Pronostici rispettati: il russo (HRC) ha conquistato la classe Elite davanti al suo avversario più temibile il belga Van Horebeek (Monster Energy Yamaha). Targa oro per Cervellin in MX2 e Rubini nella classe 125
di Valerio Origo
Si è chiusa l’edizione 2016 degli Internazionali d’Italia, contraddistinta dal grande spettacolo visto in pista e dalla numerosa partecipazione di pubblico. Sulla pista internazionale di Ottobiano, freddo e pioggia non hanno scoraggiato il pubblico, entusiasta e caloroso come non mai per la grande battaglia in pista fra i due contendenti al titolo: Evgeny Bobryshev (HRC) e Jeremy Van Horebeek (Monster Energy Yamaha Factory MXGP Team). I due piloti hanno dato vita a una prova esaltante, sfiorando il limite sulla sabbia del circuito Pista South Milano.
Nella classe regina, l’Elite, i migliori 20 piloti di MX1 ed MX2, ha visto Bobryshev al comando fin dal primo giro, mantenendolo fino alla finish line davanti a Van Horebeek. Fra i due si è creato un elastico, tra tentativi di sorpasso e rischi incredibili che i due si sono presi per cercare di vincere, mantenendo così incerto fino all’ultima curva l’esito finale. Terzo classificato il tedesco Nagl (Rockstar Energy Husqvarna Factory): il più veloce alla partenza, aggiudicandosi l’Holeshot sia nella gara MX1 che nella finale Elite. Il campione del mondo MX2 Tim Gajser (Honda Gariboldi) ai piedi del podio mentre primo degli italiani è David Philippaerts (DP19 Yamaha Racing). Grande prova di Bernardini (TM FMI Racing) ha chiuso undicesimo nella classifica Elite, col 250cc.
A conferma dell’ottimo stato di forma di Van Horebeek, la vittoria nella classe MX1, che gli ha permesso di aggiudicarsi la tabella oro di campione tra le 450. Secondo classificato è risultato Nagl che è riuscito a mettersi dietro nientemeno che il russo Bobryshev, che precede Coldenhoff (RedBull KTM Factory Racing). Sfortunato l’azzurroLupino (Honda RedMoto Assomotor) costretto al ritiro per un guasto meccanico, compromettendo la qualificazione alla finale Elite.
Nella MX2 Michele Cervellin ha ribadito di essere il più veloce. Partito male, recupera gli avversari sorpassandoli uno alla volta, salendo sul gradino più alto del podio davanti a Calvin Vlaanderen ed Henry Jacobi. Autore dell’holeshot è stato Joakin Furbetta già in ottima forma.
Terza vittoria consecutiva per il francese Stephen Rubini (KTM Silver Action) nella 125: vince gara#1 ed è secondo in gara#2. Mikkel Haarup (Rockstar Energy Husqvarna Factory) rimedia alla caduta nella prima manche, vincendo la seconda e riuscendo così ad agguantare il secondo gradino del podio con un solo punto di vantaggio su Roan Van de Moosdijk (DP19 Yamaha Racing). Il nostro Lugana (TM FMI Racing) con una sfortunata caduta in gara#2 vanifica il secondo posto di gara#1, rimanendo fuori dal podio per pochissimi punti.
Sul sito, un’ampia galleria fotografica dell’intera manifestazione.
Foto di Valerio Origo
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