Botturi ci Racconta la sua Africa Eco Race 2019

Siamo stati a Gerno di Lesmo, presso lo Yamaha LAB per incontrare Alessandro Botturi, vincitore per la seconda volta consecutiva della gara Africana.

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Per gli appassionati di Dakar, questa competizione ricalca un profilo molto vicino alla gara che ha fatto la storia negli anni ’80 e ’90. La gara che poi si è spostata in altri luoghi conservando il nome originale. La Africa Eco Race, ad oggi, è la competizione più simile alla Dakar originale, anche se la partenza è a Monaco e non Parigi, il percorso si snoda attraverso il Marocco e la Mauritania, per arrivare in fine nello storico scenario di Dakar in Senegal.

EcoRaceMAP

Alessandro, snocciola aneddoti e sensazioni di una gara, che era in dubbio nella sua partecipazione, causa di due cadute nelle precedenti competizioni. La sua partenza convincente lo porta subito a sentirsi più che in forma per completare, e vincere questa gara. Sono proprio le prime tappe iniziali a dargli le vittorie che lo mettono in una posizione di gestione, e che gli permetteranno di arrivare in fondo come leader. Il tutto anche grazie all’aiuto di un Giovanni Gritti, qui Alessandro ringrazia il rivale, affermando che un gesto così è meritevole di tanta stima.

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Il fatto raccontato dallo stesso vincitore spiega che Gritti, pur essendo tra i primi nella classifica per vincere, si era fermato per dare parte della sua benzina a Botturi, circa 16km dal punto di rifornimento. La Yamaha aveva perso un tappo del serbatoio benzina, lasciandolo a secco. Il gesto consentirà ad Alessandro di arrivare al punto intermedio di rifornimento con soli 15 minuti di ritardo sui primi, successivamente riuscirà, insieme ad Giovanni, a ricucire il distacco prima dell’arrivo, il tutto in una delle tappe più complicate. Alessandro afferma di aver poi ridato il favore al suo salvatore, trainandolo nella tappa successiva e lasciandogli la vittoria come ringraziamento del gesto. Se non si fosse fermato Gritti, altri “gregari” più indietro si sarebbero certamente fermati, soprattutto perché non interessati dalle classifiche dei primi posti, ma il distacco sarebbe stato eccessivo da recuperare.

altro momento molto difficile coincide con la scomparsa del suo amico Goncalves, morto a causa di un incidente durante la Parigi-Dakar proprio nel giorno di riposo della Africa Eco Race. Alessandro spiega quanto sia stato difficile rimanere concentrato nella gara, pensando al suo amico scomparso, tanto da subire per due tappe l’incertezza di continuare a correre e la voglia di vincere. Dubbio fugato proprio pensando allo stesso Goncalves, che lo avrebbe spronato a correre più forte come sempre e come hai sempre fatto lui, perché è questa la loro passione.

Train-Mauritania

Emozioni forti anche nel passaggio in Mauritania, ripercorrendo il tratto che costeggia la ferrovia e scorre uno dei treni più lunghi al mondo, scenario che vedeva in tv da giovanissimo studente, e guardava a notte fonda il resoconto della gara che lo avrebbe visto poi partecipe. Qui il momento è particolare, e il “Bottu” mostra l’emozione forte ancora adesso ripensandoci con il famoso mal d’Africa.

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Altri piccoli aneddoti, si susseguono, dalla felicità di scorrere nei villaggi a velocità controllata (30km/h), così da sorridere vedendo gli astanti del luogo salutare pieni di allegria per l’evento colorato e rumoroso, ai riti di fine corsa, dove il pasto o la merendina è la medicina del suo buon umore, come notano anche i compagni di avventura chiedendogli se il suo umore non è dei miglior “ma hai mangiato?”.

Le ultime parole prima di che ci congediamo da Alessandro con un  brindisi alla sua vittoria, “Avventura”. Quando si comincia una gara del genere, ci tiene a precisare, prima di tutto sarà un’esperienza un’avventura, impegnativa mentalmente e fisicamente. Solo accettando di vivere e fare propria quest’avventura, si potrà poi essere partecipi anche della gara, perché se vince una sola persona la gara, la più grande vittoria resta quella di portarla a termine, in questo vincono tutti i partecipanti che potranno conservare un ricordo unico di questi giorni.

 

 

Informazioni su Gianluca Villa 816 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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