MotoGP Jerez – Capolavoro di Pedrosa. Lorenzo 3°. Ecatombe Yamaha.

MotoGP Jerez

Pedrosa completa un weekend perfetto ed entra nella storia vincendo il GP n°3000 della storia del motomondiale e candidandosi come pretendente al mondiale. Marquez si difende con un secondo posto e accorcia le distanze nella classifica del campionato. Jorge Lorenzo vede la luce in fondo al tunnel e conquista un podio importantissimo. Disastro per le Yamaha ufficiali con Vinales 6° e Rossi addirittura 10° con gravi problemi di gomme.

Il podio di Jerez: 30° vittoria per Pedrosa in MotoGP, seguito da Marquez e Lorenzo al suo primo podio in Ducati

Una gara importante per Dani Pedrosa, che torna prepotentemente alla vittoria ed esce da un periodo buio, costellato di infortuni, prestazioni opache e poca confidenza con la sua Honda. La sua commozione sul podio è emblematica.
Il piccolo spagnolo non ha mai mollato la testa della corsa e ha mantenuto costante il distacco su un arrembante Marc Marquez. E’ stato un vero e proprio dominio Honda, tanto che le prime due posizioni non sono mai state messe in discussione. Questa è la prima sorpresa dal weekend di Jerez: La pista spagnola era infatti (sulla carta) un tracciato più conforme alle caratteristiche di Yamaha, invece è stata Honda a dettare il passo, con anche Ducati che si è difesa più che egregiamente. La moto favorita per la vittoria ha avuto un tracollo clamoroso, con gravi problemi agli pneumatici e serie difficoltà nel trovare grip meccanico e trazione al posteriore.

La seconda sorpresa di Jerez è il terzo posto di Jorge Lorenzo, che risale dagli abissi nei quali sembrava essersi impantanato nell’ultimo periodo e confeziona un “signor” weekend. Un gran regalo peri il suo trentesimo compleanno. Lorenzo ha gestito al meglio l’usura della gomma media e l’aggressività di Johann Zarco. Si può ipotizzare che il vero mondiale di Lorenzo cominci proprio qui da Jerez. Quarto al traguardo è Zarco, seguito da Andrea Dovizioso, che viene sì battuto da Jorge Lorenzo, ma ottiene anche un quinto posto niente male su una pista a lui storicamente molto ostica.

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La grande delusa del weekend: La Yamaha versione 2017

Prova a limitare i danni Maverick Vinales, sesto. Qui possiamo parlare del disastro della Yamaha versione 2017, sonoramente battuta anche dalle Yamaha dell’anno scorso pilotate da Zarco e Folger (8° al traguardo). Le Yamaha 2017 hanno fatto fatica a far lavorare le gomme e consumandole in maniera anomala. Una gara e un responso tecnico in totale antitesi rispetto alla Yamaha vista nelle prime tre gare del campionato. Adesso bisogna chiedersi quali sono i reali valori in pista però. Yamaha forse non è così perfetta come ha paventato nelle prime tre gare, Honda forse non è così arretrata e Ducati non è un progetto disastroso come ventilato nel dopo-Austin.
Rossi è 10° al traguardo. Una gara opaca come non si vedeva da tempo per il Dottore, che nelle fasi finali della gara girava addirittura tre secondi più lento dei leader della corsa, con una mancanza totale di confidenza con l’anteriore, numerosi “lunghi” e altrettante imprecisioni in staccata. Rossi raccimola 6 punticini e mantiene la testa del campionato per pochissimi punti su Vinales e Marquez.

Prestazioni positive per Danilo Petrucci sulla Ducati GP17, che conquista un 7° posto in scia a Vinales e Aleix Espargarò, 9° su Aprilia.

Cadono nelle prime fasi di gara Cal Crutchlow, che getta al vento un possibile piazzamento sul podio e Andrea Iannone. Per Crutchlow c’è di positivo che ha dimostrato un’altra volta di avere il passo delle Honda ufficiali e soprattutto di bazzicare le zone nobili della classifica con costanza. Per Iannone invece a parte la qualifica in 5° posizione c’è poco da salvare da questo weekend. L’avventura del pilota di Vasto in Suzuki fatica a carburare e il bilancio delle prime quattro gare è abbastanza desolante, con tre ritiri e un settimo posto.

Tra due settimane ci sarà il GP a LeMans, che potrebbe risolvere molti dei dubbi nati nel GP di Jerez e nel frattempo, il paddock continua ad aspettare la oramai fantomatica gomma dalla carcassa più rigida annunciata da Michelin.

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Classifica finale del GP di Jerez
Informazioni su Luca Golfrè Andreasi 73 articoli
Studente universitario di 22 anni, appassionato di corse, musica e videogiochi da praticamente sempre. Seguo le gare di MotoGP, SuperBike e Formula1 dal 2002 e collaboro con WHEELSMag.it da maggio 2016, concentrandomi principalmente sulle corse del motomondiale e di SBK.

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