Morini X-Cape: che sorpresa!

Da qualche mese disponibile sul mercato, la X-Cape 650 è la nuova enduro stradale bicilindrica di media cilindrata proposta da Moto Morini. Un prodotto molto, molto interessante che punta su un ottimo rapporto qualità prezzo per avvicinare un’ampia fascia di utenti, composta sia da chi vuole una moto per spostarsi tutti i giorni sia per chi desidera affrontare anche lunghi viaggi senza il “peso”, soprattutto in termini economici, di una maxi enduro. Le prestazioni non sono chiaramente quelle delle moderne endurone bicilindriche da 800 cc e oltre, ma per girare il mondo a volte bastano una manciata di cavalli e una moto divertente da guidare, affidabile e che consumi poco. Del resto negli anni ’80 c’era gente che andava in ogni angolo del pianeta con moto come la Yamaha XT o la Honda XL, solo per citarne due.

Estetica personale e qualità

Non è facile differenziare più di tanto una enduro stradale, ma in Moto Morini hanno indubbiamente fatto un gran lavoro per cercare di dare alla X-Cape una spiccata personalità. Le linee sono molto proporzionate e a noi personalmente piacciono, anche se qualcuno ha da ridire sullo sviluppo molto verticale delle fiancate. Il frontale con le luci full led è piacevole e il cupolino regolabile in altezza senza dover usare attrezzi (molto bella e funzionale la leva di sblocco) dà subito la sensazione di essere su una moto di qualità premium. Questa sensazione si percepisce anche osservando il cruscotto, il manubrio regolabile su più posizioni, il bel tappo del serbatoio e via via fino alla coda, dove troviamo un fanale sempre a led molto ben integrato e un portapacchi ben rifinito e dotato di ampie maniglie per il passeggero.

Considerando che stiamo parlando di una moto da poco più di 7.000 euro spiccano anche gli indicatori di direzione a led, i blocchetti retroilluminati, il buon livello anche di elementi meno appariscenti (come i pedali di freno e cambio) e la qualità complessiva delle finiture e degli accoppiamenti. Unico appunto che ci sentiamo di fare sono i due fazzoletti di irrigidimento del telaio che si vedono appena dietro le due carenature laterali.

Due cover di plastica o gomma avrebbero innalzato ulteriormente la qualità percepita. Manca a dire il vero anche la possibilità di regolare la distanza della leva della frizione, caratteristica presente invece per quella del freno.

Tornando al rapporto qualità prezzo segnaliamo come il grande display da 7”, perfettamente visibile anche di notte grazie alla commutazione automatica dell’illuminazione, non è solo scenografico, ma anche dotato di parecchie funzioni interessanti come il doppio trip, la possibilità di scegliere (molto facilmente) tra la mappa standard e quella specifica per l’Offroad, la vista d’insieme sullo stato della moto e l’integrazione Blutetooh per comunicazione e musica. Di serie è anche previsto il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici e i valori possono essere visualizzati nella schermata informativa. Mancano i dati sui consumi medi e istantanei, mentre è presente l’indicatore dei chilometri residui che si possono fare dal momento in cui si accende la spia della riserva. Da sottolineare anche la presenza di serie e in posizione molto facile da raggiungere di due prese USB per ricaricare contemporaneamente smartphone e navigatore.

Telaio e ciclistica

Il telaio a traliccio in acciaio, su cui è infulcrato il bel forcellone in alluminio, è stato indubbiamente studiato con cura, perché la moto risulta reattiva e piacevole da guidare anche quando si affrontano tornanti e curvoni veloci e soprattutto in fuoristrada, dove la X-Cape ci ha favorevolmente impressionato affrontando un percorso che non era una semplice strada bianca.

Merito anche della scelta di utilizzare una ruota anteriore da 19 pollici accoppiata alla classica da 17 al posteriore (entrambe gommate con gli ottimi Pirelli Scorpion Rally STR), così come della presenza della forcella Marzocchi regolabile da ben 50 mm di diametro e di un ammortizzatore posteriore, anch’esso regolabile.

Peccato non sia previsto un pomello per la regolazione rapida del precarico del mono. Sia forcella che mono lavorano molto bene alle basse andature, per poi tendere a perdere progressivamente di efficacia quando si affrontano buche e sconnessioni in velocità, dove emerge una certa difficoltà a recuperare per attutire l’impatto successivo e la risposta si fa più secca. Agendo però sulle regolazioni si riesce comunque a mitigare questo aspetto prediligendo un maggior confort o una maggiore precisione di guida.

La triangolazione sella-pedane-manubrio è decisamente azzeccata e il manubrio ampio e rialzato facilita di molto sia la guida su strada, specie i cambi di direzione veloci, sia e soprattutto la guida in piedi in fuoristrada. Tra l’altro è possibile arretrare o avanzare il manubrio grazie ai fori presenti sulla piastra di sterzo e alla possibilità di ruotare di 180° i riser. Un altro grandissimo vantaggio della X-Cape è che la sella è posizionata ad appena 845 mm da terra, (volendo si può richieder anche una sella ribassata a 820 mm), permettendo così di poggiare saldamente entrambi i piedi a terra, caratteristica molto utile quando magari ci troviamo in difficoltà in qualche passaggio in fuoristrada o durante le manovre, situazioni in cui il peso della moto si fa maggiormente sentire. 213 Kg a secco non sono infatti pochi per una 650, ma una volta in marcia scompaiono quasi magicamente e malgrado il motore non stupisca per cavalleria la Moto Morini X-Cape si lascia guidare anche con piglio sportivo; basta fruttare bene il cambio e tenere il motore possibilmente sopra i 4.000 giri, anche se già da 3.000 giri inizia a rispondere bene.

Facile da guidare, agile e maneggevole ma al contempo stabile e confortevole in autostrada, la X-Cape convince anche per quanto riguarda l’impianto franante Brembo, ben modulabile e in grado di offrire una frenata più che adeguata alle prestazioni. Manca un po’ di mordente nella prima fase di attacco, ma probabilmente è una scelta voluta per facilitare la vita a chi non ha troppa esperienza. L’Abs dal canto suo non è mai troppo invasivo e per le guida in fuoristrada può essere disinserito. Non è previsto nemmeno come optional il controllo di trazione, ma con 60 cavalli e un motore molto fluido non se ne sente più di tanto la mancanza.
Il modello in prova era dotato anche di ottimi cerchi a raggi tubeless, che hanno un prezzo di circa 200 euro in più rispetto ai tradizionali cerci in lega a razze. Oltre a essere più adatti al fuoristrada i cerchi a raggi donano alla X-Cape anche una linea più accattivante e avventurosa. Per chi la utilizzerà in fuoristrada suggeriamo anche il paramotore in alluminio, visto che la luce a terra non è moltissima e i collettori di scarico passano proprio sotto il basamento.

Motore lineare ma poco pronto ai bassi

Il bicilindrico in linea da 649 cc offre 60 Cv e 56 Nm di coppia a 7.000 giri. Soffre un po’ sotto i 3.000 giri perché ha pochi bassi, ma superata questa soglia si fa apprezzare moltissimo per la grande linearità fino a diventare addirittura sportiveggiante tra i 4.000 e i 7.000 giri. L’effetto On/off è praticamente assente e le vibrazioni sono molto contenute; compaiono principalmente attorno ai 5.000 giri per poi scomparire subito dopo. In città la X-Cape non brucerà i semafori ma si lascia guidare in scioltezza, mentre in autostrada grazie alla velocità massima di circa 170 Km orari consente di viaggiare a velocità codice mantenendo una buona riserva di potenza per effettuare un sorpasso. Ottima anche la protezione dall’aria offerta dal cupolino regolabile in altezza, che devia molto bene l’aria dal casco e dal busto del pilota. Nel misto, sia veloce che stretto, la X-Cape è molto agile e si guida veramente bene, tanto da riuscire a tenere il passo di moto di cilindrata decisamente superiore come abbiamo potuto constatare facendo in un solo giorno Valle Brembana, Val taleggio e Val Sassina.

Il bicilindrico offre due mappature che sinceramente non ci sono sembrate così diverse tra loro. Abbiamo provato quella specifica per il fuoristrada disabilitando l’Abs e pensavamo di poter contare su maggiori bassi ma in realtà la risposta al comando del gas ci è parsa molto simile (del resto il comando è tradizionale e non ride by wire). Il cambio è buono e gli innesti sono abbastanza precisi, tra l’altro coadiuvati da una frizione a cavo morbidissima, che non è un fulmine ma non affatica nemmeno dopo un utilizzo intenso. Una piacevole sorpresa arriva sul fronte dei consumi; senza esagerare si riescono a fare 20/22 Km con un litro (con punte di 25) e grazie al serbatoio da 18 litri si ha a disposizione un’ottima autonomia.
E in fuoristrada? Beh in questo frangente la X-Cape ci ha ancora più stupito perché anche affrontando un tratto nel bosco con ripide salite e discese e pietre smosse si è rivelata facile e sicura grazie alla possibilità di disabilitare l’Abs, all’ottima distribuzione dei pesi e al fatto di poter poggiare entrambi i piedi a terra nei tratti più difficili in cui non ci siamo azzardati a restare in piedi sulle pedane. Tra l’atro la facilità a condurre la moto stando in piedi e la possibilità’ di spostarsi liberamente lungo la sella, grazie alla mancanza del fastidioso scalino spesso presente tra porzione del pilota e del passeggero, sono due aspetti che ci sono particolarmente piaciuti pensando proprio a un utilizzo anche offroad.

Affrontando un tratto con due piccoli guadi e parecchie buche profonde abbiamo anche potuto constatare come le plastiche, e in generale tutti i componenti della moto, non producano rumori troppo molesti e preoccupanti. Peccato che le pedane del passeggero siano solidali con quelle del pilota e non possano pertanto essere rimosse. Questa caratteristica risulta un po’ fastidiosa anche su asfalto, quando adottando una guida sportiva e indietreggiando con i piedi per non toccare a terra con le punte siamo costretti a tenere i talloni un po’ divaricati.

Conclusioni

La Moto Morini X-Cape ci è piaciuta davvero tanto, chiaramente valutandola sempre in relazione al prezzo e alle più dirette concorrenti. È una vera enduro di media cilindrata con cui poter affrontare anche lunghi viaggi con un ottimo confort. Il rapporto qualità prezzo è ottimo e con 7.290 euro (200 euro in più per le ruote a raggi) è difficile trovare di meglio.

Con il pregiato kit di valige in alluminio (1.190 euro comprensivo di attacchi) arriviamo a circa 8.500 euro, ma a questo punto abbiamo una moto pronta per girare il mondo a un terzo di quello che costerebbe una Bmw GS giusto per citare una delle best seller di categoria. Certo stiamo parlando di una moto ben più sofisticata e performante, ma sono in molti ormai a chiedersi se servano veramente moto così potenti e tecnologiche e il fatto che la Benelli Trk 502 sia ormai la moto più venduta in questo segmento la dice lunga. La Moto Morini X-Cape ha tutte le carte in regola per entrare a pieno titolo nella lotta e ci auguriamo che possa avere il successo che merita.

Caratteristiche

Lunghezza x larghezza x altezza: 2200x900x1390

Interasse: 1490 mm

Peso a secco: 213 kg

Altezza sella: 820mm/845mm

Capacità serbatoio: 18L

Altezza minima da terra: 190mm

Motore: 2 cilindri in linea, 4 tempi DOHC 8 valvole da 649 cc. raffreddato a liquido

Alesaggio per corsa: 83mm x 60mm

Rapporto di compressione: 11.3:1

Coppia massima: 54Nm/5,6 kgm/7000rpm

Potenza massima: 44kW/60CV/8250rpm

Sistema di iniezione: BOSCH EFI

Classe di emissioni: euro 5

Traliccio in acciaio con forcellone: in alluminio

Freno anteriore: Doppio disco da 298 mm con pinze flottanti a 2 pistoni

Freno anteriore: Doppio disco da 298 mm con pinze flottanti a 2 pistoni

Freno posteriore: Disco singolo da 255 mm a 2 pistoni

ABS: BOSCH ABS 9.1 Mb (disattivabile)

Cerchi a raggi tubeless (in lega tubeless in opzione)

Pneumatico anteriore: 110/80-19M/C

Pneumatico posteriore: 150/70-17M/C

Colori: Red Passion, Smoky Anthracite, Carrara White

5 commenti

    • Ciao Cristian, purtroppo sappiamo che le prime serie soffrono di qualche errore di gioventu’, grazie per la averci dato il tuo feedback.

    • Ciao io ho avuto problemi al cambio la frizione molto dura problemi con i pezzi di ricambio e in fine problemi di erogazione quando scalavi e riprendevi la moto cominciava a singhiozzare mi sono rivolto al concessionario e sono stati completamente incapaci di aiutarmi nel risolvere il problema sembrava non gliene fregasse nulla e li ho deciso di cambiare moto

  1. Buonasera a tutti,
    ho acquistato l’x cape i primi di settembre, sono pienamente soddisfatto. Ho già effettuato 5000 km poiché la moto risulta assolutamente guidabile sia in città che per passeggiate in montagna. L’ho usata a dicembre, quindi non proprio al caldo, sul Terminillo e in Abruzzo insieme al mio gruppo di bikers. I miei amici provandola, hanno avuto la stessa sensazione, molto facile da guidare, veloce bei cambi di direzione e non consuma nulla, perfetta per un livello medio di esperienza. Per aver un po’ di coppia in più, in fase di sorpasso basta usare una marcia un po’ più bassa e la moto va…
    La doterò di bauletti laterali per viaggi più lunghi. Bellissima la linea, il gruppo ottico ed in particolare il cruscotto, io possiedo la versione Carrara Withe con ruote a raggi.
    Fantastica, la ricomprerei sicuramente ad occhi chiusi.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*