BMW R 1200 R: turismo “Dynamico”

Non chiamatela naked sportiva per favore, in Bmw ci tengono giustamente molto a preservare la caratteristiche di confort e la propensione al turismo che hanno reso celebre questo modello, a tal punto che persino nelle diciture dei Riding Mode opzionali non compare la modalità “Sport” ma quella “Dynamic”.

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Sembra un dettaglio, ma in realtà dietro questa sottigliezza si nasconde una filosofia progettuale ben precisa.

La nuova R 1200 R, grazie soprattutto al nuovo boxer raffreddato a liquido da 125 Cv (Lo stesso che equipaggia la R 1200 GS) e alla ciclista più raffinata, è sì più sportiva, potente e coinvolgente del modello precedente, ma mantiene intatte quelle doti che la rendono così versatile da poterci fare praticamente di tutto, fuoristrada a parte (ma qualche strada bianca non è certo un problema grazie alla sella bassa e al manubrio largo).

Guidata in solitario, possibilmente con pneumatici sportivi e con le sospensioni settate sul rigido (l’ESA è un optional decisamente interessante) sa veramente divertire e “stupire”. Al contrario, in configurazione touring diventa una fedele e confortevole compagna di viaggio. L’aspetto più interessante rispetto al modello precedente è che si riesce anche ad andare forte con grande naturalezza. La moto è facilissima da guidare, molto intuitiva e avverte sempre in anticipo di eventuali perdite di aderenza, comunque tenute a bada dall’elettronica di serie, che prevede acceleratore Ryde by Wire, Abs, controllo di trazione base (ASC) e due mappature (Road e Rain). Aggiungendo il pacchetto Pro si hanno a disposizione un controllo di trazione più evoluto, che rileva anche gli angoli di piega (DTC), e la possibilità di attivare due mappature aggiuntive: Dynamic per il massimo del divertimento e User, completamente personalizzabile.

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Ciclistica tradizionale
Su questo modello Bmw abbandona il Telelever in favore di una forcella tradizionale a steli rovesciati da 45 mm, abbinata a un impianto frenante con pinze radiali. Già da questa scelta (in parte obbligata dalla presenza del radiatore centrale) si capisce come sebbene Bmw non voglia parlare di “sportiva” abbia comunque predisposto una ciclistica in grado di soddisfare anche gli smanettoni. Non quelli più incalliti, sempre col coltello tra i denti, ma quelli più maturi che da una moto desiderano divertimento, ma anche la possibilità di girare il mondo con passeggero e bagagli.

La distribuzione dei pesi (limitati a 231 Kg con il pieno), le sovrastrutture contenute, la sella bassa da terra (si possono scegliere però diverse varianti) e il manubrio alto e largo si traducono in una posizione che rappresenta un ottimo compromesso tra turismo e guida dinamica. Già modificando l’altezza della sella si può far pendere l’ago della bilancia verso una guida ancora più sportiva. La moto scende in piega con grande naturalezza, è precisa nei curvoni veloci e predilige uno stile di guida pulito; inutile forzare la mano buttandola giù di forza, molto meglio sfruttare la progressione del motore e della ciclistica per pennellare le traiettorie.

Anche in questo la naked di Monaco non vuole fare concorrenza alle derivate dalle superbike, anche perché in casa Bmw la proposta in questo senso non manca. Siamo proprio su un altro piano, in cui le prestazioni vengono elargite in modo più “popolare”, nel senso che anche chi non è particolarmente esperto si diverte e trova agevolmente il suo limite in tutta sicurezza.

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Design e tanta tecnologia
La nuova R 1200 R, specie nella versione bianca con telaio rosso, cattura l’attenzione con linee decisamente riuscite. Rispetto alla RS che abbiamo provato in precedenza sembra molto più piccola e il frontale è più aggraziato, anche se non particolarmente personale. La posizione in sella è ottima e tutto è esattamente dove ci si aspetta di trovarlo, dalle manopole riscaldate al cruise control, dal pulsante per la scelta delle mappature a quello per controllare le sospensioni o accedere alle innumerevoli informazioni fornite dal computer di bordo. Il display integra il tachimetro analogico, le spie e un cruscotto digitale che regola automaticamente la luminosità in funzione delle condizioni atmosferiche.

Tante le “chicche” che possono impreziosire questa R 1200 R, dal sistema Keyless per accendere la moto e inserire il bloccasterzo senza dover utilizzare le chiavi, alle sospensioni elettroniche semiattive (Dynamic ESA), dai riding mode aggiuntivi al cambio elettronico che permette di scalare o far salire le marce senza usare la frizione, dal parabrezza touring ai kit di valigie e bauletti, senza contare la sterminata lista di accessori che contraddistingue da sempre la produzione Bmw, alla quale si affiancano le altrettanto sterminate proposte dei produttori indipendenti. Difficile non trovare quello che si cerca per trasformare la propria moto in qualcosa di unico e perfettamente in linea con le proprie esigenze.

Alla guida
Abbiamo provato la R 1200 R sia su ascitutto che su bagnato, percorrendo differenti tipologia di strade. Il confort è indiscutibile e anche sul pavè o le asperità più accentuate non ci sono problemi. Agile e maneggevole anche in città, offre il meglio nel misto veloce, ma anche in autostrada a velocità codice asicura un ottimo confort (sul modello in prova era montato il cupolino opzionale). Sul bagnato viene in aiuto la mappatura Rain, che addolcisce la risposta dell’acceleratore rendendo tutto più facile. Il bilanciamento è ottimale e disponendo del Dynamic ESA, combinato ai Riding Mode, si riesce sempre a trovare il setting ottimale in base alla strada e al carico.

Il motore ha potenza da vendere e ha una regolarità impressionante per essere un bicilindrico. Con la modalità Dynamic i 125 cavalli arrivano tutti e subito (ma la moto non è mai scorbutica), senza fastidiose incertezze e con una bella progressione che arriva fino ai 9.000 giri. Manca la spinta in alto dei 4 cilindri giapponesi, ma torniamo al solito discorso. Questa non è una moto da sparo, ma un mezzo estremamente versatile con cui, volendo, si ci può anche divertire parecchio senza essere un pilota provetto.

Resta purtroppo un cambio azzeccatissimo come rapportatura, ma piuttosto secco soprattutto nel passaggio tra prima e seconda. Ma questo sembra ormai essere diventato un “marchio di fabbrica” per il Boxer Bmw.

Conclusioni

La R 1200 R è quasi una rarità nel panorama delle naked di grossa cilindrata. Probabilmente è la proposta più bilanciata in termini di rapporto prestazioni/versatilità. In questo si avvicina molto alle maxi enduro più performanti, restando però più facile e intuitiva grazie ai cerchi “stradali” da 17 pollici e a un peso più contenuto. Il prezzo di 13.950 non è proprio popolare, ma nemmeno così distante da altre proposte che spesso non riescono a raggiungere il medesimo equilibrio.

Scheda tecnica

 

Motore Boxer bicilindrico, 4 tempi, raffreddato ad aria / liquido con due alberi a camme in testa e contralbero di equilibratura centrale
Cilindrata 1,170 cc
Potenza 92 kW (125 CV) a 7,750 giri/min
Coppia massima 125 Nm a 6,500 giri/min
Frizione Monodisco a secco ad azionamento idraulico
Cambio A sei marce ad innesti frontali con dentatura elicoidale
Trasmissione secondaria Ad albero cardanico
Telaio Tubolare in acciaio diviso in due parti, anteriore e posteriore avvitato, gruppo motore con funzione portante
Sospensione anteriore Forcella telescopica a steli rovesciati, diametro 46 mm
Sospensione posteriore Forcellone oscillante monobraccio in fusione di alluminio con Paralever BMW Motorrad, ammortizzatore progressivo WAD; regolazione idraulica continua del precarico della molla mediante manopola; freno in estensione dell’ammortizzatore regolabile.
Passo (in assetto normale) 1.515 mm
Avancorsa (in assetto normale) 125,6 mm
Inclinazione (in assetto normale) 62.3°
Ruote In lega di alluminio
Dimensioni cerchio anteriore 3,50 x 17″
Dimensioni cerchio posteriore 5,50 x 17″
Pneumatico anteriore 120/70 ZR 17
Pneumatico posteriore 180/55 ZR 17
Freno anteriore A doppio disco flottante , diametro 320 mm, pinza fissa a 4 pistoncini
Freno posteriore A disco singolo, diametro , pinza flottante a 2 pistoncini
ABS BMW Motorrad Integral ABS di serie (versione semi-integrale), disinseribile
Lunghezza 2.165 mm
Larghezza (compresi specchi) 880 mm
Altezza (senza specchi) 1.300 mm
Altezza sella con peso a vuoto 790 mm (sella bassa/alta 760 / 820 mm)
Peso in ordine di marcia con pieno di benzina 231 Kg
Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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