MotoGP – Termas de Rio Hondo
I big crollano nella FP2 del GP di Argentina. Rossi, Pedrosa, Dovizioso e Lorenzo fuori dalla top10 e molto staccati. Intanto Vinales e Marquez scappano e si aspetta pioggia per la giornata di domani.
La Michelin ha portato gomme dalla mescola più dura e dalla carcassa più rigida per venire incontro ai piloti che reclamavano più stabilità dallo pneumatico, ma la musica non cambia, Maverick Vinales è sempre il più veloce e regola Marc Marquez per +0.301.
Dietro i due “soliti noti” troviamo un filotto di Ducati molto competitive, ma non sono Dovizioso e Lorenzo, bensì (nell’ordine) Karel Abraham, Alvaro Bautista, Danilo Petrucci e Loris Baz, compresi in circa due decimi. Turno decisamente sorprendente per i piloti dei team privati. A completare la top10, guadagnandosi il temporaneo accesso diretto alla Q2 troviamo Cal Crutchlow sulla Honda del team LCR, Jonas Folger con la Yamaha Tech3, Aleix Espargarò che conferma i progressi fatti da Aprilia e infine Andrea Iannone con Suzuki a +0.773 dal leader.
Johann Zarco nonostante un passo gara pregevole non riesce a “piazzare il colpaccio” e si deve accontentare della 12° posizione. Turno difficile e macchiato da una caduta per Dani Pedrosa che rimedia solo un 13° posto. Turno altrettanto difficile (se non disastroso) per Valentino Rossi. Il “dottore” ha provato varie combinazioni di gomme su anteriore e posteriore, ma il risultato è sempre una moto nervosa e molto instabile. Sulla pista queste difficoltà si traducono con un 16° posto ad oltre un secondo di distacco dal suo compagno di squadra.
Turno di prove disastroso per il team Ducati ufficiale con Dovizioso 14°, inspiegabilmente arretrato su una pista in teoria congeniale al pilota e alla moto di Borgo Panigale, e Jorge Lorenzo 18° a +1.122. Ad oggi, il maiorchino fatica ad “ingranare” ed il cammino in Ducati si sta rivelando molto in salita.
Meteo permettendo, i piloti hanno ancora due turni di prove domani per trovare una soluzione ai loro problemi di messa a punto e impedire la fuga a Vinales e Marquez, veri mattatori del venerdì argentino.
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