MV Agusta Turismo Veloce 800 Lusso testata & spiegata

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La Turismo Veloce 800 era già un ottimo prodotto sul mercato, unica e speciale, ma a Schiranna hanno pensato di arricchirla di altre dotazioni per alzare un’asticella sia in termini di sportività che di comfort di viaggio. Ecco presentata la versione Lusso, accessoriata con Sospensioni elettroniche realizzate in collaborazione con Sachs, e anche un comodo cavalletto centrale insieme alle manopole riscaldate che completano una dotazione turistica a 360 gradi, senza dimenticare un registratore GPS per parametri di velocità, inclinazione e motore.

 

La Turismo Veloce 800 Lusso ora può reagire e adattarsi in tempo reale alle diverse condizioni di guida e del fondo stradale, rispondendo in modo ottimale alle esigenze del pilota. Nuova anche l’APP per lo smartphone che si collega via BT alla centralina e da la possibilità di visionare i dati e condividerli, oltre a gestire il setting delle sospensioni.

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Motore

Compatto e leggero, doppio albero a camme e 12 valvole, stessa piattaforma della brutale ma con un mappatura diversa per perdere si qualche CV, ora sono massimo 110 a 10150giri/min, ma avere una coppia di 80Nm già a 7.100giri/min, con il 90% già pronto a 3.500 giri/min. la frizione idraulica, con anti saltellamento meccanico, e un cambio elettronico assistito anche in scalata, soddisfano tutti i palati più esigenti, oltre al fatto che il nuovo motore ha un intervallo di manutenzione di 15000km.

MVICS 2.0 (Motor&Vehicle Integrated Control System) è il sistema di selezione della mappatura tra Sport da 110 cv, Turismo, 90 cv e risposta del gas più morbida, Rain 80 cv per situazioni di scarsa aderenza. Non manca il TC settabile su più livelli di intervento e un ABS, in questo caso solo on-off.
Esiste anche un quarta mappatura, definita Custom, dove l’utente può intervenire sui parametri del motore per trovare un setting più personale delle impostazioni standard.

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Ciclistica

Molti i punti in comune con la base, il telaio a traliccio in acciaio ALS, ad esclusione delle piastre fulcro del forcellone monobraccio che sono in alluminio, ma il pacchetto sospensioni Sachs ora è elettronico, a partire dal setup specifico per l’uso se si è soli, soli con bagaglio, in due e in due con bagaglio. Le sospensioni si impostano per l’utilizzo anche in base al Riding Mode, e con una variazione in tempo reale dell’idraulica gestiscono la dinamica di marcia. Sempre con la APP dedicata si può “giocare” anche con le sospensioni in modo più accurato, in pratica una moto “smart”.

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Il reparto freni è ibrido all’anteriore con una pompa Nissin su pinze radiali Brembo a 4 pistoncini e 320mm di dischi flottanti. Il posteriore è completamente brembo con disco da 220mm e pinza flottante a 2 pistoncini. Abs Bosch 9Plus con RLM, in pratica un sistema di “controllo” dell’innalzamento della ruota posteriore.

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Le gomme Bridgestone Battlax T30, sono un buon compromesso ma non destinate a un uso sportivo come vorrebbe la Turismo Veloce.

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Elettronica

Tutto viene gestito dalla strumentazione con display TFT, oltre che dalla app, dove ci sono un’infinità di informazioni e forse anche doppioni delle stesse. Il display resta sempre ben visibile, e come detto, riportare un menu di voci in basso, che poi riappaiono alla selezione della funzione è inutile e sacrifica una visualizzazione migliore e più grande delle informazioni principali. Utilissime le due prese USB poste al di sotto del display, coperte da un tappo in gomma funzionale ma poco “lusso”.

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Il manubrio porta diversi comandi, a volte poco comodi, come il Cruise control, che sarebbe stato meglio a sx. “Complicato” gestire le funzioni in quanto non sempre i tasti funzionano allo stesso modo. Esempio tipico è il TC che si gestisce premendo e spostando il bottone di SX, mentre le mappature si attivano a SX e si cambiano con il bottone di avviamento (e per cambiarle il motore deve essere acceso). Visto che è presente un GPS ci è parso strano notare un errore di velocità rilevata di circa 5 km/h a 130 all’ora in autostrada.

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Fari anteriori e posteriori e frecce a Led, i primi si adattano ai cambi di luce passando in automatico dalle “posizioni” a quelli anabbaglianti.

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Ergonomia

Le Valige capienti ma non “grandi”, anche se entrambe di 30L. in una moto Lusso le abbiamo trovate un po’ al limite nelle plastiche, ma il punto che ci è piaciuto meno è la difficoltà di estrazione, a differenza di altri prodotti, che limitano a volte la voglia di “smontarle” per poco tempo preferendo l’apertura e lo svuotamento in uno zaino. L’autonomia è ottima così come la seduta comoda e centrata, a favorire un buon feeling con la guida. Il Parabrezza è piccolo e chi è un po’ alto soffrirà di turbolenze o dovrà tenerlo abbassato, dopotutto è una “sportiva” turistica.

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Come Va?

E’ una moto davvero piacevole, con un feeling molto facile da trovare e con una discreta potenza per divertirsi. I sistemi elettronici aiutano molto, tanto da farci diventare velocemente dipendenti dal cambio elettronico dimenticando quasi di usare la leva della frizione. Ci ha soddisfatto molto il risparmio di benzina rispetto una Dragster 800 che abbiamo affiancato alla prova. In autostrada a pari velocità e nel ritmo extraurbano si è risparmiato circa il 15% di carburante.

Tutta l’elettronica presente richiede però un po’ di tempo per imparare a gestirla, a trovare e provare tutte le impostazioni, ma dopo aver capito come si gestiscono diventa impressionante la facilità di cambio “atteggiamento” della Turismo Veloce 800 Lusso a seconda di quello che si sta per andare a fare.

Un tipico esempio è quello che ci è capitato in viaggio, dove siamo passati da una serie di curve perfette a tratti davvero malmessi, tipici oramai della nostra Italia, è stato un attimo ammorbidire le sospensioni e gestire al meglio la situazione.

Le vibrazioni sono minime, si sento se tirate molto il motore, ma onestamente nell’uso stradale è un controsenso, come spesso avviene, avendo coppia e motore in quantità anche a medi regimi per divertirsi.

Frenata e cambio sempre all’altezza, mentre qualche problema all’elettronica generale, causato da un connettore Hellerman che non era completamente agganciato (fonte MV dopo il rientro moto), ci ha lasciato un attimo perplessi.

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Viaggiare è possibile, la moto non stanca e salvo qualche piccolo difetto come il parabrezza un po’ basso per chi cerca protezione assoluta, o le borse “troppo” lunghe come procedura da smontare, non vanno a comprometterne il giudizio finale.

A velocità elevate l’avantreno inizia a galleggiare troppo, causa l’attrito delle borse e intorno ai 200 l’effetto è molto evidente, meglio non insistere.

Disponibile già nella rete concessionari Ufficiali MV Agusta in due colorazioni

Rosso Argento (in prova), Bianco Perla & Grigio Avio a 19.290,00 Euro f.c.

Durante la prova abbiamo utilizzato

Casco Arai QV-Pro by Ber Racing Europe https://www.wheelsmag.it/?p=12781

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Giacca Alpinestars Yokohama Drystar

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Stivali Formaboots Cortina OutDry https://www.wheelsmag.it/?p=9696

FormaCortina

 

Paraschiena Zandonà Esatech Back Pro https://www.wheelsmag.it/?p=11151

EsatechBackPro

 

Informazioni su Gianluca Villa 816 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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