Dall’1 al 3 luglio il circuito di Spielberg ospita il 9°appuntamento del Mondiale 2016 di Formula 1. Realizzato dove un tempo c’era l’Osterreichring, il Red Bull Ring è stato ridisegnato da Hermann Tilke
Inaugurato nel maggio 2011, ha ripreso ad ospitare la Formula 1 nel 2014. Questo è un tracciato molto ondulato, come dimostrano i 12 gradi della salita più ripida e i 65 metri di differenza di altitudine tra il punto più alto e il più basso della pista. È inoltre caratterizzato da curve secche ed essendo abbastanza corto (4,318 km) tra una frenata e l’altra c’è poco spazio per raffreddare l’impianto (link).
Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il Circuito di Spielberg rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista austriaca si è meritata un indice di difficoltà di 7, identico a quello ottenuto dal tracciato cittadino di Baku (link).
L’impegno dei freni durante il GP
Alle 9 curve del tracciato (7 a destra, 2 a sinistra) corrispondono 7 frenate; il tempo speso in frenata dalle monoposto dotate di freni Brembo è uno dei più bassi della prima metà del Campionato, solo il 17 % della durata complessiva della gara. All’opposto la decelerazione media è di ben 4,4 g e costituisce il valore più alto dell’intero Mondiale. L’energia dissipata in frenata da ogni vettura durante l’intero GP è di 144 kWh, equivalente all’energia elettrica consumata per la mungitura di circa 1.700 bovini da latte. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota applica un carico totale sul pedale di 67 tonnellate, cioè quasi il peso complessivo di 400 moto Ktm.
Le frenate più impegnative
Delle 7 frenate del circuito di Spielberg, 4 sono classificate dai tecnici Brembo come altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e 1 è light. La più impegnativa è quella alla curva Remus (curva 2), perché i piloti vi arrivano a 316 km/h, per rallentare bruscamente fino a scendere a 67 km/h in soli 146 metri, cioè più dell’incredibile salto record di Daiko Ito dal trampolino di Bischofshofen. Per riuscirci applicano un carico di 146 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 5 g, che i più fortunati possono provare sulle montagne russe Rock’n’Roller Coaster ai Disney’s Studios.
Identica per decelerazione, ma inferiore come lunghezza (116 metri invece di 146) e tempo di frenata (1,27 secondi, contro 1,72 secondi), la prima frenata del tracciato alla curva Castrol: da 313 a 113 km/h, con un carico di 154 kg sul pedale del freno.
Come se non bastasse anche la terza curva della pista (Schlossgold) comporta una decelerazione notevole: 4,9 g, con un carico sul pedale di 152 kg ed una diminuzione di velocità di quasi 220 km/h. Tosta anche la frenata alla curva 8, intitolata a Jochen Rindt, seppur contenuta in soli 76 metri.
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