TEST Guanti da moto CAPIT Warm Me

Abbiamo potuto testare nel clima “ideale”, i guanti riscaldati della Capit, azienda italiana leader nelle tecnologie applicate ai tessuti per riscaldare guanti, calze, e gilet oltre che le loro famosissime termocoperte. Un prodotto che non vanta molti modelli sul mercato, anche in virtù che non è facile usare la moto in climi particolarmente rigidi, ma che permette di eliminare un problema abbastanza fastidioso come il freddo.

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I guanti da moto Capit in prova, hanno la particolarità che possono esser riscaldati utilizzando le batterie in dotazione, o anche un connettore specifico da collegare alla moto per allungarne i tempi di fruibilità, inoltre anche in modalità spenta svolgono un buon lavoro di isolamento.

La struttura principale del dorso è in un tessuto tecnico idrorepellente, che ingloba sulle nocche una protezione rigida, mentre il palmo in “pelle” riporta rinforzi nella parte di principale appoggio, oltre a un particolare tessuto touch sull’indice.

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Essendo destinati all’uso motociclistico, lo studio delle protezioni non tralascia anche un rinforzo nella zona dove risiede l’osso pisiforme, diventando anche utile anche in appoggio al manubrio.

in prossimità del polso elasticizzato, un cinturino a velcro permettere di stringere con precisione il guanto, imbottitura che prosegue per altri 10 cm sul braccio, dove si trova il pulsante gommato di accensione/spegnimento/regolazione del sistema di riscaldamento. All’interno di questa zona sono state ricavate le tasche con zip, dove riporre e collegare la batteria di alimentazione o collegare il cavo di alimentazione diretta dalla moto (optional).  la regolazione della zona sull’avambraccio è gestita da una fascia in velcro per regolare la chiusura evitando spifferi , o infiltrazioni d’acqua.

Altra soluzione di pregio presente sugli indici di ogni guanto, è un tergi visiera gommato che torna utile per pulire o togliere l’acqua in condizioni di pioggia.

Al momento dell’acquisto dovrete essere sicuri della loro calzata molto precisa, visto che sono realizzati con materiali non cedevoli, al contrario dei guanti in pelle, questi non andranno ad adattarsi alla mano cedendo nei punti chiave, ma resteranno sempre nella forma originale.

Una domanda che spesso ci si pone davanti a dei guanti riscaldati è capirne se la sua utilità a confronto di manopole altrettanto riscaldate, ma di fatto sono due sistemi indipendenti e allo stesso tempo complementari.

Nel caso di manopole si ha una possibilità infinita di riscaldamento, senza troppi vincoli, dove è il palmo ad essere riscaldato e di conseguenza tutto il resto della mano, il dorso resta esposto al freddo così come le dita che azionano le leve, quasi mai avvolte completamente alla manopola. Nel guanto invece si lavora maggiormente in prossimità dell’esterno, punto di primo impatto sul freddo, tenendo a temperatura il dorso della mano è le dita. Senza essere scienziati la conclusione è ovvia nell’indicarci che è più corretto il secondo sistema di riscaldamento, in quanto il palmo avvolto alla manopola normalmente gommata e quindi isolata, non ha grande contatto al freddo.

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Queste due soluzioni, possono coesistere, e noi l’abbiamo proprio provata su una YAMAHA TRACER 900 GT, potendo utilizzare entrambe i sistemi in sinergia al minimo e non soffrendo il freddo, davvero ottima.

Unica preoccupazione è dovuta ai lunghi viaggi, dove le batterie non potranno assistervi per molto tempo, specialmente a piena potenza, e sarà necessario pensare a un collegamento diretto con cavo alla batteria.

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Un assoluto vantaggio che si ha nel guanto riscaldato, è la completa indipendenza dal veicolo usato, così da poterlo riutilizzare non solo in moto ma anche in bici o sciando.

Dopo averci speso diversi km e tempo, penso che la soluzione di Capit sia ottima peri climi medio freddi, non ho trovato un calore ottimale per andare in giro con molto freddo, soprattutto con moto che non hanno dei paramani protettivi, e in prossimità dello zero termico la mano resta leggermente calda. In compenso nella maggior parte dell’utilizzo si dimostrano ottimi e confortevoli anche dal primo livello, togliendo quel fastidioso pizzicore alle mani causato dall’eccessivo freddo, portando una difficoltà maggiore nell’azionamento dei comandi.

I guanti per moto CAPIT WARM ME sono disponibili solo in colorazione nera, ad un prezzo di 269,90 ivato, non poco lo ammettiamo, ma se pensate che avrete un paio di guanti utilizzabili in molteplici settori, invernali e anti acqua non è una cifra folle.

Per chi usa la moto tutto l’anno, o anche nelle mezze stagioni dove fare un passo di montagna dove l’escursione termica può essere un fastidio non da poco, saranno dei compagni molto graditi.

Informazioni su Gianluca Villa 816 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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