Si sono da poco conclusi i test invernali MotoGP sul nuovo tracciato di Buriram (che ospiterà il GP del campionato del mondo in ottobre) e c’è tanta carne sul fuoco tra alette, regolamenti, pneumatici, elettronica, conferme, dubbi sorprese e nuovi arrivi, ma procediamo con ordine:
Dovizioso si è dichiarato molto soddisfatto della nuova GP18 e ha dato l’impressione di avere tutto sotto controllo. Sa quando spingere e quando tenersi qualcosa nel proverbiale taschino senza rischiare troppo e soprattutto è sembrato il pilota solido e vincente della scorsa stagione, in grado di tenere il passo di Marquez.
Jack Miller è la sorpresa della compagine Ducati. Il neoacquisto australiano è sempre stato nelle posizioni di vertice, non solo qui a Buriram ma anche negli scorsi test a Sepang. La Ducati sembra permettere a Miller di esprimere tutto il suo potenziale, rimasto finora offuscato nei suoi anni con la Honda del team MarcVdS. Che essere australiani aiuti a guidare forte una DesmoBestia?
Test positivi in generale per il team Ducati Alma-Pramac, con anche Petrucci che si è fatto valere nelle posizioni di testa (6° nella classifica combinata dei test thailandesi) e ha concentrato i suoi sforzi sulla GP18, anche perchè la GP17 a sua disposizione è stata prelevata a favore di Jorge Lorenzo.
Parliamo di Jorge Lorenzo. Cosa succede? Con la GP18 negli scorsi test, poco più di due settimane fa, ha dominato, stracciando il record della pista e dichiarandosi pienamente soddisfatto della nuova moto, che finalmente era in grado di guidare come preferiva. Fast-Forward due settimane e nel day3 Jorge è 22° a quasi due secondi dal miglior tempo di Dani Pedrosa e incamerando oltre +1.3s dal compagno di squadra Dovizioso. Non solo, ma la GP18 di cui ha tessuto le lodi è stata messa in discussione. Nel Day3 a Buriram infatti Lorenzo ha voluto girare con la GP17 e la comparazione dei due modelli Ducati non è sembrata produrre alcuna soluzione ai problemi del maiorchino.
Ducati ha continuato il lavoro sull’aerodinamica portando nuovi cupolini e nuove carene, ancora più lavorate, studiate e sofisticate a fini aerodinamici. La squadra di Borgo Panigale ha ancheescogitato un metodo per togliere il “blocco di componenti aerodinamici” in poco tempo per permettere ai piloti di fare delle comparazioni con e senza ali più velocemente. Ducati ha anche portato un nuovo telaio dalle rigidità e bilanciamento modificati per migliorare la velocità e maneggevolezza a centro curva.
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