Intervista a Marcello Carucci, il Professore Viaggiatore

Una carriera come insegnante di educazione fisica, poi sboccia la grande passione: i viaggi in moto in totale solitudine. Negli ultimi 33 anni ha percorso oltre 1.400.000 km (sì, avete letto bene, quasi un milione e mezzo di km) in giro per il mondo, Donatella Polvara l’ha intervistato per Wheelsmag

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W)Ciao Marcello quali sono i viaggi che più ti sono rimasti nel cuore?
M)i viaggi che mi sono rimasti nel cuore sono molti , ma sicuramente per la cordialità e l’ospitalità senza dubbio fu il mio viaggio in solitaria attraversando Turchia e Iran fino ai confini del Pakistan.Grande fu l’ospitalità del popolo Iraniano .Solo due parole quando lasciai il paese Piansi

W)Come pianifichi la logistica e i viveri prima di partire per un viaggio?
M) quando viaggio vado incontro a delle spese quindi cerco di risparmiare il più possibile dormendo nei motel o alberghi con pochissimo costo e dove possibile in Tenda ( Tutta l’Europa l’ho visitata tramite campeggio . Per il mangiare mi organizzo cucinandomi ciò che porto da casa o compro durante il viaggio . In genere non mangio ciò che trovo in altri paesi e forse è anche per questo che non ho mai avuto problemi di dissenteria o altro (certo prevengo con vaccinazioni ma in alcuni paesi come l’Africa non è sufficiente , per cui è sempre bene stare attenti alle regole di Igiene che sicuramente ogni viaggiatore conosce )

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W)Come fai per la manutenzione della moto mentre rimani parecchio lontano dall’Italia e devi affrontare parecchi chilometri?
M) non porto nessun pezzo di ricambio se non pasticche ed olio e nei grandi viaggi gomme di scorta sulla moto. Attrezzi un cacciavite , una pinza , fascette elastiche, e cose molto superflue che possono servire oltre al kit di accessori in caso di foratura ( ma fortunatamente non ho mai bucato nei tour)

W)Ti è mai capitato qualche inconveniente tecnico legato ai troppi chilometri percorsi in modo?
M) Purtroppo si rimasi senza benzina in Mauritania nel 2005 mentre andavo a Dakar sempre in solitaria fu un’esperienza che non auguro nessuno .Rimasi per un giorno intero ed una notte ad una temperatura di 60 gradi, mi resi conto dell’ importanza dell’Acqua e cosa significa sete, mi bagnavo le labbra per razionare i tre litri di acqua .Sembrava che ci fosse il fuoco nell’aria .Quando viaggiavo non potevo alzare neanche la visiera del casco .La sudorazione impressionante e qui compresi anche l’importanza di portarsi in viaggio sempre integratori idrosalini specialmente nei paesi Caldi.

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Fortunatamente come inconveniente tecnico vero e proprio mi è capitato solo di avere della sabbia nel blocchetto di accensione per ben 2 volte viaggiando verso Dakar a causa di tempeste di sabbia e tromba d’aria nel Mali , la sabbia penetra ovunque anche in bocca attraverso il sottocasco. Tali esperienze furono preziose nel mio ultimo tour per raggiungere la Guinea

W)Come mantieni le tue performace per poter rimanere in modo così tante ore senza accusare disturbi fisici? Hai qualche consiglio da dare a chi volesse partire per un lungo viaggio in moto?
M) allenarsi in palestra in modo particolare i gruppi muscolari sollecitati maggiormente durante un tour.Usare quotidianamente la moto, fare ed abituarsi a percorsi lunghi in una sola giornata adattarsi a pioggia freddo e vento per essere preparati ad ogni situazione , per non cadere nel panico.La stragrande maggioranza di motociclisti e anche viaggiatori non viaggiano in solitaria , sicuramente la compagnia li fortifica e li fa sentire più sicuri.Io ho sempre viaggiato da solo subendo anche aggressioni in Georgia e colpo di stato in Senegal , sono andato ovunque e andrò ovunque facendo attenzione e rispettando le regole dei locali. Spesso ho visto in alcuni viaggi nostri concittadini essere scontrosi con alcuni popoli, pagare alle dogane , lo ribadisco anche qui di non farlo almenochè non si è fatti un’infrazione.Tutti coloro che pagano per risolvere situazioni di stress o evitare attese non fanno altro che danneggiare motoviaggiatori come me che non sono abituati a tirar fuori i soldi per risolvere situazioni burocratiche o altro.

Progetti futuri ne ho tanti .So che mi seguono in moltissimi sui miei canali dim rete e ne sono entusiasta, a volte anlcune mie foto della mia pagina superano anche le 36.000 visualizzazioni .
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Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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