BMW R 1250 GS Adventure, la Regina si rafforza!

BMW rinnova anche il modello adventure della sua ammiraglia delle avventuriere con un nuovo BOXER 1250 con sistema SHIFTCAM, più cavalli più coppia più fruibilità a tutti i regimi.

Non potevamo farci scappare l’occasione di provare la nuova ADVENTURE, ora disponibile con il motore con il nuovo sistema a fasatura variabile, e per farlo abbiamo puntato il becco della GS dritti verso il Colle tenda e la via del Sale…

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Visto che l’ultima GS in prova è stata la Rally 1200, era il caso di assaggiare le ultime novità della gamma GS specialmente in fatto di motore, così da poter dare una piena impressione su quanto sia realmente cambiato. Il test lo abbiamo voluto fare estremo, portando la stessa per molti km, è una tourer dopotutto, e dando una reale impressione di come potrebbe essere un weekend in viaggio con la regina del mercato a due ruote.

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Le prime impressioni sono rivolte alla dotazione tecnica, dove salta subito all’occhio il display a colori digitale molto funzionale e di serie (nel modello 2018 era opzionale).  Pochi ritocchi estetici mentre la colorazione in prova “exclusive” incide di 500 euro sul listino, per avere un verde opacizzato, mentre lo style HP con i colori racing aggiunge i cerchi color oro e varianti cromatiche su paramani.

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La grande differenza viene indubbiamente data dal nuovo Bicilindrico Boxer, che aumenta la cubatura a 1254cc, dotato di un sistema a fasatura variabile delle valvole di aspirazione (Shiftcam) raggiunge ora i 100 kW (136 CV) a 7.750 giri/min, e una coppia di 143 Nm at 6,250 giri-min. Numeri che farebbero impallidire una Supersportiva ma che riservano una grande fruibilità fin dai 1600 giri a salire intorno quota 8500. Vi accorgerete che sarà già sufficiente arrivare a 6000 per andare forte e ovunque e tanto!

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SHIFTCAM, è un meccanismo che consente alle CAMME di spostarsi su due differenti posizioni, andando a variale la corsa delle sole valvole di aspirazione da “bassa” a “completa”, rispondendo così alle necessità del motore nei suoi regimi di motore. Il risultato è dato da una migliore combustione nell’arco di tutti i regimi motore portando una ripresa più corposa e uno spunto altrettanto efficace.

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La moto in prova adottava anche alcuni pacchetti opzionali, che su una moto di questa importanza trovo oramai irrinunciabili, soprattutto perché alzano il livello di sospensioni, elettronica motore ed ergonomia di viaggio : Pacchetto Comfort, Touring e Dynamic.
Nel primo ritroviamo oltre allo scarico con finitura cromata, due accessori di pregio : il controllo pressione pneumatici e le manopole riscaldate. Il secondo più corposo : Cruise control, Dynamic ESA, sistema Keyless, predisposizione valige e il supporto per montare un navigatore. Infine il Dynamic attiva le mappature PRO della Dynamic e Enduro, il cambio elettronico bidirezionale frecce e luce diurna a led e il sistema di assistenza alla partenza in salita/discesa. A questo abbiamo in aggiunto le valige rigide davvero capienti di 36 e 44 litri.

Possiamo dire che la moto di per se già ottima, eredita una serie di dispositivi elettronici che innalzano moltissimo il livello, nella nostra curiosità abbiamo notato perfino che il contagiri, a motore freddo, ha una zona rossa che inizia già a 4000 per innalzarsi con lo scaldarsi dello stesso, finezze che fanno capire la cura costruttiva e di progettazione della GS da parte di BMW.

Nella prova abbiamo anche utilizzato dotazioni tecniche di prim’ordine, è stato un viaggio che ha toccato temperature prossime allo zero, fino ai 20 gradi del sole in alcune zone calde, pioggia e sole che grazie a Alpinestars con il completo Yokohama, gli stivali Forma Cortina Outdry, il solo intimo SIXS, guanti Capit WarmME e un casco HJC RPHA90 e il sotto casco Kedra-T potevamo affrontare quasi tutto…

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Saliti in sella ci si ritrova in una seduta molto comoda, le gambe toccano terra facilmente (io che sono 177), e il peso ben presente si riesce a gestire mantenendo la moto ben dritta e sfruttando il suo ridotto raggio per fare le  manovre. Le braccia trovano un’angolazione naturale si ben protetti dal cupolino più generoso del GS normale, facilmente  regolabile con una manopola anche in movimento.

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La moto si carica in modo ottimale, grazie anche alle valige bmw che sono di una forma rettangolare, semplificano il carico  e anche montarle e rimuoverle è velocissimo, pesano “tantissimo” e per portarle in giro servirebbero delle rotelle.

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L’autonomia segna oltre 500km, grazie ai 30 litri di serbatoio. Un po’ ottimistiche le indicazione del 4,75L/100km (630km totali), più realistico e confermato sul campo, pensare tra i 5 e i 6 ad andatura “normale”.  Questo risultato è possibile se si rispettano appieno le velocità, soprattutto i 130km/h autostradali anche con mappatura Dynamic PRO. Abbiamo rilevato che già a 150km/h i consumi aumentano in modo evidente.

Milano-Tenda-Sanremo

La prova e il percorso

Iniziamo a riconoscere la BMW R 1250 GS Adventure nel primo tratto di autostrada che ci porterà fino a Vercelli, e dove possiamo capire quanto sia comodo questo tipo di trasferimento, spesso noioso, su strade dritte ad alta velocità. Il cupolino protegge bene, e solo qualche piccolo vortice sulle spalle viene percepito, la seduta e le gambe sono comode e le pedane offrono un ottimo appoggio senza vibrazioni, oltre a un grip assoluto visto la conformazione per l’uso off-road.

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Siamo talmente ben protetti che il casco non respira come dovrebbe e alzare la visiera diventa un must per non soffrire troppo il caldo. Utile il Cruise control,  ma manca la funzione di correzione della velocità, se vorrete diminuirla sarete costretti allo “stacco” per poi riattivarlo, poco funzionale.  Le sospensioni in modalità ROAD assecondano le asperità perfettamente, non abbiamo rilevato vibrazioni fastidiose neanche sui manubri.

Percorso il tratto di A4-A26, lasciamo l’autostrada a Vercelli andando a prendere la SP455, che poi diventerà la SP457 fino a Asti.
Qui la GS inizia a mostrare le sue doti di agilità non appena lasciamo il centro cittadino, dove le sue “dimensioni” ci limitano non poco nel traffico, soprattutto per le borse laterali che ingombrano più del manubrio, dobbiamo fare molta attenzione a questo dettaglio.
I consumi si abbattono enormemente usando la mappatura road e dosando bene il gas, dove la strada alterna tratti rettilinee a piccole curve, non impegnative, e dove rispettare i limiti con un motore così è davvero difficoltoso. Le geometrie e la distribuzione dei pesi impeccabili così da lasciare il bicilindrico scorrere davvero senza impegnare nella guida.

I freni anteriori marchiati BMW ma realizzati da Hayes, si attivano con una leva molto morbida, pur mantenendo una progressione e un potere di frenata eccellente. Il cardano trasferisce parte dei saltelli che subisce dalle asperità facendoli sentire sulle pedana come dei ticchettii, avvertibili ma poco fastidiosi.

Scavalchiamo direttamente ASTI, dove consigliamo sempre una sosta perché ottima zona di Cantine e buon cibo, e ci dirigiamo ad ALBA, attraverso la SP58 che ci farà raggiungere la SR29. Qui potreste anche decidere di utilizzare piccole strade di campagna, come la SP39 che vi porteranno attraverso paesini come Costigliole d’Asti e piccoli borghi molto caratteristici.

Arrivati ad ALBA, fuori stagione tartufo purtroppo, approfittiamo per una pausa pranzo, dove resistere alle offerte agrituristiche piemontesi è impossibile. Abbiamo percorso 200km, per i molti sarebbe ora di rabboccare il serbatoio, il nostro R 1250 GS Adventure non è nemmeno arrivato a metà.

Ripartiti prendiamo subito la strada verso Cuneo, e anche in questo caso potete scegliere diverse varianti, noi abbiamo preferito utilizzare la SP3 fino a Novello, dove poi si prende la SP12 che costeggiando il fiume Tanaro ci porterà fino a L’Isola, dove prenderemo la SS12dir per Mondovì. Passato il centro dirigetevi sulla SP5 fino a Peveragno. Qui in zona Cuneo approfittate per un break e dell’ottimo cioccolato, personalmente non posso rinunciare a un buon CUNEESE Rhum (ma solo uno se guidate).

siamo arrivati sulla strada che ci farà salire verso Limone, la SP21 Direzione Borgo San Dalmazzo, e a Roccavione  imboccate al SP20 direzione Colle Tenda, dove sosterete prima a Limone Piemonte per un caffé e una vista panoramica, nel nostro viaggio le montagne erano ancora innevate con gli impianti di sci in funzione.

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Nel tratto a salire abbiamo utilizzato la mappatura in modalità Dynamic Pro, le sospensioni diventano più rigide e la reattività del motore più pronta. Il cambio elettronico, con il suo caratteristico “scoppiettio”, diventa utile per tirare bene le marce,  provandolo a bassi regimi lo trovo un po’ brusco sotto, specie sotto i 5000 per le marce basse, preferisco il metodo tradizionale con frizione. Tornanti e curve sono divorate anche senza cambiare marcia, il motore tira sempre ed è una certezza. Dobbiamo fare i conti con il peso che porta in crisi la gomma davanti, ancora gestibili le piccole correzioni, ma se esagerate l’elettronica non potrà fare miracoli portandovi lunghi. La luce a terra è tanta e la gomma posteriore da 170 lavora tutta senza problemi, con il nuovo 1250 pronto a uscire da ogni tornante con tanta energia sarete una spina nel fianco a molti motociclisti.

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Dopo Limone Piemonte ci aspetta il tunnel che porta sulla zona francese sulla strada D6430 del Colle Tenda, scollinate e scenderete verso Ventimiglia la SS20, detta via del Sale appunto.  Essendo ancora innevato non abbiamo potuto assaggiare l’enduro sulle tante stradine possibili, è un invito a tornarci con una stagione più calda.

Arrivati a Ventimiglia, circa 350km di viaggio, seguiremo la SS1 Aurelia per circa25 km appagati da una bellissima vista sul mar ligure, fino all’arrivo a Sanremo, dove si conclude il nostro itinerario.

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Concedetevi una piccola divagazione a pochi km da Sanremo direzione Imperia (circa 40), Triora un antico borgo conosciuto per essere la città delle streghe, dove troverete molteplici rimandi sulla stregoneria, ma anche una vista bellissima sull’entro terra ligure e buon cibo.

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Conclusioni

La BMW R 1250 GS Adventure scala un altro gradino restando un esempio per la categoria, aggiungendo sempre più dettagli che la rendono davvero una moto capace di macinare km in quasi tutte le condizioni possibili per una moto. Il prezzo, che fino a qualche anno fa avrei detto “importante” si sta di fatto allineando a quello del mercato, dove le concorrenti si avvicinano. Arrivare a pagare una moto 24.750 euro + Valige non è poca cosa, ma state puntando al top di gamma e rinunciare ai pacchetti offerti sarà difficile. Poche incertezze sul modello, più sul fatto che purtroppo anche se è Euro 5 ready, ad oggi la normativa non c’è e la moto è di fatto è omologata come Euro 4. Le dimensioni non la portano ad essere realmente una “avventuriera” nel senso ampio del termine, dove il limite più evidente sta nell’enduro impegnativo tra cardano e telelever. consigliamo per chi cerca l’avventura estrema un novo modello BMW, che oggi si affaccia sul mercato,  la  F850 Adventure capace di fare molte più acrobazie nel terreno impervio.

Accessori o kit ? giocando con il configuratore siamo riusciti a risparmiare 600 euro rinunciando a qualche cosa come la cromatura scarico, hill start, il supporto navigatore etc… Poca cosa, giusto il colore potrebbe fare la differenza senza compromettere il resto.

Durante il viaggio abbiamo incontrato di tutto, mancava la neve e saremmo stati al completo, tutto sempre sotto controllo, il GS risulta davvero inarrestabile e ci ha convinto per la migliore fruibilità di potenza e negli ottimi consumi. Tanti comandi ovunque, bisogna impararli con pratica e essere abituati, una volta fatto sarà facile richiamare ogni singola funzione con il tasto opportuno o con la voce menu, a volte inibite se siete in movimento per non distrarvi dalla guida. Grande attenzione ai dettagli, molto germanici come stile, giusto il cupolino così grande fletteva e s muoveva leggermente, migliorabile.

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Un piccolo trucco ci ha aiutato in tutti quest chilometri senza farci soffrire, acqua freddo che siano stati. in primis l’intimo tecnico SIXS, il completo Alpinestars Yokohama (https://www.wheelsmag.it/?p=13019), gli stivali Forma Boots Cortina outdry (https://www.wheelsmag.it/?p=9696), i guanti Capit WarMe (https://www.wheelsmag.it/?p=18599) e il casco HJC RPHA90 (a breve la recensione completa).

Alla prossima!

 

Informazioni su Gianluca Villa 799 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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