Prova della nuova SUZUKI GSX-S 1000 GT

Suzuki arricchisce la sua gamma con la nuova GSX-S1000GT, una sport tourer dedicata ai suoi appassionati che chiedono un modello per fare il turismo in modo sportivo e senza compromessi.

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Il modello deriva dal precedente GSX-S1000 F, rivisto in molti punti per corrispondere meglio al segmento a cui è rivolto. E’ stata rivista la parte finale aggiungendo un telaietto rigido per un supporto delle valigie, che vengono fornite di serie, una nuova elettronica e un cupolino aerodinamicamente studiato anche a livello di design che sicuramente piacerà ai più.

Aerodinamicamente la moto si presenta molto filante, seppur sostituendo alle tipiche linee curve e addolcite di Suzuki angoli più stretti e appuntiti.

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Ritroviamo uno studio di design molto accurato a partire dal muso con i due faretti a led, uno per il la funzione anabbagliante e uno per l’abbagliante, sia per gli specchietti dal design molto aggressivo.

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L’aerodinamica si completa con delle mini alette le quali avranno una funzione sicuramente alle alte velocità, oltre ad un retrotreno che, seppur alloggiando le valigie laterali, non risulta ingombrante ma ben studiato per quanto riguarda la linea complessiva del modello.

Suzuki porta sulla versione GT, a differenza della sorella Naked, anche un cruscotto TFT da 6,5” con interattività multimediale completa, se accoppiato a uno smartphone con l’APP dedicata MySpin. Concedendo al pilota di utilizzare mappe, musica, calendario e telefonate e condividendole con il suo passeggero.

A livello motoristico la GSX-S1000GT rinnova ulteriormente il propulsore che deriva dalla 1000 K5, allineandolo alla normativa Euro 5, e portando la potenza nominale a 152 cavalli la coppia max a 106 Nm.

L’erogazione viene gestita da una centralina con un sistema Ride by Wire che consente la scelta tra tre diverse mappature, una gestione del controllo di trazione su 5 livelli e la possibilità di innestare le marce sia in salita che in scalata attraverso il cambio elettronico.

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L’elettronica prevede anche la possibilità di un cruise control, ma non dispone di un ABS di tipo cornering. I comandi sono semplificati da una piccola pulsantiera disponibile e pochi bottoni non retroilluminati, permettendo al pilota di trovare facilmente ogni comando anche durante la guida.

Il comfort sebbene rivolta a un turismo veloce, trova vantaggio nel manubrio più largo e ravvicinato, rispetto al modello precedente, che permette una posizione di guida più eretta. Il passeggero gode di una seduta leggermente rialzata e di due maniglioni per aggrapparsi durante il senso di marcia.

L’appoggio a terra è a soli 810mm, il che consentirà di fare manovre e trovare l’appoggio a chi non è altissimo, grazie anche alla seduta del pilota che si restringe vicino al serbatoio.

Le prestazioni del motore risultano molto convincenti, Suzuki dichiara un consumo medio di circa sei litri ogni 100 km. Nella nostra prova è risultato più verosimile 6,5 comunque in linea con quanto dichiarato. Grazie al serbatoio di 19 litri le percorrenze garantite sono più che discrete.

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Le sospensioni interamente di tipo meccanico, sono affidate a una forcella Kayaba da 43 mm regolabile, e un mono ammortizzatore regolabile nel ritorno e nel precarico a molla.
Il reparto freni, dotato di ABs a due canali, si affida a pinze brembo radiali a 4 pistonicini su dischi da 310mm, e una Nissin flottante posteriormente.

Ruote in alluminio a razze con gomme da 120/70 ZR17 e 190/50ZR17, Dunlop di primo equipaggiamento.

Impressioni di Guida

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Il DNA di questa Suzuki riprende gran parte di quello che avevamo lasciato nel modello precedente, il motore corposo fin dai bassi regimi, risulta molto elastico tanto da permettere anche di circolare in sesta marcia a 35 40 km/h per poi riprendere in moto convincente e corposo. Si avverte un certo ritardo nell’erogazione, anche con la mappatura più sportiva, frutto di un filtro da parte della centralina ad addolcire la prestazione. Poche le vibrazioni che si possono avvertire solo nel momento in cui si decide di andare sugli alti regimi

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La guida risulta sempre molto precisa e agile grazie ad un baricentro basso, gli innesti del cambio sono molto corti e precisi.

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Le valige sono abbastanza contenute, seppur riescano a contenere ognuna un casco integral. Facilmente removibili, per trasformare questa GSX-S1000GT in una sportiva replica.

Comoda la seduta per il pilota, un po’ piccolo il sellino passeggero pur avendo un ottima imbottitura a favorire i lunghi tragitti.

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Il riparo aereodinamico risulta scarso per chi è oltre il 1,75, non potendo alzare il cupolino perché è fisso. Si può ricorrere a uno più touring, ma ci sarebbe piaciuto avere la possibilità di almeno un paio di posizioni.

Ottima la visibilità del quadro strumenti, con le principali informazioni ben visibili e il sistema automatico giorno/notte. L’interattività richiede un po’ di tempo per l’attivazione per poi essere molto stabile. Ovviamente questo aspetto dipende molto dal modello di telefono.

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Prevista una porta USB che permetterà di tenere in carica il vs Smartphone, non ci sono vani dove riporlo per cui sarà necessario un accessorio per posizionarlo sul manubrio.

Disponibile in tre colorazioni, Blu Miami (in prova), Blu Las Vegas e Nero Dubai con un prezzo di listino f.c. di 15.890,00 e 4 anni di garanzia. Valige in tinta comprese per il mercato italiano.

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MOTORE:

Tipo:     4 cilindri, 4 tempi, raffreddamento a liquido

Alesaggio per corsa:       73,4 x 59,0 mm

Cilindrata:          999 cc.

Rapporto di compressione:        12,2:1

Potenza max:    152 CV (112 kW)

Regime:              11.000 giri/min

Coppia max e regime:    106 Nm 9.250 giri/min

Lubrificazione:  Con olio nel carter

Accensione:       Elettronica

Frizione:             Multidisco bagno d’olio

CAMBIO:

Rapporto trasmissione primaria:             1.553 (73/47)

Rapporto trasmissione finale:    2.588 (44/17)

Numero rapporti:           6

1 velocità:          2.562 (41/16)

2 velocità:          2.052 (39/19)

3 velocità:          1.714 (36/21)

4 velocità:          1.500 (36/24)

5 velocità:          1.360 (34/25)

6 velocità:          1.269 (33/26)

Rapporti totali di trasmissione:

1° velocità:         10.301

2° velocità:         8.251

3° velocità:         6.891

4° velocità:         6.030

5° velocità:         5.467

6 ° velocità:        5.102

MASSE E DIMENSIONI:

Lunghezza max:              2.140 mm

Larghezza max: 895 mm

Altezza max:      1.215 mm

Interasse:           1.460 mm

Altezza sella da terra:    810 mm

Peso in ordine di marcia:             226 kg

Serbatoio carburante:   19 litri

Capacità lubrificante:     3,4 litri

CICLISTICA:

Sospensione anteriore: Forcella telescopica KYB a steli rovesciati completamente regolabile

Sospensione posteriore:             Monoammortizzatore regolabile nel ritorno + precarico molla

Ruota anteriore:             120/70 ZR 17 M/C (58W)

Ruota posteriore:           190/50 ZR 17 M/C (73W)

Angolo di sterzo:             31°

Angolo di cannotto:       25°

Avancorsa:         100 mm

FRENI:

Freno anteriore:             Doppio disco da 310 mm con pinze Brembo

Freno posteriore:           Disco da 250 mm con pinze Nissin

EMISSIONI:

Normativa di riferimento:           Euro 5

CO2:      143

Catalizzatore:    Si

Consumo carburante:   6,1 litri/100km

IMPIANTO ELETTRICO:

Generatore:       Tre-fasi A.C.

Batteria:             12 V

 

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Informazioni su Gianluca Villa 814 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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