Kymco AK 550  

Con l’AK 550 Kymco entra nel segmento degli scooter premium e lo fa con un mezzo che già alla sua prima apparizione convince, specialmente per quanto riguarda design, ciclistica, motore e impianto frenante. Ci sono alcune cose da migliorare per puntare all’eccellenza, come abbiamo avuto modo di constare durante il press test che si è tenuto a Riva del Garda, ma la base di partenza è veramente ottima e alcuni componenti, come i fari a led anteriori e posteriori, le plastiche (con relativo assemblaggio) e alcuni dettagli sono già al top. Procediamo però con ordine, partendo da quello che è sotto gli occhi  di tutti, ovvero l’estetica.

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Look moderno e ottima posizione di guida

Inutile girarci intorno, in Kymco puntano a insidiare il T-Max di Yamaha e anche la linea non fa nulla per nascondere questa ambizione. Per fortuna il risultato finale non è da “brutto anatroccolo”. Tutt’altro, l’AK 550 è molto personale, con un’estetica raffinata e moderna. Per fortuna siamo lontani dall’effetto manga di molti rivali asiatici e il gusto è decisamente europeo, grazie anche alla filiale italiana che ha contribuito attivamente allo sviluppo di questo prodotto. Anche le tre colorazioni al momento disponibili, argento zebrù opaco, nero allione opaco e grigio bazena, sottolineano il carattere deciso di questo scooter top di gamma e contribuiscono a innalzare la qualità percepita. Subito si apprezzano gli accoppiamenti delle plastiche, il bel forcellone, la sella ad apertura elettrica con supporto regolabile e doppio sistema ammortizzante, i gruppi ottici modernissimi e tanti altri piccoli dettagli che nell’insieme garantisco un’eccellente risultato estetico. Specie nella vista frontale e in quella posteriore, l’AK 550 mette subito tutti d’accordo, ma anche la vista laterale è molto ben riuscita.

In Kymco hanno fatto moltissime simulazioni per raggiungere i più elevati livelli di confort, provando telai, sospensioni, attacchi motore, posizione manubrio e un’infinità di altri particolari e il risultato è notevole. L’ergonomia della posizione di guida è eccellente e permette di potersi spostare bene sulla sella per assumere una guida più sportiva o più turistica. Si ha sempre un ottimo controllo del mezzo e l’AK 550 invita addirittura a spostarsi con il corpo per affrontare le curve quasi fosse una moto sportiva. Del resto la guidabilità è uno dei punti di forza del nuovo Kymco e anche se non si può mettere il ginocchio a terra si riescono a fare delle pieghe veramente notevoli, tanto che avremmo gradito la presenza di serie del controllo di trazione per tenere a bada la cavalleria in uscita di curva quando l’asfalto non è proprio perfetto. Non è indispensabile, perché il motore, pur essendo molto potente, non è cattivo, ma avrebbe  aiutato a rendere ancora più emozionante e sicura la guida quando si decide di andare forte, cosa che con questo mezzo può capitare decisamente spesso. A vegliare sulla nostra sicurezza c’è comunque un impianto frenante da riferimento, con pinze monoblocco radiali Brembo all’anteriore e un Abs molto ben tarato che entra solo quando serve realmente. Forse si potrebbe migliorare ancora qualcosa al posteriore, dove per via del sistema di parcheggio non è stato al momento possibile utilizzare un impianto Brembo.

Se l’ergonomia della posizione di guida è ottima, qualcosa da migliorare c’è nella strumentazione e in alcuni comandi al manubrio. La prima è scenografica e completa, ma un po’ confusa nella disposizione delle varie informazioni  e poco leggibile in condizione di luce diretta. Per fare un esempio l’AK 550 offre di serie 2 mappature (Standard e Rain) ma a indicarle c’è solo una spia poco visibile di giorno che a seconda dell’impostazione diventa arancione o blu. Facile direte voi, azzurra Rain e Arancione Sport. Invece è esattamente il contrario. Dato che per gestirle c’è un pulsante dedicato basterebbe indicare la modalità inserita in base alla posizione del commutatore. Per il resto il cruscotto offre molte informazioni e integra anche la piattaforma multimediale Noodoe, che permette di interfacciare uno smartphone per gestire foto, notifiche, chiamate e fornire informazioni come bussola, orologio e meteo. Come accennavamo, anche l’ergonomia di alcuni comandi è migliorabile, anche solo con un’iconografia che faccia subito capire la funzionalità.

In generale la qualità percepita è molto buona e anche l’equipaggiamento è a livello premium; per esempio di serie troviamo di serie il sistema keyless che controlla accensione del veicolo e apertura elettrica del vano sella, il parabrezza regolabile su due posizioni, le manopole riscaldate e il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici. Solo alcuni dettagli, come i due sportellini che chiudono i portaoggetti sullo scudo anteriore, sono un po’ cheap. Tra l’altro quello di sinistra integra la presa Usb, che però essendo posizionata sul fondo è difficile da raggiungere. Manca una presa Usb sotto la sella.

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Ottima Ciclistica e motore potente e gestibile

Sotto le belle plastiche si cela non un bicilindrico molto moderno, ma anche una ciclistica raffinata caratterizzata da una perfetta distribuzioni dei pesi su anteriore e posteriore (50 e 50) e da elementi di pregio. Dal telaio in alluminio al forcellone (sempre in alluminio), dal mono posteriore alla forcella a steli rovesciati anteriore da 41 mm, per concludere col già citato impianto frenante anteriore marchiato Brembo. L’abbassamento e la ripartizione delle masse, la qualità delle sospensioni e la posizione di guida fanno si che l’AK 550 non solo sia molto facile e intuitivo, ma anche divertente da guidare e sicuro anche alle alte velocità, dove l’avantreno resta sempre molto stabile e ben piantato a terra.

Video AK 550

Sui tornanti attorno al Lago di Garda abbiamo provato a spingere al limite il mezzo e la risposta è stata eccellente. Anche nei tornanti affrontati in piega regala molta confidenza. Merito anche delle ottime gomme di primo equipaggiamento e soprattutto del nuovo bicilindrico orizzontale da 550 cc, DOHC otto valvole a iniezione elettronica Euro 4 sviluppato appositamente da Kymco per questo modello, che a fronte di una potenza al top della categoria offre un comportamento estremamente facile e intuitivo. Rispetto al diretto concorrente manca la botta di cavalli sotto, ma la progressione è eccellente e anche nell’apri e chiudi la risposta è molto lineare. Al salire dei giri i 51 cavalli si sentono tutti e se si vuole andare forte l’AK 550 non si tira certo indietro. La casa dichiara  160 Km orari di velocità massima effettiva, ma l’impressione è che li possa facilmente superare in tutta sicurezza. La forcella a steli rovesciati compie egregiamente il suo lavoro e anche il mono posteriore, fortemente inclinato e disassato sulla sinistra, attutisce bene le sconnessioni. Non abbiamo avuto modo di provarlo a lungo in città, pertanto rimandiamo a un test più approfondito il giudizio su come affronta buche e pavé. Per il momento alla voce confort passa a pieni voti. Durante il test non c’è mai capitato di “incassare” un colpo che si ripercuote subito sulla schiena e questo è un aspetto molto positivo per un mezzo che può tranquillamente accompagnarci anche in viaggi a lungo raggio.

Tornando per un istante alla frenata, è sicuramente un altro grande plus dell’AK 550. All’anteriore è potentissima e molto ben modulabile e anche negli arresti più bruschi la forcella sostiene molto bene l’avantreno, evitando un eccessivo affondamento. Il freno posteriore è praticamente solo di servizio, infatti non c’è frenata combinata e la leva richiede uno sforzo notevole per far si che la pinza morda con decisione il disco. A quel punto entra in funzione l’ABS perché si arriva facilmente al bloccaggio. Per questo è indicato più che altro per bilanciare il mezzo, sfruttando prevalentemente le pinze anteriori per arrestare il veicolo.

Ce la farà?

Scalzare posizioni nel segmento premium è sempre molto difficile e con l’AK 550 Kymco vuole per prima cosa mostrare al pubblico il notevole livello raggiunto sia in termini di design che di tecnologia e qualità complessiva. Di sicuro è un mezzo molto performante. Non sappiamo quanto sarà in grado di attirare la tradizionale clientela del T-Max. Forse strizza più l’occhio a chi sta pensando di comprare Honda o Bmw.

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Il prezzo di 9.790 euro è di circa 1.800 euro inferiore a quello di un T-Max base, ma il gap non è sufficiente a far pendere l’ago della bilancia verso l’AK 550, anche perché in ottica di rivendita dell’usato il T-Max al momento ha sicuramente molto più mercato. Lavorando un po’ sul prezzo, come in occasione del lancio dove scende a 9.190 euro, e affinando alcuni dettagli per renderlo ancora più premium, l’AK 550 potrebbe dare veramente qualche grattacapo alla migliore concorrenza. Le basi ci sono tutte e Kymco a sicuramente fatto un ottimo lavoro dimostrando di poter competere ad armi pare con i leader di mercato.

 

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