Energica: il turismo a zero emissioni

Zero emissioni, rumore molto contenuto e del tutto nuovo, prestazioni esaltanti e confort, cosa può esserci di meglio che affrontare un viaggio in sella a una moto che sembra integrarsi perfettamente con gli attuali trend rivolti a un mondo più sostenibile? Eh sì, bravi!”, direte voi, “però non ci arrivo nemmeno al mare per il weekend!”. Ebbene, anche su questo punto la Energica Experia è pronta a stupirvi, perché con un’autonomia reale tra i 250 km e i 300 Km (410 in città) su strade extraurbane consente finalmente di fare del turismo vero e non solo la classica gita fuori porta. Certo occorre cambiare le nostre abitudini e organizzare il viaggio con un occhio alle colonnine e magari possedere un box in cui ricaricarla durante la notte con una normale presa domestica, ma la disponibilità di stazioni di ricarica su tutto il territorio è in continuo aumento e di hotel/ristoranti che permettono di ricaricare una bici elettrica o una moto con una 220V ormai ce ne sono ovunque, anche nei luoghi più sperduti.

Superato questo limite, che è in buona parte psicologico, si inizia a godere appieno di un mezzo che coniuga le caratteristiche di una moto “vera” in termini di telaio, sospensioni e handling, con quelle di un propulsore elettrico caratterizzato non solo da eccellenti prestazioni, ma anche da un’elettronica molto raffinata che prevede ampie possibilità di personalizzazione e un evoluto sistema rigenerativo, anch’esso personalizzabile. Del resto, Experia nasce dall’esperienza di oltre 10 anni nel mondo delle competizioni e da un’azienda che ha puntato sull’eccellenza italiana nel campo dalla produzione di moto elettriche ad alte prestazioni. Chiaramente sulla Energica Experia non mancano sospensioni pluriregolabili, ABS cornering e controllo di trazione regolabile, ma questa dotazione su una moto di queste caratteristiche e prezzo la diamo per scontata.

Manca invece un sistema di regolazione rapida del precarico del mono, un freno di stazionamento per quando parcheggiamo (non possiamo lasciarla in marcia e in discesa bisogna stare attenti) e anche il cupolino regolabile in altezza poteva essere ingegnerizzato meglio, visto che se è vero che può essere alzato e abbassato senza l’ausilio di attrezzi è anche vero che il meccanismo è piuttosto brusco nel funzionamento e per attivarlo servono entrambe le mani. Di serie mancano i paramani e il keyless, disponibili come optional. Presente invece il Cruise control che utilizza il freno elettrico per mantenere la velocità ed incrementare l’energia in frenata.

Tutta nuova
Experia è una moto tutta nuova concepita espressamente per un turismo ecologico; condivide poco con le Ego e le Eva perché in questo caso l’obiettivo non era realizzare una sportiva pura ad altissime prestazioni, ma una tourer appagante nella guida e in grado di garantire una maggiore autonomia proprio in virtù della sua diversa destinazione d’uso.

Di potenza ce ne è a sufficienza, intendiamoci, ma qui il progetto è andato verso un’armonizzazione di tutti i componenti al fine di rendere più piacevole l’esperienza di viaggio a bordo di questa Green Tourer, come la definiscono gli stessi progettisti di Energica. Immersi nel totale silenzio? No, perché anche le moto elettriche fanno rumore, ma chiaramente è di gran lunga inferiore a quello generato dai motori termici e più le si guida e più si apprezza quel sibilo caratteristico che cresce all’aumentare della potenza erogata per annullarsi quasi del tutto quando guidiamo a gas costante.

Estetica
Inutile girarci intorno, la Experia, pur con una sua personalità, ricorda molto un’altra best seller italiana e se questo da un lato è un bene, perché la linea resta piacevole e aggressiva nascondendo bene le batterie, dall’altro avremmo forse voluto qualcosa di più innovativo visti i contenuti di assoluto rilievo di queto modello. È soprattutto il frontale a ricordare moto già in commercio, mentre nella vista laterale diventa evidente l’assenza del motore termico e la presenza del pacco batterie celato dalla carenatura e dal finto serbatoio, che in realtà ospita un vano porta oggetti in cui però non ci sta il cavo di ricarica, che deve necessariamente essere tenuto nel bauletto se vogliamo portarlo con noi.

Complessivamente la linea è curata e l’unico vero elemento di disturbo sono a nostro parere i telaietti della borse laterali, veramente “old stile” visto che ormai quasi tutte le moto prevedono gli attacchi borse integrati nei codino. Dove la Energica ci è piaciuta moltissimo è alla voce ergonomia. I progettisti hanno fatto un gran lavoro e appena si sale in sella tutto è esattamente dove dovrebbe essere. I comandi sono a portata di dita e molto semplici da azionare. Con pochi tocchi si può scegliere la modalità di guida, la quantità di freno rigenerativo che vogliamo utilizzare e scorrere le varie schermate del computer di bordo. Anche l’accesso ai menu secondari per personalizzare la moto è molto agevole, così come l’utilizzo della retromarcia o della funzione che permette di procedere in avanti a bassa velocità, utili durante le manovre di parcheggio.


Il confort è molto buono e la posizione di guida agevola sia i trasferimenti in totale relax sia una guida più aggressiva, dove grazie al baricentro basso e alle qualità del pacchetto telaio/propulsore ci si diverte davvero tanto. Il manubrio è bello largo e la sella posta a 847 mm dal suolo permette di toccare bene con entrambi i piedi.

La Experia si guida con gomiti larghi e busto eretto e le gambe restano moderatamente piegate senza accusare troppo le lunghe percorrenze, anche grazie all’assenza di vibrazioni. Un enorme vantaggio rispetto ai grossi motori termici, specialmente in estate, è la totale assenza di calore generato dal propulsore che normalmente investe le gambe del pilota.


Per tenere sotto controllo tutte le caratteristiche dalla moto, a cominciare dal livello della batteria, il chilometraggio residuo in tempo reale, la mappatura impostata e il livello di freno motore e traction control abbiamo a disposizione un grande display a colori con sensore crepuscolare. Le informazioni sono chiare e ben organizzate e l’accesso alle numerose funzioni è immediato. Davvero un ottimo lavoro. Non è però prevista un App di collegamento e mancano purtroppo funzioni di navigazione. Sotto questo punto di vista ci saremmo aspettati almeno un modulo di connettività con indicazioni turn by turn. Non resta che collegare un cellulare o un navigatore alle due porte USB disponibili sul cruscotto. Ulteriori due prese sono disponibili nel vano impermeabile con serratura elettrica di sicurezza ricavato nel finto serbatoio.
Per i lunghi viaggi risulta molto comodo il kit di valigie laterali, che sommato al bauletto posteriore offre una capacità totale di 112 litri. Come accennato esteticamente i telaietti non sono il massimo, ma le valigie sono ben fatte e quando sono montate offrono un bel colpo d’occhio.


Motore e ciclistica
Experia è dotata di un nuovo motore PMASynRM Trifase sincrono a riluttanza assistito da magneti permanenti, raffreddato a liquido con inverter a controllo adattivo. Eroga 60Kw/80 Cv, con una potenza di picco di 75KW/102 Cv, ed è associato a una batteria da 22.5Kwh di potenza massima (19.6 Kwh nominale) progettata per garantire 1.200 cicli di ricarica con un tempo che varia dai 40 minuti (colonnine rapide per passare da 0 a 80% di carica) alle 7/10 ore circa con presa domestica da 220 Volt.

L’energica Experia è al momento una delle pochissime moto elettriche al mondo a poter sfruttare anche le colonnine SuperFast di Tesla, che riducono ulteriormente i tempi di ricarica. Interessante la possibilità di impostare un limite di consumo quando usiamo la corrente domestica. Se per esempio possediamo un contatore standard da 3 KW possiamo decidere di sfruttarne solo 1 o 2 in modo da poter tranquillamente continuare a usare gli elettrodomestici di casa senza il rischio di distacchi di corrente. Al contrario se abbiamo un contatore da più Kwh possiamo aumentare l’assorbimento riducendo così il tempo di ricarica. È possibile configurare il veicolo per interrompere autonomamente la carica ad un determinato livello ed è prevista una modalità Long Period Rest che sovrintende il mantenimento e il bilanciamento automatico della batteria durante lunghi periodi di inutilizzo.


Inutile dire che le riprese sono brucianti, specialmente nei passaggi transitori dove grazie alla coppia sempre disponibile è veramente divertente giocare con l’acceleratore (e anche con il freno rigenerativo), facendosi fiondare fuori dalle curve e concentrandosi solo sulla guida, visto che cambio e frizione sono solo un lontano ricordo. Ottima la possibilità di regolare il controllo di trazione lasciando quel minimo di scivolamento dello pneumatico che si trasforma in una vera e propria goduria quando mettiamo alla frusta la Experia.

4 le mappature standard disponibili (Urban, Eco, Wet, Sport) a cui se ne aggiungono altre tre personalizzabili. In aggiunta troviamo anche quattro livelli di frenata rigenerativa: Basso, Medio, Alto, Off. A livello Alto se si guida in relax praticamente non si utilizzano quasi mai i freni. La velocità massima è limitata a 180 Km/h mentre lo zero-cento viene coperto in circa 3,5 secondi. Praticamente siamo a livello di una 900/1000 di cilindrata, ma quando si considera la ripresa da 90 a 130 la Experia sbaraglia qualsiasi concorrente endotermica con un tempo di 2 secondi, circa la metà rispetto a una moto di grossa cilindrata.


La ciclistica è composta da un nuovo telaio in traliccio di tubi di acciaio con piastre laterali di alluminio collegato a un forcellone fuso in lega di alluminio. Mono e forcella Sachs con steli da 43 mm sono completamente regolabili e la forcella resta sempre ben sostenuta senza essere troppo rigida. Peccato solo che non sia possibile variare il precarico del mono con una manopola di regolazione rapida. Ottimo l’impianto frenante Brembo che all’anteriore prevedere un doppio disco da 330 con pinza ad attacco radiale a 4 pistoncini e al posteriore un disco singolo da 240 mm con pinza a due pistonicini.

Azzeccata anche la scelta degli pneumatici; i Pirelli Scorpion Trail II montati su cerchi da 17” (nelle misure 120/70 e 180/55) si sono dimostrati perfetti per affrontare in sicurezza anche strade con brecciolino e qualche tratto di sterrato.


Ottima per l’extraurbano, meno in autostrada
L’autonomia effettiva rilevata in extraurbano senza risparmiare troppo la cavalleria è di 250 Km con una carica, valore che sale tranquillamente a 300 con una guida più parsimoniosa. Dove l’autonomia cala drasticamente è in autostrada. A 130 km/h costanti diventa difficile superare i 150 Km. Per questo la Experia è perfetta per un turismo “slow”, percorrendo strade secondarie alla scoperta delle bellezze del nostro paese. Se volete spararvi la gita al mare facendo da casello a casello dovete mettere in conto una sosta a una colonnina di ricarica.


Il prezzo dell’innovazione
Experia parte da 28.975 Euro, tantissimi per una moto e anche se con gli incentivi si scende sensibilmente resta chiaramente un prodotto di nicchia, pensato per un pubblico alto spendente fortemente orientato all’elettrico, disposto a spendere tanto per portarsi a casa una moto che rappresenta oggi la massima espressione in questo campo assieme a pochi altri modelli. Sicuramente è una delle moto elettriche più evolute al mondo e il fatto che sia realizzata in quel di Modena non può che renderci orgogliosi.

Energica a Milano è GP One


Il test è stato effettuato grazie alla disponibilità di GP One Milano che ci ha fornito la Experia per un lungo weekend. La concessionaria non solo permette di provare la gamma Energica, ma è anche specializzata nell’assistenza e nella commercializzazione di veicoli elettrici, mezzi che, come sappiamo, richiedono competenze specifiche.

Gp One Milano ha due sedi in via Gian Galeazzo 14, a due passi dalla Darsena, e in Via Rogoredo 97. Il consiglio è chiaramente quello di fare un visita per toccare con mano i vari modelli prodotti da Energica e possibilmente organizzare un test drive, perché solo guidandole si capisce veramente cosa significa oggi guidare una delle moto 100% elettriche più evolute al mondo e con un’autonomia e una varietà di opzioni di ricarica che finalmente la rende utilizzabile in una grande varietà di contesti.
Per scoprire la gamma potete andare su www.gponemilano.com e per avere tutte le informazioni questi sono i contatti della sede in cui abbiamo ritirato la moto.

GP One Milano
Viale Gian Galeazzo, 14 Milano
Tel. 340 0725071
Mail: vendita@gponemilano.com

1 commento

  1. Io ho una Experia da un mesetto e confermo quasi tutto quello riportato dall’articolo. Ottima ciclistica, il peso quasi non si sente, molto agile, ovviamente molto reattiva, e poi il sibilo del motore che mi fa sempre sentire come su un caccia.
    si vede che è nata dall’esperienza delle corse. ma la stessa esperienza si riflette su un’attenzione al software di interfaccia umana, decisamente carente. Nel corse non serve molto ma per il pubblico a cui è destinata il display poteva essere più accattivante, e con qualche funzione in più e qualche integrazione, non penso ad un carplay (come ha la Honda od altre marche), ma qualche funzione di navigazione, gestione telefonica, come la tedescona, si poteva fare da subito.
    detto questo spero che risolvano tutti i problemi che hanno sul software del display che è pieno di bachi e problemi legati alla successiva accensione, ovvero, che una volta che si spegne si perde metà delle impostazioni.
    renderebbe la moto ancora più interessante.

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