Exept Finale+ 4 Pro: Made in “Liguria”

Come orgogliosamente riportato sul telaio, la Finale+ 4 Pro di Exept è un prodotto italiano che nasce a Finale Ligure, uno dei posti più belli al mondo per girare in mountain bike, e vuole non solo essere una degna esponente della fascia alta delle E-Mtb da enduro in termini di qualità, componenti e prestazioni, ma anche rappresentare quel saper fare tutto italiano che ci contraddistingue. Non a caso i fondatori di Exept hanno scelto sia di sviluppare il telaio in carbonio interamente in Italia sia di utilizzare l’ultima versione del motore Polini, abbinato a una batteria che nel caso della Plus oggetto di questa prova arriva a ben 880 Wh (sulla standard troviamo quella da 500 Wh che permette di avere una bici più leggera).

Esteticamente la bici è molto ben rifinita e il telaio monoscocca in fibra di carbonio Toray t800 (Toray è un’azienda giapponese tra le più grandi al mondo per la produzione di carbonio) verniciato opaco, al pari del triangolo posteriore in carbonio, gioca indubbiamente un ruolo determinante a dare subito una percezione di alta qualità, oltre che essere particolarmente comodo essendo molto basso in zona sella.

Nulla sembra lasciato al caso, come evidenziano anche il batticatena in gomma e la piccola protezione in alluminio che protegge il telaio vicino alla corona, o anche il passaggio dei cavi interno direttamente dalla serie sterzo. Peccato sia ancora presente il sensore velocità sui raggi, lo avremmo preferito integrato nel disco.

La componentistica su questa versione Pro, che di fatto si colloca a metà tra la più economica Fun e la ancora più sofisticata Race, è decisamente di alto livello. La forcella è infatti la Zeb Ultimate RC2 da 38 mm e 180 mm di escursione, con possibilità di regolare separatamente alte e basse velocità, e l’ammortizzatore è l’RS Super Deluxe Coil RCT a Molla da 170 mm di escursione, anch’esso completamente regolabile. La trasmissione è la Sarm GX 12V e i freni a 4 pistoni sono i Guide RS, sempre di Sram, con dischi da 200 mm. Le ruote sono in configurazione Mullet, ovvero 27.5” al posteriore e 29” all’anteriore e i cerchi Novatec sono in alluminio con canale da 30 e 35 mm.

Gli pneumatici sono gli ottimi Vittoria Mazza da 2.4 all’anteriore e 2.6 al posteriore. Anche reggisella telescopico Switch, sella Boost di Selle Italia e manubrio in alluminio Switch (al pari dell’attacco) sono di ottima qualità. Bella esteticamente l’integrazione del motore Polini che anche in quest’ultima versione mantiene le dimensioni leggermente abbondanti, soprattutto sul lato sinistro, del precedente modello. Unico appunto va alla cover di protezione della batteria e al paramotore, che tendono entrambi a ad avere un po’ di gioco, almeno sul modello provato che a onor del vero era già stato utilizzato per altre prove e magari maltrattato un po’.

Cuore Italiano

Come già accennato la Exept Finale+ 4 Pro è spinta dal motore Polini EP3+ MX Evo, ovvero l’ultima versione che eroga 90 Nm di coppia e prevede 5 mappature differenti (3 predefinite, Tour, Dynamic e Race, e due completamente personalizzabili). Per ciascuna di queste abbiamo poi ulteriori cinque livelli di assistenza selezionabili con i classici pulsanti al manubrio. A questi si aggiunge la modalità “Walk” che si attiva tenendo premuto il tasto meno. La pulsantiera rispetto a quello di Shimano è più ingombrante e cheap alla vista, ma non ha mai dato problemi. È dotata di 4 pulsanti di cui due servono per selezionare le modalità, uno per visualizzare le varie schermate del display e accedere ai menu e l’altro per accendere la bici attivare le luci e uscire dai menu. Il display a colori dotato di sensore crepuscolare è molto ben leggibile e offre moltissime informazioni raggruppate in categorie tra cui livello di assistenza e mappa motore attiva, carica della batteria visualizzata sia in tacche sia in percentuale, autonomia stimata, chilometri totali e parziali, potenza espressa dal motore e dal pilota, cadenza, velocità e spia luci.

Per personalizzare la bici possiamo utilizzare l’App ufficiale Polini, che si interfaccia in modo estremamente rapido alla bici tramite Bluetooth. È molto facile da usare e permette di configurare numerose funzioni, tra cui la latenza con cui il motore interrompe la spinta quando smettiamo di pedalare e chiaramente le due mappe custom. Noi, per esempio, le abbiamo modificate per avere una versione della Dynamic leggermente più aggressiva e una versione della Touring ancora più conservativa per fare lunghissimi giri in pianura o con lievi pendenze. Considerate comunque che avendo a disposizione una batteria da ben 880 Wh potrete godervi la notevole potenza del motore Polini senza troppi patemi. Finire la carica è veramente un’impresa, a meno di non essere per nulla allenati e utilizzare la massima potenza per tutto il tempo. Giusto per dare un’idea abbiamo usato la Finale in montagna con 2 gradi di temperatura (quindi con consumi mediamente più elevati) in un giro di circa 50 km con un dislivello di 1.400 metri, tanto fango e pendenze anche del 15% usando sempre la mappa Dynamic e variando di volta in volta i livelli di assistenza. Al termine del giro avevamo ancora il 54% di batteria. 

Mappature standard impostate di Fabbrica

Il Motore Polini spinge veramente tanto, cosa che abbiamo apprezzato specialmente sulle mulattiere tecniche e sulle salite più ripide, e in questa ultima versione è migliorato molto in termini di erogazione. Tra mappature e livelli di assistenza si riesce sempre a sfruttare in modo ottimale e anche nelle ripartenze sul viscido si riesce a sfruttare bene la potenza senza che la ruota perda subito aderenza.

In sella

Fatte le doverose regolazioni ci siamo trovati subito bene con la Exept Finale+ 4 Pro perché telaio e sospensioni forniscono un ottimo confort e tutto il sostegno che serve quando si affrontano tratti tecnici e terreni molto scassati.

Forcella e mono digeriscono tutto e malgrado il peso non proprio contenuto e i 180 mm di escursione all’anteriore la bici si pedala bene anche in salita, sia su tratti facili sia quando si devono affrontare gradini di roccia sollevando l’anteriore per superarli. In questo la spinta del motore aiuta tanto, mentre in discesa è il peso a giocare a nostro favore, perché se è vero che rende la bici meno immediata nei cambi di direzione o nelle curve strette è anche vero che regala tantissima stabilità. 25 Kg non sono pochi in assoluto, ma per una bici con queste caratteristiche e una batteria da 880 Wh non è facile fare meglio, a meno di non utilizzare anche ruote, manubrio e altri componenti estremamente costosi che avrebbero fatto lievitare troppo il prezzo a fronte di una riduzione di peso tutto sommato contenuta. Non che i quasi 8.000 euro siano pochi, intendiamoci, ma visto i prezzi che hanno raggiunto le E-Mtb negli ultimi periodi possiamo quasi essere contenti di poter acquistare un prodotto con questo rapporto qualità prezzo.

E se il motore Polini a molti fa ancora storcere il naso perché non è blasonato come Bosch, Shimano o Brose a noi è piaciuto anche come erogazione, peccato solo che sia decisamente rumoroso anche alle basse velocità (in compenso il rumore resta quasi costante aumentando la richiesta di potenza). Durante il test ci è capitato in due occasioni che si spegnesse all’improvviso per poi riaccendersi automaticamente dopo pochi secondi senza che il display riportasse alcun tipo di errore. Abbiamo subito pensato a un surriscaldamento dell’unità e quindi a un meccanismo di auto protezione, ma considerando le basse temperature ci sembra un’ipotesi poco plausibile.

Non avendo potuto provare la bici per mesi non possiamo darvi un feedback diretto sull’affidabilità del motore, ma Polini è un’azienda seria e con una lunga storia in fatto di motori, inoltre è anche grado di fornire ricambi e assistenza in tempi rapidi.
Visto l’impiego di sospensioni Rock Shox e le possibili sinergie in fase di acquisto dei componenti la scelta del cambio Sram GX a 12 velocità ci è parsa molto sensata, anche perché funziona veramente bene con cambi rapidi e precisi. Capiamo anche la scelta dell’impianto frenante Guide RS, anche se in questo caso si poteva sottolineare ancora di più il Made in Italy optando per esempio per i Formula Cura 4. Analogo discorso vale per le ruote prodotte dall’americana Novatec. Speriamo che in futuro si possano avere in opzione anche prodotti italiani.

Allestimenti

Oltre alla Pro oggetto di questa prova, proposta a 7.990 euro, in catalogo troviamo anche un allestimento leggermente meno sofisticato, denominato Fun, commercializzato a 6.999 euro, che prevede ammortizzatore RS Super Deluxe Select RC, Forcella Rock Shox ZEB Select RC 180 mm, freni Sram Guide T e cambio Sram NX Eagle 12V. Ci sono poi in catalogo anche le versioni con batteria da 500 Wh e in questo caso si aggiunge una sofisticata versione Race Limited Edition con forcella Öhlins AM RXF38 m.2 Air TTX18 e ammortizzatore Öhlins TTX 22 M Trunnion.

Finale Bike Experience E-Mtb

Speso è difficile poter provare veramente una bici per capire se è quella giusta per noi. Con la Finale Bike Experience Exept permette non solo di provare a fondo il prodotto prima di decidere l’acquisto, ma anche di vivere un’esperienza unica di un intero weekend scoprendo insieme a una guida i più bei trail di Finale Ligure per poi godere della bellezza e delle bontà del territorio. Un pacchetto test+soggiorno per due persone proposto a prezzi concorrenziali, che nel caso la bici venga acquistata viene interamente regalato da Exept.

In alternativa potrete rivolgervi a uno dei punti vendita sparsi sul territorio (il numero sta aumentando) per fare una prova più tradizionale. Per scoprire tutta la gamma Exept e prenotare una prova potete visitare il sito www.exept.it.

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