Si è conclusa la 13° edizione di Hill Race

87 piloti schierati al via, 9 nazioni coinvolte, 5.700 spettatori di ogni età, più di 550 vetture americane e Maggiolini rigorosamente air cooled parcheggiati ed esposti all’interno dell’area evento, 1.400 moto Harley-Davidson. Sono i numeri che hanno contraddistinto la 13° edizione di Hills Race andata in scena questo primo week end di settembre

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Formula che vince non si cambia e così è stato anche per l’edizione appena conclusa. Cuore di Hills Race è stata la gara d’accelerazione svoltasi sul rettilineo dell’aeroporto trasformato in pista. Un quarto di miglio di lunghezza ovvero 402,33 metri di pura adrenalina. Due macchine allineate e al semaforo verde, si corre. A colorare i 35.000 metri quadri dell’aeroporto erano presenti vendors di oggetti e abbigliamento in tema USA, vintage e motori, street food per ogni gusto e paddock aperti tra i quali seguire ogni fase della gara. Questa è la grande forza di Hills Race, un appuntamento automobilistico differente da ogni altro. E’ tutto a portata di mano, senza filtro, si segue la gara dall’inizio alla fine. Il bel tempo e un caldo sole hanno fatto da cornice a un più che positivo week end di motori.

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Torniamo alla vera protagonista di Hills Race, la gara diretta dagli organizzatori dell’evento AMP -American Motors Pavia- e dallo staff tecnico tedesco di MSTO, novità dell’edizione 2016. Rappresentate le più grandi patrie del drag racing europeo e oltre, grazie a piloti provenienti da Francia, Germania, Svizzera Germania, Belgio, America, Olanda, Austria e naturalmente Italia. 6 donne in pista, Romina Brignoni e Nicole Rechsteiner dalla Svizzera, Petra Langenberger dalla Germania, Laura Omaggio e Gabriella Pedrinazzi dall’Italia, Marine Leveque dalla Francia. 3 Junior Dragster guidati da Manuel Cassinelli, Samantha Fermont e Quentin Steinegger. Il livello tecnico della competizione quest’anno ha alzato l’asticella rispetto alle passate edizioni con ben 20 vetture nella categoria massima possibile in questa pista ovvero la Super Pro ET da 7 secondi (riservata a vetture in grado di percorrere la lunghezza del 1/4 di miglio in 7,00 secondi come tempo minimo consentito). Da qui si scende alla categoria PRO ET, A0, A1, A2. A conclusione delle eliminazioni iniziate domenica mattina, questa la classifica finale della 13° edizione di Hills Race premiata dallo sponsor Valvoline:

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CATEGORIA A2
1. Marine Leveque su Maggiolino Volkswagen Cox dalla Francia
2. Matteo Bailo su Pontiac Firebird Trans Am dall’Italia
3. Roberto Voltolini su Chevrolet Camaro RS dall’Italia
CATEGORIA A1
1. Alessandro Favetti su Satellite 440 dall’Italia
2. Roberto Bailo su Pontiac Trans Am dall’Italia
3. Davide Pasotti su Chevrolet Camaro dall’Italia
CATEGORIA A0
1. Fabrizio Richiardi su Dodge Ram Cummins dall’Italia
2. Marco Furiani su Plymouth Barracuda 1967 dall’Italia
3. Laurent Arnould su Chevrolet Chevelle 1967 dalla Francia
CATEGORIA PRO ET
1. Olivier Coulon su Chevrolet Camat dalla Francia
2. Frank Besset su Chevrolet Nova 1975 dalla Francia
3. Luca Govoni su Slingshot Rail dall’Italia

CATEGORIA SUPER PRO ET
1. Florian Uebel su Ford Mustang 1998 dalla Germania
2. Chicco Bailo su Chevrolet Nova 1969 dall’Italia
3. Christian Zulauf su Ford 1931 dalla Svizzera

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Le due tribune da 1700 posti si sono riempite di pubblico soprattutto al sabato pomeriggio e alla domenica. Applausi per le macchine in gara e per il doppio show andato in scena sabato sera e domenica prima delle finali. Lo spettacolo di stuntman che ha visto protagonista il motociclista Aras Gibieza, pilota ufficiale Red Bull, la macchina a reazione MACH II da 6.000 cavalli di Sebastien Lajoux e i Junior dragster guidati da giovani piloti esordienti. Harley-Davidson presente in veste ufficiale ha regalato per tutto il week- end prove moto gratuite in sella all’attuale gamma moto tra cui i leggendari modelli Sportster e Dyna.
Ottimo successo hanno inoltre riscontrato gli appuntamenti serali, la musica live proposta sia venerdì che sabato sera sul palco principale e il caratteristico villaggio messicano con tanto di cucina tex mex live offerta da Hot Head Garage. Infine il Car Show e il Bike Show organizzati da Low Ride e Chop and Roll che hanno premiato i mezzi più particolari presenti all’evento.

Per il Car Show:
Stefano con il suo Ford pickup 1930 – puro stile hot rod
Stefano con Chevi 1950 – vettura dal tocco custom
Lorenzo con Ford Model A del 1931 – hot rod

Per il Bike Show:
Christian con la sua Harley-Davidson Cross Bones 2009 – stile chopper
Vittorio con BMW R80RT del 1989 – cafe racer
Christopher con Harley-Davidson Road King 2003 – bagger in chicano style

Tutti i mezzi a due e quattro ruote presenti meriterebbero di essere citati per la personalità estetica in alcuni casi e il cuore supersportivo in altri che li contraddistinguono. Migliaia di colori, sound a più cilindri, profumo di NOS e gomma bruciata. Un evento che coinvolge ogni senso possibile. Questo è Hills Race.
Appuntamento al prossimo anno con Hills Race 14° edizione.

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Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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