Green Constrictor e Red Poison Evo

Technomousse è un’azienda Bresciana specializzata nella produzione di mousse per il settore motociclistico e bike. In particolare, per le Mtb, sia muscolari che elettriche, propone due prodotti in parte simili ma che si indirizzano a utenti differenti. Stiamo parlando di Green Constrictor e di Red Poison; due “salsicciotti” – per semplificare – che vanno inseriti all’interno dello pneumatico e che offrono numerosi vantaggi che andremo ad analizzare.

Per prima cosa diciamo che mentre Green Constrictor può essere utilizzato sia in versione tubeless sia mantenendo la camera d’aria, Red Poison può essere utilizzato solo in versione tubeless e anche per questo motivo si rivolge a un pubblico più professionale, già abituato ad armeggiare con il liquido sigillante e ad effettuare una manutenzione più regolare sulla propria bici.

Abbiamo provato Green Constrictor e Red Poison su due bici differenti da enduro/all mountain e le sensazioni che abbiamo riscontrato alla guida sono abbastanza simili considerando che abbiamo mantenuto le camere d’aria con il Green Constrictor e siamo chiaramente andati tubeless con il Red Poison. Ma vediamo nel dettaglio i due prodotti.

Green Constrictor: lo monti una volta e te lo dimentichi

Di colore verde brillante questa mousse può essere utilizzata in 2 differenti configurazioni e nella versione per ruote da 29” (è disponibile anche per cerchi da 27.5”) pesa all’incirca 355 grammi (340 circa per i 27.5”). L’azienda consiglia l’utilizzo con camere d’aria più strette e coperture leggere, anche perché se si utilizzano camere d’aria spesse e copertoni da enduro (come abbiamo fatto noi) non è affatto facile tallonare il copertone a causa dell’ingombro della mousse che rende estremamente difficile far salire il copertone nell’ultima parte. Se si opta per l’utilizzo di copertoni particolarmente tenaci e meglio scegliere la soluzione tubeless risparmiando così lo spazio occupato altrimenti dalla camera d’aria, che sebbene debba essere inserita all’interno della Green Constrictor toglie comunque millimetri preziosi per manovrare. Chiaramente se si opta per la soluzione tubeless va inserito il liquido sigillante e a questo punto a nostro avviso è meglio passare direttamente al Red Poison che ha anche una struttura pensata specificatamente per questo tipo di impiego.

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Con l’aiuto di un amico sono comunque riuscito a rimontare il tutto e il peso in più che si percepisce quando si prende in mano il cerchio sparisce di fatto quando consideriamo il peso complessivo della bici. Su bici da 23 Kg e oltre i 650 grammi circa in più di fatto non si percepiscono e se si utilizzano, come suggerito dall’azienda, pneumatici più leggeri si riesce di fatto a compensare il maggiore peso rappresentato dalle mousse. In ogni caso i vantaggi sono veramente notevoli, non solo per il 90% di protezione in più contro le forature e i tagli laterali, ma anche per la maggiore protezione garantita al cerchio per via del fatto che la spalla resta sempre sostenuta dalla mousse. La possibilità poi di usare pressioni più basse (consigliati 1,3/1,6 Bar) senza il rischio di pizzicare aumenta notevolmente il grip e anche il confort migliora sensibilmente grazie alla maggiore capacità di filtrare le asperità e all’effetto di smorzamento delle vibrazioni. Ma la cosa forse più interessante in assoluto, specie quando non si ha particolare dimestichezza con le operazioni di meccanica, è la possibilità di lavorare in modalità run flat. Questo significa che anche nel malaugurato caso riuscissimo comunque a forare la camera d’aria o a tagliare il copertone, grazie al Green Constrictor possiamo continuare a pedalare la bici con gli pneumatici completamente sgonfi. Non che sia comodo, intendiamoci, ma almeno siamo sicuri di non restare a piedi, magari sperduti in qualche sentiero di montagna.

Altro elemento molto interessante è dato dal fatto che i Green Constrictor, che ricordiamo sono un prodotto 100% Made in Italy, non hanno una data di scadenza, non si tagliano, non assorbono il lattiche e non si sgretolano. Questo presuppone una durata decisamente lunga che compensa il prezzo di acquisto di circa 85 euro cadauno.

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Proprio per la possibilità di usarli con le camere d’aria li consigliamo a chi magari decide di farli installare da un meccanico di fiducia e vuole semplicemente godersi i giri in E-Mtb (come detto si possono usare anche sulle muscolari) senza dover pensare alla manutenzione, al lattice e in generale ai possibili inconvenienti che possono insorgere durante un’uscita.

Red Poison Evo: massime prestazioni e minimo peso

Frutto dell’esperienza maturata sui campi di gara, Red Poison Evo è il prodotto più tecnico studiato per far rendere al meglio lo pneumatico e ottenere il massimo della performance.

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A differenza del Green Constrictor, che prevede una struttura cava per ospitare la camera d’aria, questa mousse è un inserto a cellule chiuse con appositi incavi per ottimizzare la distribuzione del lattice all’interno del copertone. Anche in questo caso oltre a proteggere il cerchio e a permettere l’utilizzo di pressioni molto basse Red Poison consente anche di viaggiare Run Flat e di avere un maggiore confort e un migliore assorbimento dei colpi. Il peso è di 240 grammi per la versione da 29” e anche in questo caso è disponibile la versione per cerchi da 27.5”.

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Rispetto alla precedente versione i test sulla EVO hanno evidenziato una capacita di funzionamento in modalità run flat migliorata del 30% e un rotolamento migliorato del 25%. Anche la precisione in curva risulta migliorata del 30% e ora si può scendere con le pressioni fino a 0.7 bar.
Il prezzo di Red Poison è di 85 euro cadauno e nella confezione troviamo anche la valvola per la conversione tubeless. L’installazione anche in questo caso richiede un certa esperienza, specie se si utilizzano copertoni a doppia carcassa con una spalla particolarmente rigida. Nel nostro caso abbiamo utilizzato dei Pirelli Scoprion e ci abbiamo impiegato un po’ per riuscire a tallonarli. Occorre sfruttare molto bene il canale centrale del cerchio per recuperare quei millimetri necessari a riuscire a far salire l’ultima parte dello pneumatico.

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Abbiamo provato a utilizzare varie pressioni finendo con l’utilizzare 1.3 all’anteriore e 1,5 al posteriore. Si potrebbe scendere molto di più, ma ci è sembrato un ottimo compromesso tra prestazioni e massima sicurezza su percorsi caratterizzati dalla presenza di molte rocce taglienti.

Conclusioni

Green Constrictor e red Poison Evo sono due prodotti estremamente interessanti; sulla carta sono molto costosi ma la lunga durata compensa di fatto il costo iniziale elevato e una volta montati si può contare non solo su un maggiore livello di sicurezza, ma anche su confort e prestazioni decisamente superiori.

 

 

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