Prova della MOTO GUZZI V100 S MANDELLO

Presentata al salone di Milano del 2021, La nuova Moto Guzzi V100 Mandello è un moto realizzata per la celebrazione dei 100 anni di vita della casa Lariana, in seguito il suo debutto ufficiale per la clientela è avvenuto un anno dopo e giusto nel 2023 stanno iniziando le consegne.

1921-2021, anche se il Covid-19 ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote, causando un piccolo ritardo su quello che, a nostro modo di vedere, sarebbe stato un timing perfetto il debutto lo stesso anno dell’anniversario.

Bando alle ciance, parliamo di questa nuova ma non troppo, Moto Guzzi, nel senso che, seppur risulta essere un modello realmente innovativo, ricalca alcuni dettagli della storia della casa, e questo per mantenere sempre un “family feeling” comune alla produzione lariana.

Il cuore è il tradizionale Bicilindrico a V di 90° trasversale, che appunto resta nel nome come V, mentre 100 è riferito al centenario, debutta il nuovo motore col nome di Compact block da 1042cc, con 115CV a 8700 giri, e una coppia di 105Nm a 6750. Il nome poi Mandello, indica la cittadina sulla sponda lecchese del lago di Como, dove la Moto Guzzi risiede fin dalle origini. Nel nostro caso appare anche una S, che sta per special, ovvero il modello più esclusivo in gamma oggi, che arricchisce la dotazione della moto di serie.

Oltre al motore, che per i meno esperti passa inosservato, ma del quale ne parleremo più avanti. La V100 Mandello sfoggia anche un’aerodinamica adattiva, grazie a due alette poste sopra il serbatoio, con lo scopo di fornire più protezione al rider e non per scopi di deportanza.

Ma c’è anche una novità a livello di sospensioni, ovvero non sono italiane, infatti il modello base monta forcella Kayaba da 41mm, la S una forcella Ohlins da 43mm e un ammortizzatore con funzionalità 2.0 semi-attive.

ESTETICA e DESIGN

Il lavoro fatto per creare questa Sport Tourer V100 Mandello, come la definisce MOTO GUZZI, coinvolge e lascia i più con un sorriso di benvenuto nel parco giochi di noi motociclisti, ricordiamo che per questo progetto sono stati utilizzati anche gli uomini del centro di Aprilia, a Noale. La linea è sempre raccordata al passato con interventi di aggiornamento a quello che oggi la “moda” richiede. Il faro riprende uno stile già visto, ovvero il logo dell’aquila è un DRL che si illumina supportato da una parabola completa di tutte le funzionalità di illuminazione. Le frecce invece restano esterne ma sono a LED anch’esse, così come le luci posteriori.

Un cupolino abbastanza piccolo è provvisto di un comando elettrico per alzarlo con un’escursione di 90mm, , c’è la possibilità di acquistarne uno più Touring,. Un manubrio aperto che facilità manovrabilità e risulta molto comodo anche durante i parcheggi.

Il serbatoio da 17litri, si raccorda a una sella molto curata con cuciture a vista divisa dal passeggero, a riprodurre uno scalino, che aiuta ad avere una seduta ben salda anche quando si esagera con il gas. Inesistente lo spazio sotto il sellino, ad eccezione di un piccolissimo vano, dove è già presente una presa USB nella versione S.

Presente anche il cardano, che è affogato nel mono braccio in alluminio, una soluzione molto piacevole che lascia intravedere sul lato destro tutto il design del cerchio a cinque razze. Lee valige, offerte come optional a 999 euro, sono integrate con degli attacchi molto ben nascosti, restando non troppo invasive e capaci di contenere entrambe un casco integrale.

Lo scarico basso, con doppia uscita borbotta con un sound molto corposo, anche grazie alla minor corsa della marmitta ottenuta grazie alle testate girate di 90°.

MOTORE

E’ il fiore all’occhiello di questa V100 Mandello, più corto di 103mm rispetto allo small block della VT85, ritrova soluzioni come la coppa ribassata, e il raffreddamento a liquido. Le prestazioni e le normative hanno portato anche MOTO GUZZI all’utilizzo di questo sistema.

L’elettronica è completa, dall’ABS Cornering alla gestione di Traction control e risposta del gas, e al cruise control. Tutto quello che serve per divertirsi e avere un proprio setup delle prestazioni e del comfort di viaggio. Il display da 5” non è grandissimo ma le informazioni di primo interesse sono ben visibili. Resta un po’ macchinoso raggiungere i sottomenu, ma sempre in modo molto semplice.
Presenti quattro riding mode, SPORT, STRADA, TOURING e PIOGGIA, dove il pilota può decidere i vari interventi ad eccezione del freno motore.

LA PROVA

Ero molto curioso di provare questa moto, lo ammetto, e fin dalla prima occasione che ho potuto avere per vederla, mi ha colpito la cura dei dettagli messa da MOTO GUZZI, dove la carenatura minimale nasconde il giusto, lasciando gradevole all’occhio la linea. Seduti sopra ci si accorge che il manubrio e abbastanza largo, la seduta non troppo in avanti, lasciando una posizione molto turistica. Le pedane non troppo alte concedono una buona posizione, ma per me che sfioro il metro e ottanta, la sella più alta sarebbe doverosa. Resa una seduta molto abbordabile anche ai meno alti, con la sella bassa si scende a 800mm da terra, 815mm standard e 835 la alta. Le pedane sono in linea con il busto, per cui non ha assolutamente una posizione racing o tale da spostare il peso su polsi o schiena.

Il riparo dall’aria è minimale, e le alette quando si aprono aiutano solo la parte bassa del copro, spalle braccia e anche il casco sono scoperte. La seduta aiuta molto a sopportare ma molto dipende dall’andatura che si vorrà tenere durante il viaggio.

La sella risulta morbida e confortevole anche dopo ore di guida, le sospensioni Ohlins sono sempre abbastanza sostenute e affondano poco, prediligendo un feeling da guida sportiva. Anche intervenenendo sul loro comportamento il DNA non cambia più di tanto. Il precarico è gestibile con una manopola sulla Sinistra non avendo quello automatico.

Il motore spinge benissimo, è molto fluido ed elastico, tanto che anche in marce alte si può scendere a 2000 giri senza scossoni per poi riprendere ni modo fluido, con calma fino ai 3000 e poi sempre più in modo convincente. Ottimi i consumi che restano vicino a quelli dichiarati dalla casa di 4,7L/100km. Il cambio invece non è all’altezza del motore, almeno quando si richiede una guida molto sportiva con cambiate veloci. e usando il Quickshifter fatica a restare al ritmo, richiede forza ma neanche quella a volte è sufficiente. Ottimo invece nel guidato turistico anche allegro.

L’impianto frenante è tutto di Brembo, dalla leva alla pinza, con tubi in treccia che consentono sempre frenate di riferimento anche per una moto che vanta 233kg di peso in ordine di marcia. La frizione è idraulica e con l’anti saltellamento, una chicca, permette di avere un comando sempre molto fluido e morbido.

IN STRADA ?

L’abbiamo portata proprio sul lago di Como, rifacendo probabilmente le strade tortuose dove è stata testata per lungo tempo. Tornanti e curve sono divorate con facilità, merito di un motore elastico e di un assetto ben studiato. Non si avverte troppo il peso, cos che ì cambi di direzione e correzioni sono molto intuitivi. Se si esagera però i limiti sono più di gomme e di peso. Durante il test erano montate le PIRELLI ANGEL GT, ottime ma non di certo estreme per fare pieghe da capogiro. La luce a terra non è poca, ma se ci si impegna si trova il fermo delle pedane mentre la gomma potrebbe ancora dare qualcosa.

Il Cardano è migliorato molto, a dire il vero quasi non ci si accorge se non quando si porta alla frusta una staccata con scalate, la frizione antisaltellamento da una mano in maniera decisa, ma nella guida normale è davvero difficile capire che la trasmissione sia cardanica.

PREZZI E CONCLUSIONI

15499 il modello base in due colorazioni ROSSO MAGMA e BIANCO POLARE
17999 la S VERDE 2121 (in prova) e GRIGIO AVANGUARDIA

MOTO GUZZI porta in gamma un modello che piacerà sicuramente, soprattutto agli amanti del marchio e del made in italy che cercano una moto capace di divertire con un DNA storico ben presente.

Mi sono divertito molto, non la vedo come una moto da “sparo” ma da turismo discreto, e sui lunghi viaggi un po’ più di protezione non avrebbe guastato. Se vi concede gite anche in due è una moto perfetta, e anche per il traffico cittadino non mi sono trovato affatto male. Bassa e piacevole.

SCHEDA TECNICA MOTO GUZZI V100S MANDELLO

Motore Bicilindrico trasversale a V di 90°, quattro valvole per cilindro, raffreddato a liquido con Ride by Wire
Cilindrata 1042 cc
Alesaggio x Corsa 96 x 72 mm
Potenza max all’albero 115 CV (84,6 kW) @ 8.700 rpm
Coppia max all’albero 105 Nm @ 6.750 rpm
Cambio 6 rapporti
Frizione A comando idraulico
Trasmissione finale Cardano
Sospensione anteriore
Forcella Öhlins Smart EC 2.0 a steli rovesciati Ø 43 mm completamente regolabile, con regolazione semiattiva di compressione ed estensione
Sospensione posteriore
Monoammortizzatore Öhlins TTX Smart EC 2.0 completamente regolabile, con regolazione semiattiva di compressione ed estensione, dotato di manopola per la regolazione del precarico
Freno anteriore Doppio disco flottante da Ø 320 mm, pinze Brembo ad attacco radiale a 4 pistoncini contrapposti. Cornering ABS.
Freno posteriore Disco singolo da Ø 280 mm, pinza Brembo flottante a 2 pistoncini. Cornering ABS
Ruota anteriore Cerchi in lega, 17” x 3.5” – TPMS
Ruota posteriore Cerchi in lega, 17” x 6” – TPMS
Altezza sella 815 mm
Capacità serbatoio 17 l (3,5 l riserva)
Peso ODM 233 Kg (In conformità alle norme VO (EU) 168/2013, con tutti i liquidi d’esercizio, con equipaggiamento standard e serbatoio carburante riempito almeno al 90% della capacità utile)
Omologazione Euro 5
Emissioni C02 118 g/Km
Consumi 4,7 l/100 Km
Dotazioni Fanale anteriore Full LED con DRL, cornering lights, indicatori di direzione a LED, Cornering ABS e Moto Guzzi Traction Control, Cruise Control, Riding Modes, strumentazione full colour TFT, aereodinamica adattiva, parabrezza regolabile elettricamente, TPMS (Tyre Pressure Monitoring System), manopole riscaldate, quickshifter bidirezionale, Moto Guzzi MIA

Informazioni su Gianluca Villa 816 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

2 commenti

    • Grazie Davide, nostra svista di battitura, per completezza abbiamo anche aggiunto la scheda tecnica completa a fine articolo.

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