AL MUSEO MILLE MIGLIA NUOVE AUTO TUTTE DA SCOPRIRE

“90 Anni. 1000 Miglia” sempre più dinamica: oltre 50 vetture si sono date il cambio tra le sale del Museo. Neppure gli eredi di Fangio hanno saputo resistere al fascino della storia

Sandro Binelli e i figli del pilota Fangio

L’esposizione “90 Anni.1000 Miglia” – in corso al Museo Mille Miglia di Brescia sino al prossimo 7 Gennaio 2018 – continua a sorprendere con auto sempre nuove e dal passato affascinante.
Nei giorni scorsi le orme del celebre padre hanno condotto al Museo anche i figli del grande pilota Juan Manuel Fangio, che, documentandosi sulla carriera sportiva del campionissimo nelle varie edizioni della Mille Miglia, hanno potuto così visitare la mostra in un periodo di grande rinnovo.

Innovativa e 2.0 l’esposizione merita certamente di essere vista più̀ volte: tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota, la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso e la Parisotto Fiat 750 Sport Siata del 1952 che corse la Mille Miglia nel 1952 di proprietà di un collezionista americano.

LE AUTO PIÙ RARE, LE STORIE PIÙ BELLE
Eccezionale esposizione di Fiat 8V al Museo Mille Miglia.
La Fiat 8V è una vettura rarissima costruita in soli 114 esemplari, l’esposizione 90 anni. 1000 Miglia ne espone addirittura sei. Fin dal giorno dell’inaugurazione al Museo Mille Miglia si trova esposta la quarta Fiat 8V mai prodotta (telaio 106.000004) che corse ben quattro edizioni della Mille Miglia con diverse carrozzerie dal 1952 al 1955, nel 1953 conquistò un 23esimo posto. Al fianco di questa meraviglia la Fiat 8V Vignale telaio 106.000052 che corse, non classificandosi, la Mille Miglia del 1955 con una straordinaria carrozzeria disegnata da Michelotti proprio per Vignale.
3 MACCHINE E UN MOTORE
Arrivata al Museo Mille Miglia la Jaguar Biondetti
Particolarmente curiosa è la storia di questa vettura, o meglio del motore che vi è montato.
Clemente Biondetti, famoso pilota automobilistico e vincitore di quattro Mille Miglia, corse l’edizione del 1950 con una Jaguar XK 120. A competizione finita, il gruppo motopropulsore di questa vettura rimase nelle mani del pilota toscano che decise quindi, prima di installarlo su un telaio artigianale costruito da lui stesso con una carrozzeria di una Ferrari 166 SC, con la quale partecipò alla Mille Miglia del 1951 e, successivamente, nel 1952, rimosse la carrozzeria Ferrari e fece carrozzare la sua Special come la Jaguar C-type, dal momento che la Casa, dopo la sua partecipazione a Le Mans del 1951, non aveva più voluto affidargli nessuna auto. Oggi il motore si trova ancora sull’auto con il telaio artigianale, ribattezzata per questo motivo Jaguar Biondetti.

È ARRIVATA LA CISITALIA 202 SPYDER SPORT SPECIALE
Nel 1947 non si chiamava ancora Spyder Nuvolari
La Cisitalia 202 Spyder Sport Speciale del 1947 (Carrozzeria Garella) telaio 002S corse la Mille Miglia nel 1947 con Eugenio Minetti e Pietro Facetti con il numero 172 piazzandosi al quarto posto assoluto. Nel corso della stessa gara, il grande pilota Tazio Nuvolari gareggiava con la stessa vettura piazzandosi però al secondo posto. Da quel momento i modelli successivi della Cisitalia Spyder Sport Speciale vengono comunemente chiamati Spyder Nuvolari.

Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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