quelle dei freni che fungono anche da cambio di corona e pignoni verso l’alto e le due piccole leve che spostano invece i deragliatori nelle posizioni inferiori. Passando dalla configurazione strada ai rulli, per non smontare la cassetta dalla ruota posteriore tenendola pronta per pedalate all’aperto abbiamo acquistato un pacco pignoni Shimano 11-34 9V da tenere montato sullo smart trainer. Non sappiamo esattamente se rispetto al Sunrace 11-34 di serie sia leggermente diverso, ma abbiamo dovuto regolare la tensione del cavo per avere una cambiata fluida. Complessivamente il cambio, usando la bici sui rulli, ci è parso più rumoroso. Forse però è semplicemente una sensazione legata al fatto che all’esterno il rumore è attenuato da quelli dell’ambiente circostante, mentre in casa si percepisce chiaramente il rumore meccanico.
Il reggisella ha un’ampia escursione e permette di trovare facilmente la giusta posizione in sella; sella che per altro risulta molto confortevole. È dotata di registri per regolare l’inclinazione e offre una buona escursione anche in orizzontale. Alla voce confort passa a pieni voti anche il manubrio, che può essere alzato o abbassato modificando la posizione degli spessori sopra e sotto l’attacco.
Su strada la bici è facile e reattiva e grazie anche all’attacco forcella conico risulta molto stabile senza però risultare particolarmente rigida. Gli ottimi Vittoria terreno Dry con cui ci è stata consegnata la Cannondale Topstone 3 permettono di affrontare in sicurezza anche le strade sterrate, oltre a rappresentare una garanzia sulle insidiose strade cittadine. Volendo si possono montare anche pneumatici di sezione maggiore (fino a 45 mm senza parafanghi e fino a 40mm con i parafanghi) visto il tanto spazio a disposizione tra gli steli, ma la scelta di Cannondale ci sembra un ottimo compromesso tra scorrevolezza a tenuta.
Dove la Topstone 3 eccelle è indubbiamente alla voce versatilità, in quanto prevede una tale quantità di attacchi da permettere praticamente qualsiasi configurazione. Si comincia dal doppio attacco per la borraccia (di cui uno con tre posizioni) all’interno del triangolo del telaio per proseguire con un attacco sul tubo superiore, uno sotto al tubo inferiore, attacchi per il portapacchi posteriore e ben tre fori di fissaggio sugli steli forcella per montare un portapacchi anteriore o attrezzatura specifica. Insomma, con un totale di ben 23 punti di fissaggio se volete partire per un viaggio troverete sicuramente il modo di stipare un sacco di bagagli sfruttando anche il manubrio e il sottosella in perfetto stile bike packing. Tra l’altro la Topstone 3 è predisposta per l’installazione dei parafanghi, a cui sono dedicati fissaggi specifici e un ponticello in plastica che viene fornito in dotazione.
Per ultimo una considerazione sulle finiture. Il telaio grigio con forcella in nero opaco oltre a essere moto elegante è anche ben rifinito. Il routing dei cavi è ben ottimizzato e anche il cavo del freno a disco anteriore passa all’interno della forcella in carbonio. Posteriormente i cavi di cambio e freno escono dal telaio e passano esternamente sui tubi del carro. Sul lato destro del telaio troviamo il passaggio per l’eventuale cavo del reggisella telescopico, peccato solo che l’alloggiamento non sia protetto da un tappino in gomma quando non viene utilizzato. Belli anche i cerchi neri, entrambi dotati di mozzi con perno passante, mentre per i freni ci si deve “accontentare” di pinze Promax Decoder R ad azionamento meccanico, che richiedono una certa forza per esprimere tutta la potenza frenante di cui sono capaci andando a mordere dischi da 160 mm. Sicuramente proprio i freni potrebbero essere il primo upgrade per regalare alla Topstone 3 un bell’impianto frenante idraulico, più consono alle sue caratteristiche.
Conclusioni
Utilizzeremo la Topstone 3 anche per provare i vari software di allenamento indoor in abbinamento a uno smart trainer Garmin Tax Flux 2 e avremo modo di conoscerla ancora meglio. Con Shimano stiamo inoltre pianificando alcuni upgrade proprio per dimostrare come l’importante, se non si ha un budget elevato, è cominciare da subito con un ottimo prodotto a livello di telaio e progettazione generale per poi procedere a step successivi con upgrade mirati a migliorare soprattutto il piacere di guida, perché il peso della bici è già ottimo malgrado il telaio non sia in carbonio. Siamo infatti attorno ai 10.7 Kg in taglia M.