Prova della Moto Guzzi V7 Stone, moto senza tempo.

Moto Guzzi V7 III Stone, mezzo secolo e pochi cambiamenti per il modello che ancora oggi è molto apprezzato dagli appassionati dell’aquila.

Longeva è dire poco, una moto che è cambiata maggiormente in maniera “necessaria” più che di stile, si rinnova per continuare a dare possibilità a chi l’apprezza di cavalcare le strade per tantissimi chilometri.

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Il fascino retrò, oggi usato a profusione in ogni modo possibile, è molto presenza in questo modello, che vanta una storia decennale e senza aver bisogno di atteggiarsi con modifiche, spesso pacchiane, a modelli di anni precedenti, Lei è così!

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A prima vista salta subito all’occhio il grosso serbatoio, ben 21 litri di cui 4 per la riserva, la sella orizzontale doppia e i terminali lunghi neri, senza dimenticarci delle due teste dei bicilindrico di 744cc. Questo potrebbe riassumere a prima vista la V7 Stone, ma i dettagli ci dicono molte cose in più.

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La linea, come detto, ricalca uno stile usuale per Guzzi, che non abbandona visto l’ampio consenso tra i suoi proseliti. Alcune soluzione ci fanno pensare su un’eccessiva corsa al risparmio, a discapito di quanto sarebbe la volontà di chi compera una moto di questo tipo, sebbene ci sono altre versioni più ricche, sono particolarmente critico sulle stile di un modello, che proprio in questo aspetto cerca il massimo consenso, permettetemelo.

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Alcuni componenti come i parafanghi e i fianchetti copri collettori in plastica che, a occhio nudo difficilmente si possono notare, sono troppo “economici” seppur funzionali al pari di uno in metallo. Il resto è essenziale, lasciando al possessore la scelta di fare piccole personalizzazioni, come è giusto che sia.

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Il motore è il classico bicilindrico a 90° da 744cc 2 valvole a bilancieri, con 52 CV a 6200 giri e una coppia di 60Nm a 4900 giri non sono traducibili al rider, anche perché non essendoci un contagiri non sappiamo esattamente dove siamo per sentire il reale punto di coppia, ma la moto veleggia tranquilla e comoda, solo qualche eccessiva vibrazione se girerete tutta la manetta del gas.

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Il motore e il cambio convincono, il primo per la sua erogazione fluida e la facilità di ripresa, il secondo per la precisione nonostante il cardano sia un po’ scorbutico nelle scalate eccessiva o ai bassi, ma basta conoscerlo per conviverci benissimo. Altro punto nettamente favorevole alla V7 è la sua manutenzione, dove un motore raffreddato ad aria insieme al cardano limiteranno i tagliandi allo stretto necessario, portando i costi veramente a livelli minimi.

L’elettronica è presente, anche in virtù delle normative con ABS non disinseribile e il MGCT (MotoGuzzi controllo di Trazione) settabile su 2 livelli o disattivabile. Un quadrante circolare per la velocità include un Display LCD funzionale dove a cascata si ottengono informazioni  di marcia inserita orologio, tempo di viaggio, trip e conta km totale e consumi di carburante. Come noterete non c’è più il contagiri, e ci siamo chiesti come mai, sicuramente una scelta di ideale in quanto, come fanno altri costruttori, si poteva sfruttare il display digitale senza ricorrere ad altri quadranti.

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La ciclistica affidata al  telaio in tubolare di acciaio ALS a doppia culla, una forcella telescopica da 40mm  di diametro non regolabile, e un forcellone oscillante con due ammortizzatori regolabili nel precarico della molla. Semplice è funzionale, dove anche in questo caso si è dato modo di avere una piattaforma molto facile da gestire, pienamente sfruttabile e con un ottimo riscontro sulla dinamica di marcia, favorendo molto l’agilità.

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Il freno anteriore è ben dimensionato, seppur un solo disco la pinza brembo a 4 pistoncini con il disco flottante da 320 frenano bene e non mettono in crisi forcella. Dettaglio non trascurabile è il cardano che insieme al freno posteriore da 260mm e pizza a doppio pistoncino aiutano mantenendo la moto “piatta” in frenata.Il cerchio anteriore è ben 18” con gommatura 100/90, abbinata a una posteriore su cerchio da 17 130/80, aiutano a non sentire le asperità del terreno e donano agilità alla V7L’altezza da terra della sella è bassa, soli 770, a favorire un’ampia utenza di utilizzatori sacrificando chi è più alto del 180, che forse non troverà un’ottima posizione di seduta.Con i suoi 209 kg in ordine di marcia, un baricentro particolarmente basso, sarà facile da portare in giro e non richiederà grandi sforzi anche in parcheggio, una virtù che la rende ottima per la città.ConclusioniUna moto Easy, come le definisco personalmente, dove il piacere di guidare ad andature leggere darà una soddisfazione impagabile. Il ritmo è sempre lineare mai brusco, dove il rider e l’eventuale compagno/a di viaggio godranno di un piacevole passeggio. Gite fuoriporta dove giusto uno zainetto e poco più saranno il pane per questa V7, forse pensata proprio per fare un giro sul Lago o nelle montagne che lo circondano. Il raffreddamento ad aria non aiuta in colonna o nelle città, ma si convive perché la sua agilità la farà scorrere velocemente nel traffico.

Il prezzo è in linea con il mercato, 7990,00 euro f.c.  e disponbile in quattro colori : nera, verde (in prova),gialla e blu.

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altre versioni

Special 8540
Rough – 8990
Milano 9040
Carbon – 9990
Racer 11040

Cilindrata 744 cc
Alesaggio 80 mm
Corsa 74 mm
Distribuzione 2 valvole ad aste in lega leggera e bilancieri
Potenza max allʼalbero 38 kW (52CV) a 6200 giri/minuto
Coppia max all’albero 60 Nm a 4900 giri/minuto
Impianto di scarico catalizzatore a 3 vie con doppia sonda Lambda
Raffreddamento Aria
Telaio: tubolare a doppia culla scomponibile in acciaio ALS.
Interasse: 1463 mm
Avancorsa: 106 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 26,4°
Sospensione anteriore forcella telescopica idraulica, Ø 40 mm
Escursione: 130 mm
Sospensione posteriore forcellone oscillante pressofuso in lega leggera con 2 ammortizzatori regolabili nel precarico molla
Escursione: 93 mm (corsa ammortizzatore 80 mm)
Freno anteriore disco flottante in acciaio inox Ø 320 mm, pinza Brembo a 4 pistoncini differenziati e contrapposti
Freno posteriore disco in acciaio inox Ø 260 mm, pinza flottante a 2 pistoncini
Ruota anteriore 18″ in lega leggera, 100/90 (110/80 R18 in alternativa)
Ruota posteriore 17″ in lega leggera, 130/80
Altezza sella 770 mm
Lunghezza: 2.185 mm
Altezza: 1110 mm
Altezza minima da terra: 150 mm
Capacità serbatoio carburante 21 litri (riserva 4 litri)
Peso a secco 189 kg
Peso in ordine di marcia* 209 kg

 

Informazioni su Gianluca Villa 816 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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