MotoGp Assen: Primi! Anzi, no, ultimi…

Di Luca Golfrè Andreasi

L’edizione 2016 del gran premio d’Olanda ad Assen sarà una di quelle che entrerà prepotentemente nella storia

La gara è stata tra le più imprevedibili e strane mai viste negli ultimi dieci anni, dove Il meteo ha condizionato pesantemente gli eventi e sono emersi prepotentemente gli outsider.

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Il gran premio della MotoGP è stato interrotto dopo 14 giri per delle condizioni meteo a dir poco proibitive. Pioveva talmente tanto che i piloti facevano fatica a vedere dove andavano. La gara è ripresa dopo un’interruzione di circa venti minuti, dove i piloti hanno corso per i 12 giri rimanenti.

Se in “gara 1” i piloti italiani hanno dominato la scena con Dovizioso primo, Petrucci secondo e Rossi terzo (inseguiti da un folto gruppo composto da Redding con l’altra Ducati Pramac, le Honda ufficiali, Crutchlow e Miller), gara2 è diventata un incubo per gli italiani.

Tutti hanno spinto forte fin dalle primissime battute di gara2 e infatti sono cominciati gli errori e le cadute, a cominciare da Dani Pedrosa nel primo giro, seguito da Crutchlow poche curve dopo e da Dovizioso (secondo al momento della caduta e all’inseguimento di Rossi).

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In questo momento tutto era in favore del Dottore, con Marquez staccato di oltre due secondi e preda del gruppo e Lorenzo, mai a suo agio con la propria moto, in ultima posizione. Uno scenario migliore di così per Rossi sarebbe impossibile da dipingere. Durante il terzo giro il colpo di scena: Rossi è tradito dall’asfalto bagnato di Assen e cade. E’ il terzo “0” stagionale per lui, la rincorsa al campionato si fa sempre più dura.

Rossi non ha esitato a definirsi “somaro” nel dopogara. Un pilota con la sua esperienza non dovrebbe commettere questi errori da rookie.

A giovare dalla caduta è sicuramente Marc Marquez, inseguito a sorpresa da Jack Miller.  I due hanno preso rapidamente il largo e Jack Miller, contro ogni pronostico, va a sorpassare lo spagnolo e ancor più a sorpresa riuscirà a mantenere il primo posto fino alla fine della gara, tagliando il traguardo in prima posizione. E’ una vittoria storica. Erano 10 anni che non vinceva un team privato in MotoGP (l’ultima risaliva a Toni Elias nel 2006 ad Estoril) e interrompe un dominio Marquez-Lorenzo-Rossi-Pedrosa che durava da oltre 60 gare, oltre che zittire i tanti scettici che dubitavano del suo talento. E’ vero, è stata una gara strana e condizionata da tanti fattori, ma Jack è stato capace di stare in piedi oltre che andare parecchio forte. Chapeau!

Marquez giunge al traguardo secondo e si porta a +24 su Lorenzo e a +42 su Rossi. Lo spagnolo di Cervera ha imparato a fare “la formichina”, ad accumulare punti e ad accontentarsi del piazzamento. Se prima la testa e la capacità di ragionare erano un suo punto debole, ora ha sviluppato l’intelligenza necessaria per compensare la competitività modesta della sua Honda. Con questa gara mette un’ipoteca importante sul mondiale.

Terzo sotto la bandiera a scacchi è Scott Redding che conquista il suo secondo podio in MotoGP, superando negli ultimi giri Pol Espargarò.

Quinto è Iannone, autore di una fantastica rimonta (partiva dall’ultimo posto in seguito alla penalità rimediata a Barcellona). Il pilota di Vasto è stato avvantaggiato dall’interruzione della gara. Iannone è infatti caduto nell’ultimo giro completato prima della bandiera rossa.

Gara nera per la Suzuki, con Vinales solo nono e mai realmente competitivo e Aleix Espargarò, prima spinto fuori pista e poi caduto pochi giri dopo. C’è una notizia positiva però per il maggiore dei fratelli Espargarò, Aleix infatti ha firmato un contratto biennale con Aprilia andando ad affiancare Sam Lowes.

Petrucci invece è stato costretto al ritiro per problemi all’alternatore, un vero peccato vista la competitività del pilota di Pramac su pista bagnata.

Lorenzo è decimo al traguardo, praticamente ultimo. I piloti che gli sono arrivati alle spalle sono Pedrosa e Bradley Smith, caduti durante la gara e in grado di recuperare la moto per portarla fino al traguardo.

Nonostante uno dei weekend più negativi di tutta la sua carriera, Jorge riesce a difendersi in classifica, recuperando punti su Rossi e perdendone “solo” 14 da Marquez.

La prossima gara sarà tra due settimane al Sachsenring in Germania, pista finora favorevole alla Honda e a Marquez nella fattispecie. Tutti i big hanno voglia di riscatto e Marquez non mollerà certo il suo vantaggio facilmente. Il prossimo GP potrebbe essere uno dei più infuocati della stagione nonché il giro di boa del campionato. Ne vedremo delle belle!

Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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