Sym Joyride 16 Test Ride

La nostra prova su strada di Sym Joyride 16, un 300ccc veloce, ben frenato e dai consumi sorprendenti. Il Joyride 16 ci ha accompagnato per due settimane, dalle vie del centro cittadino ai trasferimenti autostradali, sempre a suo agio e in sicurezza

Quando parliamo di SYM, ovvero Sanyang Motor Co.Ltd, parliamo di un’azienda nata oltre settant’anni or sono a Taiwan, all’inizio parliamo di dinamo per bicicletta, con oltre 2.400 dipendenti. Un’azienda ormai multinazionale che spazia dalle due ruote agli ATV alle auto.

Non sorprende quindi che sia oggi in grado di offrire una gamma completa di scooter moderni e ben costruiti, e noi siamo andati a provare proprio uno dei loro ultimi modelli, il Joyride 16, caratterizzato dalla ruota anteriore da 16″ e una cilindrata effettiva di 278,3 cm3.

Motore e ciclistica

Il SYM Joyride 16 è dotato di un motore monocilindrico, raffreddato a liquido, dotato di iniezione elettronica Continental M4B, il risultato sono 19 allegri kW, ovvero quasi 26cv, e si sentono tutti, anche nella velocità massima, che raggiunge i 140-145 km/h indicati (134km/h effettivi quella rilevata dal nostro GPS). Quindi potenza a sufficienza, sia da soli che in due, anche per divertirsi fra le curve.

A livello di ciclistica il Joyride 16 presenta la novità della ruota anteriore maggiorata a 16″ (da cui il nome), mentre al posteriore troviamo una tradizionale 14″, cerchi che calzano pneumatici nelle misure 110/70 anteriore e un 140/70 al posteriore. La forcella è di tipo tradizionale, con diametro di 36mm con escursione di 115mm, mentre al posteriore abbiamo un doppio ammortizzatore con 100mm di corsa. Valori questi nella media del segmento e assolutamente in grado di assicurare un buon comfort di marcia, solo sul pavé e sullo sconnesso gli ammortizzatori mostrano la corda, non riuscendo a incassare le asperità più pronunciate.

Per quanto concerne lo “spazio a bordo” risulta comodo per persone di statura media, sopra i 180cm qualcosa meno, quindi se siete molto alti provatelo prima.

Per quanto concerne i consumi niente da dire, sono quasi i 30 km/l dichiarati e quelli si fanno, quindi, grazie al serbatoio da 11,5 litri, i 300 km di autonomia sono perfettamente a portata del Joyride 16.

Il compito frenata viene eseguito agilmente dalla coppia di dischi, 260mm all’anteriore e 240mm al posteriore, in entrambi i casi pinza a due pistoncini flottante. Forse un pelo aggressivo il freno dietro ma l’ABS interviene in fretta ed evita danni. L’anteriore svolge un lavoro onesto, in linea con prezzo e destinazione d’uso del mezzo.

Non solo praticità e sicurezza, ma anche un originale design, grazie alla tecnologia LED applicata al faro anteriore a tre elementi , al faro posteriore e alle luci di posizione

Completamente digitale il cruscotto, ricco di informazioni, con livello benzina e temperatura acqua. Da rimarcare inoltre l’accensione keyless, una comodità veramente impagabile, specialmente d’inverno o sotto la pioggia, quando cercare le chiavi in tasca diventa oltremodo scomodo.

Su strada

Il test ride del Joyride 16 si è svolto nell’arco di un mese, con una percorrenza di circa 800km, dalle strade cittadine milanesi alle tangenziali e superstrade dell’hinterland, spaziando fino al lago di Como, con relative colline. La prima cosa che colpisce, in positivo, è sicuramente la velocità che questo 300cc è un gradi sviluppare, ovvero fino ai 145 km/h indicati che poi sono risultati circa 134km/h di GPS. Velocità che il mezzo è in grado di mantenere senza problemi e a lungo. E sul diritto si va veramente bene, stabili e senza oscillazioni. Dove è meglio parzializzare il gas è sui curvoni, laddove il Joyride 16 può innescare quale leggera oscillazione se l’asfalto non è più che perfetto e vengono affrontati alla massima velocità. Quindi ok i 140 sul dritto ma in in curva meglio stare sotto i 120. Capiamoci, parliamo di uno scooter cittadino, non certo un modello votato alla massima sportività, quindi comportamento comprensibile, non è certo studiato per fare le gare in superstrada.

Dove il Joyride 16 da il meglio di sé è in due situazioni distinte e opposte: in mezzo al traffico e sulle stradine a bordo lago. Nel primo caso il nostro scooter SYM ondeggia agile nel traffico, con stile e grazia evita code e ingorghi, pronto di gas e di freni. Sul lago, dove le curve si susseguono con ritmo, si riescono a tenere medie di tutto rispetto, le sospensioni lavorano al meglio, in quel range 50-80km/h che diverte senza eccedere.

Concludendo

Concludo l’analisi del Joyride 16 con poche e semplici considerazioni, iniziamo con i Pro:

  • E’ divertente
  • Costa relativamente poco (4.999 euro, più 300 euro di sconto fino al 28/02/2023)
  • E’ ben costruito e assemblato
  • Consuma poco
  • E’ agile, veloce e frena bene
  • Pesa poco (186kg)

I contro:

  • Comodo non oltre i 180cm di altezza
  • Qualche imprecisione nei curvoni affrontati a velocità massima
  • Ammortizzatori migliorabili sul pavé e asfalto rovinato

Sicuramente i pro sono più dei contro, la qualità c’è, il prezzo pure.

Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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