Vent Scrambler 125: l’alternativa

Prendete un’agile e affidabile moto pensata per i sentieri di montagna, modificate cerchi e gomme per renderla più adatta ai percorsi asfaltati e otterrete una moto di piccola cilindrata perfetta per gli spostamenti cittadini e le gite fuoriporta, che all’occorrenza mantiene un’ottima capacità di affrontare anche qualche sentiero sterrato.

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È questa la ricetta della Vent Scrambler 125, un mezzo polivalente e incredibilmente facile da guidare. Derivata dalla Trail 125, più votata al fuoristrada, la Scrambler mantiene tutte le caratteristiche di agilità, leggerezza (114 Kg a secco) e semplicità che la rendono particolarmente indicata non solo per i sedicenni – che per forza di cose possono guidare solo una 125 – ma anche per gli adulti alla ricerca di un mezzo economico e affidabile con cui fare un po’ di tutto, senza fretta e assaporando il gusto di viaggiare su strade secondare, evitando giocoforza le autostrade precluse a questa cilindrata e godendo di paesaggi e panorami spesso trascurati.

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Probabilmente con le sue linee pulite e poco aggressive non è la moto che farà sognare i maschietti più sportivi, ai quali Vent propone sofisticate motard ed enduro, ma crediamo possa essere molto interessante per gli anticonformisti e soprattutto per le ragazze, spesso intimorite da pesi, altezze e dimensioni delle moderne 125.

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Bassa e snella

Con la sella ad appena 83 centimetri da terra e le linee estremamente snelle, la Vent 125 Scrambler mette subito a proprio agio anche chi è alle prime armi. Lo abbiamo constato facendola guidare a una ragazza che sin dai primi metri ha trovato una grande confidenza non solo con la ciclistica ma anche con il motore, sempre docile e progressivo nel prendere i giri e nell’erogare la potenza.

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Prima di parlare di motore e prestazioni soffermiamoci però un istante sulla linea, semplice ma per niente banale anche grazie alla buona qualità della componentistica (solo qualche dettaglio come  il pedale del freno è un po’ economico). Il frontale è caratterizzato dalla piccola mascherina porta faro Acerbis, dietro la quale si cela la semplice strumentazione digitale e un bel manubrio da fuoristrada che  facilita enormemente il controllo del mezzo. A ricordare la derivazione offroad, e soprattutto il fatto che chi lavora in Vent di fuoristrada ne capisce, troviamo anche due pratici specchietti richiudibili. Vista dall’alto e da dietro la Scrambler 125 sembra piccolissima talmente è stretta, ma la sella è in realtà molto comoda e le gambe trovano subito la giusta posizione contro il piccolo serbatoio da 7,5 litri. Lateralmente la linea è piacevole e nella parte posteriore si apprezza la presenza del portapacchi, sul quale all’occorrenza si può montare un bauletto, che funge anche da maniglia per il passeggero.

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Il codino molto filante integra bene il porta targa e in generale tutti gli assemblaggi sono realizzati con cura. Solo il cavalletto non ci ha proprio convinto; a parte il fatto di essere tipicamente da fuoristrada, con la molla che lo riposta automaticamente in posizione di chiusura, ha una base veramente troppo piccola e instabile. Su questo modello più votato all’asfalto avremmo preferito un cavalletto specifico, senza il ritorno automatico e con il classico sensore che impedisce la partenza se rimane abbassato.

Motore e ciclistica

Il motore che equipaggia la Vent Scrambler 125 è il collaudatissimo monocilindrico Minarelli a 4 tempi raffreddato a liquido, alimentato in questo caso con un ottimo carburatore Keihin CVK a valvola piatta da 30 mm di diametro. Non c’è l’iniezione, con relativa pompa della benzina, e questo comporta sia la presenza del “vecchio” rubinetto di chiusura (posizionato in una punto un po’ scomodo quando si è in sella) sia del manettino dell’aria per agevolare le partenze a freddo.

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La prova si è svolta con pochi gradi e possiamo dirvi che la moto non solo parte sempre al primo colpetto sul pulsante di start, ma anche che basta veramente pochissimo per mandarla in temperatura. Avendola fatta provare anche a una ragazza poco esperta abbiamo provveduto ad alzare un pochino il minimo per scongiurare qualsiasi spegnimento a freddo, cosa che in effetti non è mai avvenuta, nemmeno a fronte di qualche utilizzo un pochino maldestro della frizione. A tale proposito dobbiamo dire che mentre il cambio a 6 marce è pressoché perfetto, con innesti precisi e facili, la frizione è un po’ dura e stacca in modo fino troppo brusco. Una morbida frizione idraulica avrebbe rappresentato la classica ciliegina sulla torta, specialmente pensando a un utilizzo prevalentemente urbano.

L’ottimo rendimento del motore, seppure con i pochi cavalli a disposizione, e la qualità della ciclistica caratterizzata da un telaio perimetrale in acciaio doppia culla, con parte posteriore scomponibile, rendono la guida di questa piccola scrambler molto piacevole. Le velocità di crociera è attorno ai 90 km/h, più che sufficienti per andare ovunque e soprattutto erogati molto bene. Lo spunto è buono anche in salita, ma non ci si trova mai a dover gestire il gas per paura di mettersi la moto per cappello; tutto avviene in modo molto progressivo e anche grazie al peso contenuto e alla grandissima agilità la guida risulta facilissima in qualsiasi condizione.

Il reparto sospensioni, con forcella da 41 mm all’anteriore (escursione di 180 mm) e un mono posteriore (regolabile nel precarico) digerisce bene le asperità del terreno. L’impianto frenante, con l’enorme disco wave da 320 mm all’anteriore e un 220 mm wave al posteriore,  si è rivelato molto potente. Manca l’Abs, ma la frenata facilmente modulabile fa sì che anche sul bagnato la moto sia facile da controllare. Le ottime Metzer Tourance da 130 e 110 di serie, moderatamente tassellate, montate su cerchi da 17 al posteriore e 19 all’anteriore, offrono un eccellente grip su ogni terreno e anche le strade sterrate non rappresentano un problema.

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A suo agio ovunque

Tralasciando l’autostrada, dove per via della cilindrata non può proprio andare, la Vent 125 Scrambler si trova perfettamente a suo agio ovunque. In città è più agile di uno scooter e grazie alle sospensioni e all’impostazione di guida passa sopra qualsiasi ostacolo con grande sicurezza. Buche, pavé e tombini non la impensieriscono minimante e anche sulle infide rotaie bagnate si comporta egregiamente dando tanta sicurezza. Certo occorre cambiare spesso, ma questo è l’unico neo rispetto a un classico scooter con variatore. Qui siamo però di fronte a una moto vera, seppur di piccola cilindrata, e basta lasciare la città per puntare a qualche bella strada lungo il lago o in collina per rendersene conto. La 125 Scrambler è divertente e abbandona l’asfalto per le strade sterrate con una facilità sconosciuta alla maggior parte delle moto. Balza alzarsi in piedi sulle pedane per affrontare anche tratti impegnativi con sorprendente facilità. Ovviamente per percorsi più duri c’è la versione specifica da motoalpinismo, ma già con questa versione si possono percorrere bellissime strade sterrate spendendo pochissimo grazie ai consumi irrisori._DSC2696

Conclusioni

La Vent 125 ci ha piacevolmente sorpreso, perché a un prezzo di 3.990 euro è una moto “vera”, costruita con componenti di qualità e assemblata molto bene. Una moto perfetta non solo per la città, ma anche per chi possiede una casa al lago o in montagna e con una spesa tutto sommato contenuta può disporre di un mezzo adatto anche all’utilizzo in due, molto economico come spese di gestione e di manutenzione, con cui godersi le bellezze del nostro Paese. Con 150 euro in più si può anche acquistare il kit di potenziamento del gruppo termico, che per gli over 18 può rappresentare un valido upgrade per avere quel pizzico di potenza in più che non guasta, specialmente sulle strade di montagna.

Un doveroso ringraziamento va a Dario Vergani e alla sua officina Motor box in via San Calocero 25 a Milano, che ci ha fornito un prezioso supporto per questa prova.

Scheda tecnica

MOTORE Monocilindrico 4 tempi, 4 valvole SOHC, raffreddato a liquido
ALESAGGIO PER CORSA 52 x 58,6 mm
CILINDRATA 124,66 cm³
CARBURATORE Keihin CVK a valvola piatta Ø 30 mm
AVVIAMENTO Elettrico
FRIZIONE Multidisco in bagno d’olio
TRASMISSIONE 6 rapporti-Catena
TELAIO Perimetrale in acciaio, doppia culla con parte posteriore scomponibile
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella idraulica Ø 41 mm
ESCURSIONE ANTERIORE 180 mm
SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore idraulico regolabile nel precarico
FRENO ANTERIORE Disco Wave Ø 320 mm con pinza flottante a due pistoncini
FRENO POSTERIORE Disco Wave Ø 220 mm con pinza flottante
PNEUMATICI 100/90-19 – 130/80-17
INTERASSE 1400 mm
LUNGHEZZA 2030 mm
LARGHEZZA 800 mm
ALTEZZA SELLA 832 mm
ALTEZZA PEDANE 320 mm
ALTEZZA DA TERRA 271 mm
CAPACITA’ SERBATOI CARBURANTE 7,3 litri (1,5 lt di riserva)
PESO A SECCO 114 kg

 

 

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