Benelli TRK 702X: un successo annunciato

Con la TRK 502 e 502X da 4 anni in vetta alle classifiche di vendita il successo delle nuove TRK 702 e 702X era dato quasi per scontato, ma nessuno si aspettava che in poco meno di 3 mesi fossero già migliaia le moto acquistate dai clienti. Segno evidente non solo che la moto piace, effettivamente sotto il profilo estetico è decisamente bella, ma anche che in molti aspettavano una cilindrata che potesse regalare quella potenza in grado di rendere la TRK più divertente da guidare e più fruibile anche in due e a pieno carico, senza però andare a intaccare più di tanto le apprezzate doti di comodità e facilità di guida che caratterizzano la TRK 502 e soprattutto senza alzare troppo il pezzo di acquisto, che resta vantaggioso e ancora di più fino al 31 dicembre grazie alla promozione che prevede il set completo di valigie in omaggio per chi ordinerà la moto, che ricordiamo costa 7.490 Euro sia in versione standard sia nella versione X oggetto di questa prova.

Estetica più raffinata

Sebbene la moto sia stata sviluppata sullo stesso telaio della TRK 502 l’estetica appare più matura e moderna, con linee più filanti e una posizione in sella meno infossata grazie a un serbatoio più morbido nelle linee nel punto di contatto con il pilota. Decisamente più aggressiva la vista frontale e laterale, mentre non ci fa impazzire il portapacchi posizionato molto in alto, lo avremmo preferito a filo sella come sulla sorellina minore. L’attacco per il silenziatore e il nuovo codino danno alla 702X un look meno stradale e anche le varie colorazioni disponibili ci sembrano azzeccate.

Il “becco” è meglio integrato con il resto delle sovrastrutture e sotto il nuovo gruppo ottico si intravede un punto centrale nelle plastiche in cui è evidente una futura presenza di un sistema di sicurezza, come per esempio un cruise control adattivo. Per il resto rimane la sensazione di robustezza dato dal tanto acciaio utilizzato e dai componenti sovradimensionati (anche portatarga e paramani sono in acciaio). Se da un lato tutto questo porta a un inevitabile aumento di peso dall’altro garantisce indubbiamente robustezza, già comprovata sulla TRK 502 dalle testimonianze dei motociclisti che hanno raggiunto chilometraggi importanti senza inconvenienti.

Come sulla sorella minore anche sulla 702X a parte l’ABS non c’è elettronica o diavolerie varie e anche il bel cruscotto a colori, molto scenografico e dotato di sensore crepuscolare, offre un computer di bordo molto semplice che si limita a indicare i chilometri totali e parziali (2 trip), oltre chiaramente a velocità, giri al minuto, marcia inserita, livello del carburante e temperatura dell’acqua. In compenso è prevista la connettività Bluetooth per gestire chiamate, musica e mirroring della cartografia tramite l’app Carbit Ride (gratuita per il primo anno). Questa funzionalità spesso non è disponibile nemmeno su moto che costano due o tre volte tanto e contribuisce a dare ancora più sostanza alla TRK 702.

Belli i blocchetti elettrici retroilluminati, gli indicatori di direzione e i fanali full led, ma anche molto utile la doppia presa USB/USB-C accanto al display. Il cupolino, non regolabile in altezza, è invece un po’ troppo piccolo considerando che stiamo parlando di una moto votata al turismo (è meno protettivo rispetto a quello della 502X). Malgrado la semplicità della componentistica l’assemblaggio è curato e anche passando su buche e pavé non si sentono fastidiosi scricchiolii provenienti dalle plastiche, così come non ci sono cablaggi a vista che sporcano le linee . Molto belli i paramani e comoda la possibilità di regolare la distanza sia della leva freno sia di quella della frizione, così come la presenza di serie sulla X del cavalletto centrale. Una chicca degna di una moto premium è poi il pomello di sgancio per rimuovere la parte anteriore della sella (quella posteriore si rimuove usando la chiave di accensione).

Telaio rivisto e nuovo motore

Il telaio è di fatto quello della TRK 502 e a cambiare è il forcellone, ora in alluminio. Resta la forcella a steli rovesciati da 50 mm, purtroppo non regolabile, che prevede un’escursione di 140 mm su entrambe le versioni.

A cambiare è invece l’ammortizzatore posteriore, che sulla X ha un’escursione di 173 mm, rispetto ai 154 della sorella stradale. Questo porta la X ad avere una forcella più puntata che all’atto pratico si traduce in una guida più efficace nel misto malgrado la ruota da 19 all’anteriore. Chiaramente cambia anche l’altezza della sella, che sulla X è di 835 mm da terra mentre sulla versione con cerchi da 17” è a soli 790 mm. Anche sulla X si tocca comunque facilmente a terra con entrambi i piedi e il controllo da fermo, dove il peso elevato si fa maggiormente sentire, è agevole grazie all’ampio manubrio e alle maniglie del passeggero che aiutano nelle manovre di parcheggio.

Se la ciclista non si discosta molto da quella della 502X a cambiare completamente è il motore, un bicilindrico frontemarcia Euro 5 raffreddato a liquido da 698 cc totalmente nuovo, capace di erogare 70 CV a 7.000 giri e 70 Nm di coppia a 6.000 giri. Un propulsore non certo esuberante, ma molto fluido e abbastanza contenuto nelle vibrazioni grazie al contralbero e al fissaggio anteriore al telaio tramite silent block. Ai bassi è un po’ pigro e per spremere tutti i 70 Cv va fatto girare in alto mantenendo il contagiri oltre i 4.000 giri/min, ma considerando anche la cedevolezza delle sospensioni e un impianto frenante non particolarmente potente la guida sportiva non è proprio il suo terreno ideale; molto meglio sfruttare la fluidità del motore e godersi il viaggio contando anche su un cambio molto preciso e su una frizione estremamente morbida. Il peso a vuoto di 218 kg si percepisce anche nella guida ma non infastidisce più di tanto perché tutto su questa moto, a cominciare proprio dal motore per finire con i freni, è pensato per facilitare la guida e gestire al meglio la moto in ogni condizione.

Grazie ai “soli” 70 cv e all’erogazione morbida del propulsore non si sente più di tanto la mancanza del controllo di trazione e l’Abs è tarato molto bene; peccato non sia disinseribile per la guida in fuoristrada. Soffermandoci un istante sui freni, all’anteriore manca un po’ di mordente appena si pinza ma la potenza è adeguata alle prestazioni, anche se avremmo preferito le pinze radiali come sulla 702 con ruote da 17″, mentre il posteriore è davvero poco incisivo e serve più che altro a limitare l’affondamento della forcella in frenata. Il reparto sospensioni è semplice, con la forcella davvero troppo poco sostenuta che in fuoristrada va in crisi facilmente e che in presenza di imperfezioni nel manto stradale tende a far perdere un po’ di precisione all’avantreno.

Decisamente meglio il mono posteriore regolabile nel precarico, anche se manca il pomello di regolazione rapida. Abbiamo però avuto modo di parlare ad Eicma 2023 con la responsabile comunicazione di Benelli e ci ha detto che i modelli in consegna prevedono già una taratura delle sospensioni modificata rispetto ai modelli a parco stampa forniti a giornalisti per i test. Pertanto, l’eccessiva morbidezza potrebbe già essere un problema superato sulle moto in vendita.
Ci auguriamo che quando prima venga reso disponibile come optional anche un paramotore più ampio in grado di proteggere meglio i collettori ei l basamento; tra l’altro darebbe anche maggiore importanza andando a impreziosire la vista laterale.

Alla guida

Diciamo subito che la posizione in sella è molto buona, al pari dell’abitabilità sia per il pilota sia per il passeggero che può contare una sella ampia e ben imbottita, pratiche maniglie e pedane ben distanziate e con una spessa gomma che filtra le vibrazioni. Anche sulla TRK 702X il pilota ha sempre la sensazione di essere “dentro” la moto, ma meno rispetto alla 502X.

Non immediato il passaggio alla guida in piedi per via di un posizionamento delle pedane e del manubrio non proprio ottimale per la guida in fuoristrada. Del resto la 702X è pensata più per semplici strade bianche che non per percorsi particolarmente accidentati e i progettisti hanno probabilmente dato più peso al confort su strada in un’ottica di turismo anche a lungo raggio, ambito in cui questa Benelli si comporta davvero bene. Diciamo che è una moto pensata per chi vuole viaggiare in relax senza svenarsi per comprare una maxi enduro super potente e tecnologica. Le concorrenti dirette sono davvero poche e il rapporto qualità/prezzo resta indubbiamente la sua arma vincente. Anche nel misto e in città la TRK 702X è una moto facile da guidare anche per chi non ha molta esperienza e chiaramente è molto più divertente rispetto alla sorellina minore grazie alla cavalleria in più fornita dal nuovo bicilindrico. Il manubrio largo aiuta il controllo e la morbidezza delle sospensioni se da un lato limita la guida sportiva e in fuoristrada dall’altro aumenta il confort anche su buche e pavé. Siamo curiosi di provare il nuovo assetto con cui verranno consegnate le moto.

A questo punto è inevitabile fare un paragone con l’altra rivelazione dell’ultimo anno, ovvero la Moto Morini X-Cape 649 perché hanno praticamente il medesimo prezzo. La Morini è più sofisticata come componentistica, telaio e sospensioni e decisamente più votata al fuoristrada mentre la Benelli TRK 702X grazie alla maggiore potenza (70 cavalli contro i 60 della Moto Morini) è più pronta nel misto e adatta a lunghi viaggi anche in virtù di un confort leggermente superiore. Anche esteticamente le due moto si discostano parecchio, con la Moto Morini più ispirata ai rally e la Benelli più in linea con i canoni stilistici delle moderne enduro stradali, ma anch’essa con una spiccata personalità.

Conclusioni

La Benelli TRK è disponibile sempre in due versioni: la TRK 702, più stradale,  con pinze radiali a quattro pistoncini, cerchi tubeless in lega da 17” e pneumatici Pirelli Angel GT, e la TRK 702X, adatta anche a un offroad leggero, che prevede pinze tradizionali, cavalletto centrale, cerchi da 17” e 19” pollici (purtroppo non tubeless) e pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR.

Tre i colori attualmente disponibili. Il prezzo per entrambe le versioni è di 7.499 euro e come accennato in apertura fino a fine 2023 è prevista una promozione che prevede la fornitura in omaggio del tris di valigie in alluminio.