Trek Rail 9.8 XT: sofisticata e veloce

Chi scrive possiede tra le varie bici una mountain bike Trek da oltre 30 anni che sebbene maltrattata in tutti i modi funziona ancora perfettamente. Forse anche per questo quando ho avuto la possibilità di mettere le mani sulla Trek Rail 9.8 XT le aspettative erano veramente alte e mi sono chiesto se la storica azienda americana fosse ancora in grado di sfornare prodotti all’avanguardia, performanti e duraturi. Ebbene dopo averla utilizzata per oltre un mese posso dirvi che la Rail 9.8 XT è una bici non solo sofisticata, ma anche molto equilibrata. In mano a un principiante sa essere docile e intuitiva, a patto di non farsi prendere la mano, ma se viene guidata da un pilota esperto si trasforma in un vero e proprio missile in discesa e in una vera arrampicatrice in salita. Non è tra le più agili nello stretto, ma ripaga con una grandissima stabilità e tanta trazione. Quello che più conta è che è una vera All Mountain/Enduro con cui divertirsi sia su percorsi e discese molto tecniche e veloci, sia e nei lunghi giri esplorativi.

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Telaio full carbon e tanta tecnologia

La Trek Rail 9.8 XT vanta un telaio full carbon di altissima qualità realizzato in carbonio OVLC, la fibra di carbonio che Trek utilizza specificatamente per mountain bike per le grande resistenza. L’angolazione del tubo di sterzo può essere variata di mezzo grado, mentre l’altezza del movimento centrale può essere alzata o abbassata di 10mm intervenendo sul Mino Link (si tratta semplicemente di spostare un serraggio).

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Queste variabili permetto di rendere la bici più aggressiva in discesa o più adatta a essere guidata anche in salita, potendo tra l’altro aumentare la luce a terra per superare meglio anche gli ostacoli più impegnativi.

Al pari dell’intero telaio, anche il manubrio è in carbonio e tutti i componenti, molti dei quali prodotti dalla stessa Trek con il brand Bontrager, sono di ottima qualità. Ma è tutta la bici a dare l’impressione (confermata poi nell’utilizzo) che è molto ben costruita. Del resto stiamo parlando di un prodotto da 7.999 Euro ed è più che lecito aspettarsi una qualità molto elevata anche nelle verniciature e nei dettagli, che come vedremo in questo caso non sono solo piacevoli ma anche funzionali. Al telaio è abbinata la nuova forcella RockShox Zeb+ da 160 mm. con steli da 38 mm e taratura specifica per E-Mtb.

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Posteriormente troviamo invece un ammortizzatore sempre RockShox, per la precisione un Super Deluxe Ultimate , dotato del sistema Thru Shaft  specificatamente progettato da Trek per garantire una risposta più progressiva e maggiore controllo anche alle basse velocità .

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A parte la classica posizione chiuso/aperto, troviamo in aggiunta tre setting disponibili:

Zero (impostazione di fabbrica): è una regolazione basata su centinaia di ore di feedback dai test rider e dagli atleti del team Trek Factory Racing. È ottimizzata con una compressione a bassa velocità ideale per garantire efficienza e per affrontare i trail di tutti i giorni.

Meno: è pensato per i trail in discesa più tecnici e consente all’ammortizzatore di comprimersi più liberamente sfruttando ogni millimetro di escursione.

Più: mantiene invece l’ammortizzatore più alto aumentando l’efficienza di pedalata e offrendo più sostegno in caso di rampe e salti.

Da notare che gli ingegneri di Trek hanno semplificato anche la taratura del ritorno integrando una rotella su cui i click sono indicati numericamente per semplificare gli interventi.

La dotazione di pregio della Trek Rail 9.8 XT continua con i cerchi, entrambi da 29″ e sempre marchiati Bontrager (Line Comp 30), al pari dei mozzi e degli pneumatici SE5 Team Issue da 2.6 pollici. Tutto è tubeless ready (viene fornito già anche il liquido sigillante) e infatti la bici ci è stata fornita in configurazione tubeless senza camere d’aria.

Per fermare la bici Trek ha scelto l’impianto frenante Shimano SLX M7120 a 4 pistoncini sia all’anteriore sia al posteriore con dischi da 203 mm. Potente, modulabile e resistente all’uso non fa rimpiangere troppo il più sofisticato XT M8120, che visto il prezzo di questo modello avremmo comunque preferito come dotazione di serie.

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Come sottolinea il nome d questa Trek Rail, XT è la sigla che campeggia sul cambio Shimano a 12 velocità abbinato a una corona da 34 denti, perfetta in unione al pacco pignoni 10-51 perché permette di trovare sempre la marcia giusta in base alle caratteristiche del percorso. Le pedivelle sono da 165 mm e personalmente le avrei preferite da 160.

Motore e display

Come trutte le Rail anche la 9.8 XT adotta il motore Bosh Performance Line Cx di ultima generazione da 250 Watt con l’aggiornamento a 85 NM di coppia massima. La drive unit risulta ben integrata nel telaio e protetta dal paramotore inferiore. La batteria da 630 Wh è perfettamente integrata e il sistema di inserimento e rimozione è tra i più efficienti e ingegnerizzati attualmente sul mercato. Non solo la rimozione avviene lateralmente senza alcuna fatica, ma la cover protettiva è solidale alla batteria ed è dotata di una comodissima maniglia per il trasporto e l’eventuale ricarica a casa, o magari in una bella baita mentre facciamo un pranzo a base di prodotti locali.

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L’unico rovescio della medaglia potrebbe palesarsi nel caso volessimo portare una seconda batteria nello zaino per affrontare lunghissimi giri o dislivelli oltre i 2000 metri, ma stiamo parlando di una netta minoranza di utilizzatori che avrebbero l’onere di rimuovere la cover da una batteria e di rimetterla su un’altra. Per la quasi totalità degli utenti il sistema è veramente pratico e facilissimo da usare. Altrettanto pratico e degno di nota è lo sportellino che cela la presa di ricarica, anch’esso perfettamente integrato nel telaio e molto funzionale. Non è del tutto impermeabile, ma offre un buon riparo dallo sporco e dal fango. Quando la batteria è in carica lo stato viene automaticamente visualizzato sul display in modo da avere sempre sott’occhio la percentuale di ricarica raggiunta, un aspetto molto utile perché spesso se non si accende la bici ci si deve accontentare della spia che cambia colore sul caricatore.

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Posizionandosi nella fascia alta della gamma Trek Rail, la 9.8 XT è dotata di dispay Kiox e anche in questo caso gli ingegneri hanno fatto un grandissimo lavoro posizionandolo direttamente sul tubo superiore del telaio, immediatamente dietro la serie sterzo. Una posizione ben visibile e molto protetta in caso di caduta. Tra l’altro lo sterzo è datato di sistema anti rotazione per evitare che in caso di caduta il manubrio possa colpire il telaio o si possano rovinare i cablaggi. Interfacciabile all’App E-Bike Connect, Kiox offre un display molto leggibile con tantissime informazioni organizzate su più schermate, personalizzabili e facilmente gestibili dalla pulsantiera al manubrio. Dall’App e dal portale Web si possono anche scaricare i dati relativi ai percorsi fatti, caricare tracce Gps e utilizzare il Kiox come un navigatore. Il percorso fatto viene invece automaticamente registrato, memorizzato e reso disponibile all’interno dell’app e sul portale,

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Tornando al motore, anche sulla Trek il Bosch si dimostra sempre molto reattivo e potente, a volte fin troppo esuberante al punto di rendere quasi eccessiva la modalità turbo. Quella più fruibile e meglio ottimizzata è la E-Mtb, che adatta la potenza in base a come esercitiamo la pressione sui pedali e permette di superare agevolmente anche salite molto tecniche garantendo una buona aderenza, a patto di avere pneumatici freschi e con la corretta pressione. Anche la modalità Tour customizzata da Trek (che la chiama E-Mtb Lite) ci è piaciuta molto e va bene per affrontare la maggior parte dei percorsi risparmiando ottimizzando la batteria. Eco va bene per passeggiate in pianura o per chi è molto allenato, mentre è un po’ troppo debole per affrontare le salite. Una modalità intermedia tra Eco e Tour avrebbe garantito ancora di più l’ottimizzazione della batteria, ma al momento non è prevista. In ogni caso la batteria da 625 Wh garantisce la possibilità di fare lunghi giri senza dover centellinare troppo la potenza. E comunque volendo risparmiare batteria sui tratti in pianura la bici si pedala bene anche a motore spento senza risultare eccessivamente pesante.

Più si va forte più diventa reattiva

In sella la posizione è comoda e ben centrata per affrontare anche le salite senza stancare. Solo la sella ci è sembrata veramente troppo dura in ottica All Mountain. Con un peso attorno ai 22,5 Kg, la Trek Rail 9.8 XT infonde subito confidenza e porta presto a tentare di alzare l’asticella aumentando fino troppo la velocità. In effetti più si va forte e più sembra che la bici dia il meglio, ma occorre fare attenzione perché possono emergere rapidamente i limiti del pilota rispetto all’enorme potenziale della bici. Anche lo sterzo, molto reattivo alle alte velocità, richiede attenzione e se non si ha molta esperienza può mettere in difficoltà. Non ci sentiamo di dire che non sia adatta ai principianti, perché moderando la velocità resta una bici facile e sicura, ma sicuramente per andare forte serve esperienza e precisione di guida perché le incertezze si pagano più che con altre E-Mtb.

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Le ruote da 29″, anche grazie alla qualità delle sospensioni, mangiano letteralmente gli ostacoli e anche in salita aiutano tanto. Malgrado le gomme di serie siano un compromesso tra Grip e scorrevolezza, con tasselli non troppo accentuati, uscendo da un torrente abbiamo affrontato una pietraia molto ripida e siamo riusciti a salire in E-Mtb galleggiando sulle pietre smosse anche se non ci avremmo scommesso nulla. Nelle discese molto strette il posteriore è inevitabilmente più impacciato rispetto a una ruota da 27.5”, ma le geometrie aiutano comunque molto e con un po’ di tecnica si curva comunque veloci.

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Come già ribadito, se si hanno le capacità in discesa la bici può essere guidata veramente forte anche nelle discese più difficili e agli amanti dell’enduro più tecnico, specie su terreni a bassa aderenza, suggeriamo di sostituire gli pneumatici di serie con altri più aggressivi in grado di esaltare maggiormente le doti di tenuta e trazione che la Rail 9.8 XT è in grado di offrire. Il vantaggio degli SE5 Team Issue di serie è che sono molto versatili e rappresentano un ottimo compromesso se si vogliono affrontare lunghi giri in cui si incontrano asfalto, sentieri scorrevoli e tratti tecnici.

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Una gamma completa

 

20210320_095020Con i suoi quasi 8.000 Euro di listino la Rail 9.8 XT non è certo una bici per tutti, del resto non è che le dirette concorrenti costino poi meno e stiamo comunque parlando di un prodotto in grado di soddisfare pienamente anche di biker esperti e molto esigenti in termini di cambio, freni e sospensioni. Fortunatamente la gamma parte da cifre molto più abbordabili (la Rail 5 costa 4.799 Euro) con versioni in alluminio che condividono molte delle tecnologie e delle caratteristiche di base comuni a tutte le Rail.

Qui potete vedere l’intera gamma: Modelli della serie Rail

 

 

 

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