SYM Joyride 200 S ABS: provato e spiegato

E’ un bel mezzo, si guida bene, va forte nonostante il piccolo monocilindrico e frena anche in modo eccellente, parliamo del nuovo SYM Joyride 200 S ABS, per il commuter urbano ma non solo

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Il SYM Joyride 200 S ABS è una delle novità SYM per il 2017, un mezzo dalle dimensioni “intelligenti” e dalla cilindrata contenuta. Grazie all’omologazione Euro 4 è un mezzo assolutamente aggiornato e adeguato alle attuali normative in fatto inquinamento e rumore. L’Euro 4 si porta in dote anche l’ABS, veramente a punto su questo scooter SYM Joyride 200 S ABS.

Il motore

Sul nuovo Joyride 200 troviamo un monocilindrico da 175 cm3, dotato di iniezione elettronica e raffreddamento a liquido. Quest’ultimo consente di mantenere a lungo la massima velocità senza perdite di potenza o surriscaldamenti nelle nostre ormai torride estati.

La potenza massima è di 12,5 Kw, ovvero 17 Cv, niente male, visto che parliamo di un motore di così piccola cubatura. Una potenza comunque in grado di spingersi ben oltre i 120 km/h indicati. I consumi poi sono del tutto irrisori, bel oltre i 30 km/l utilizzando il gas senza troppa ritrosia.

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La ciclistica

Dimensioni-e-ingombriTutto sommato classica la ciclistica, che si appoggia su una forcella tradizionale non regolabile e un coppia di ammortizzatori, regolabili nel precarico. Nonostante si tratti di un’accoppiata economica svolgono appieno il proprio lavoro. Anzi, stupiscono per coerenza e capacità di assorbimento: sia nei curvoni da gas pieno, ben oltre i 100 km/h indicati, che sul misto stretto del lago ci siamo divertiti a condurre con piglio sportiveggiante il Joyride 200 S ABS.

I freni possono contare su due dischi singoli, coadiuvati da un ABS veramente a punto. Ho provato a cercare volontariamente il bloccaggio del posteriore senza che si generassero serpeggiamenti, anche l’anteriore da piena confidenza.

Senza dubbio concorrono a questi buoni risultati anche le dimensioni importanti dei battistrada, con un 110/90 13″ anteriore e un 130/70 12″ posteriore. Sezioni e diametri che, supportati dal ragionevole peso a secco di 164 kg, concorrono al comportamento da “fratello maggiore” del SYM Joyride 200 S ABS

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Alla guida

Abbiamo utilizzato e testato il Joyride 200 per un totale di due settimane, mettendolo alla prove in tutte quelle situazioni che dovrebbero costituire l’utilizzo standard per questa tipologia di mezzo. Quindi molta città ma anche trasferimenti su strade a scorrimento veloce e autostrade. Ecco, forse quest’ultime, nonostante il mezzo sia perfettamente adeguato dal punto di vista legale, sono forse l’elemento meno naturale ma non indigesto. Insomma, se volete fare un giretto al mare per il we nessun problem, non sarà un fulmine di guerra ma con il traffico in Serravalle ci sta comunque.

Dove il SYM Joyride 200 S ABS da sicuramente il massimo è sui trasferimenti brevi, sui tragitti casa-lago o casa-ufficio, un mezzo sempre pronto per portarci comodamente, sicurezza ed economicamente alla meta.

Nel video le impressioni a caldo durante una delle nostre uscite

Conclusioni

SI – Devi andare in ufficio, muoverti in città e in extraurbano? Vuoi un mezzo che costa il giusto, solido, dall’aspetto piacevole e dai bassi costi d’uso? Cerchi uno scooter leggero, compatto ma comodo anche per il giretto al lago in due? Se ti riconosci in queste descrizioni il SYM Joyride fa sicuramente al caso tuo.

NO – Cerchi un mezzo sportivo, dal motore esuberante? Sei molto attento alle mode e al brand? Le prestazioni per te sono tutto? Non è un mezzo per te.

Abbigliamento

Durante questa prova abbiamo utilizzato Caschi Nolan N44, Giacca e Guanti Alpinestars, scarpe Falco

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Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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