Domani comincia EICMA 2015 e tra i personaggi più amati dagli appassionati delle due ruote è presente anche l’ex-iridato della SBK Troy Bayliss. Uomo immagine Ducati da sempre, nonché pilota ancor oggi collaudatore, saltuariamente istruttore e perché no, concorrente in pista, Troy è la vera incarnazione del pilota consumato e apprezzato di un tempo. Quello che non disdegna di esibire virtù e debolezze, immagine intima e idee personali in trasparenza. Soprattutto uno di quelli che fa appassionare i ragazzini e gli adulti, che ha corso partendo da “povero” e dal basso fino a tarda età, con e sopra i problemi tecnici o fisici, vincendo spesso o perdendo, raramente, senza criticar nessuno dell’ambiente.
L’ultimo Mondiale lo ha vinto a 39 anni suonati (fa ben sperare a Valentino Rossi) e ancor oggi, come allora, è sempre appassionato e alla mano, in trasparenza; non come certi giovani assorbiti dal contesto anche nei comportamenti e nelle parole.
Mentre sorseggiava una birra oggi, giornata di anteprime riservate alla stampa qui a Milano, ci ha salutati amichevolmente amichevolmente divenendo un po’ padrino di WheelsMag, visto che si tratta delle prime interviste pubblicate sul nuovo sito. A dire il vero prima che ce ne andassimo non era solo una la birra “andata”, in simpatia….
“La moto che mi piace di più? Tra quelle nuove presentate…” Certo Troy, bella da vedere ma anche da guidare. “Beh ti dico certamente la Flat Track Pro dello Scrambler, replica di quella che ho usato a correre recentemente io”. Già correre e farti purtroppo male, complimenti per la forza e la volontà di risalire in sella. “Eh si, guarda qua – mostrando le cicatrici – mi sono conciato per bene di recente, più in questi ultimi anni che nelle stagioni al top del Mondiale, forse allora ero più fortunato”. Avrai però una bella polizza ora.. Ridendo. “Comunque è molto bella da possedere e usare in vari ambienti anche la nuova Multistrada, interessante, mente per la XDiavel invece… Aspetto di provarla bene.”
Tra le moto del passato, o meglio da corsa, invece Troy non ha dubbi “La 999, tra le racing, è sempre lei la mia preferita”. A proposito di competizioni Troy ci svela una chicca assoluta, ovvero di voler dare una mano ai giovani talenti in patria ed esser pronto a supportare qualcuno già al via della stagione 2016 del campionato Superbike australiano. “Le moto di questo campionato non sono come quelle del Mondiale, sono delle Stock e i ragazzi possono dire maggiormente la loro a parità di mezzi”. Selezionerà certo bene i suoi pupilli l’ex-iridato, che non ha dubbi sul target “Si, partiamo pensando di poter vincere, ovviamente con le Ducati”.
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