Aprilia Racers Days, un umano alla loro porta!
Lasciatemi scherzare con il titolo, alla fine lo siamo tutti (umani NdR), ma poter partecipare ad un evento che non è sempre visto come un normale giorno, spesso fa paura più che invogliare.
Il mio ruolo mi ha portato ad assaggiare una delle bellissime giornate in pista organizzate dalla casa di Noale, Aprilia appunto. Un evento che mi ha permesso di approfondire molti aspetti, oltre a provare in un ambiente in piena sicurezza alcuni prodotti che avevamo a disposizione.
In primis la Moto, una RSV4 RF che solo in pista può raggiungere il reale limite prestazionale, ma serve un pilota davvero capace come ogni supersportiva di ultima generazione, un paio di caschi HJC Top di gamma dalle alte prestazioni, capi tecnici di SIXS e infine l’evento stesso, ricco di tanti aspetti che non tutti possono immaginarsi da una pagina web o da un dépliant.
Comincerei proprio da quest’ultimo aspetto, ovvero i Racers Days di Aprilia, che potete trovare sul sito ufficiale articolati in diverse tipologie per soddisfare tutti i gusti. Nel piccolo Circuito di Cremona, ottimo e davvero interessante, l’organizzazione era presente al gran completo: tecnici, meccanici, collaudatori, servizi di merchandising e sartoria, ristoro, insomma tutto! Questo per dare possibilità di girare in pista con il supporto che server per DIVERTIRSI senza tralasciare nulla, e di ottenere anche un supporto fuori dai cordoli. Per chi possiede un‘Aprilia è un vantaggio enorme, poter andare in pista provare la propria moto ed avere consigli e regolazione da parte di personale che ci lavora ogni giorno e sa dove mettere le mani.
Grazie a questo supporto abbiamo potuto provare una RSV4 RF (stradale) completata da un terminale Akrapovic omologato e qualche parte in carbonio in modo sublime, scorrendo tra i cordoli e giostrando vari settaggi e configurazioni elettroniche, visto che meccanicamente la moto era perfettamente configurata.
Oggi pensare che l’elettronica da sola basti a far andare più veloce è un errore di concetto, la stessa serve a far andare in più sicurezza principalmente, dove una base meccanica solida di configurazione deve essere ben studiata.
Esatto non basta un Traction control per eliminare difetti di un ammortizzatore guasto o fuori settings, poi se tutto è a posto andare più veloci sarà una conseguenza naturale. Abbiamo girato con specchietti e porta targa, non ci hanno dato fastidio, le gomme stradali di serie con termocoperte sono state all’altezza, sintomo che oramai le hyper sport sono in tutto e per tutto delle moto da Corsa “camuffate” da strada. In pista la RSV4 Rf si trova davvero a suo agio, un suono molto corposo del suo 4 cilindri fin da subito la guida nel suo girare, e spinge tanto fin dai bassi, tanto che già la coppia a 6000 giri molto presente , oserei dire quasi bicilindrica, mi spingeva in una progressione davvero impressionante.
L’elettronica di altissimo livello (inerziale con cornering ABS e cambio elettronico up/down) facilità ogni compito, lasciando al pilota giusto la sensibilità sul freno, mentre l‘acceleratore ride by wire che non presenta assolutamente on/off (Aprilia si è prodigata moltissimo per ridurre se non far sparire questo effetto), comanda tutta la potenza in pieno controllo.
La RSV4 RF non ama impiccarsi in entrata curva, la forzatura non aiuta, bisogna entrare rotondi e sfruttare l’ottima percorrenza di curva data dal grande appoggio garantito dalla ciclistica, e l’uscita a cannone che produce il 1000 da 201 Cv e 114Nm di coppia, impressionante!
Il display settato in modalità racing, lascia solo un grande tempo in evidenza, mentre parametri di marcia inclinazione velocità, mappature restano più piccoli, così da non deconcentrare troppo durante la guida, ma leggibili all’occorrenza per controllare le impostazioni.
Risulta immediato intervenire sul Traction control così da settarlo più o meno invasivo per gestire anche il degrado delle gomme, bastano due pulsanti sulla sx + e -. Più macchinoso variare altri aspetti, dove si ricorre a un sottomenu che non è molto agile durante un giro lanciato. La RSV4RF risulta molto alta di sella, puntata in avanti che richiederà uno sforzo più importante sugli avambracci. Anche il cambio marcia e l’intervento elettronico sono ben progettati, oserei dire quasi trasparenti, si avverte solo un cambio di “ruggito” e un lampeggio sul cruscotto ad avvertire che state esagerando.
Il progetto è maturo, e non è un difetto anzi, risulta un’evoluzione temporale di anno in anno che ha portato ad avere un affinamento delle sue componenti.
Sono umano, amatore e non pilota professionista, ci tengo a dirlo perché voglio far capire che il vivere una moto del genere, non richiede di essere “superuomini”, ma solo una buona tenuta fisica e un minimo di basi di guida, che si possono imparare proprio durante questi eventi di formazione. Durante il test la temperatura era abbastanza alta, con un tasso di umidità elevato, avere un box offerto da Aprilia, bere e ritemprarsi tra un turno e l’altro ha aiutato moltissimo, arrivando a fine giornata sereni anche se un po’ stanchi.
Del casco RPHA11 abbiamo riconfermato quanto già visto l’anno scorso, ottimo leggero e filante, mentre il nuovo RPHA70 mi ha sorpreso, è stato sublime e mi ha dato la possibilità di avere una ventilazione maggiore di quello che era mia abitudine, non ho sentito forte resistenza sulla testa anche se abbiamo raggiungo solo i 260km/h, un dettaglio che si aggiunge a quanto già scritto nell’articolo di presentazione.
Non dimenticiamoci anche dell’intimo tecnico sotto tuta SIXS, ragazzi da non credere perché mi ha aiutato tantissimo, permettendo di sfilare la tuta in un attimo e lasciando evaporare tutto il sudore in poco tempo tra un turno e l’altro. Tutto questo comfort si è tradotto in un maggiore recupero dei tempi e sicuramente uno stress inferiore al fisico, davvero irrinunciabile.
Beh che state aspettando?? contattate Aprilia sul loro sito ufficiale, prenotatevi perché ci sono tanti giorni di prova ancora disponibili, e sicuramente visto il successo ci auguriamo che siano ripetuti il prossimo anno!
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