TEST GIVI ST605 TANKLOCKED

Abbiamo messo le mani sulla borsa da serbatoio della linea TankLockED di GIVI, sicuramente una delle borse serbatoio più tecniche presenti oggi sul mercato.

In questo articolo andiamo ad esplorare meglio il mondo delle Borse da serbatoio, la loro funzionalità, le diverse tipologie, il tutto approfittando della prova della nuova GIVI ST605 TanklockED che abbiamo tra le mani, un upgrade voluto alla precedente XS319.

Iniziamo con il classificare le borse serbatoio, che vengono suddivise in base alla tipologia di aggancio.
Magnetiche, a cinghie o con agganci specifici.

MAGNETICHE: Sono le borse che possono essere applicate a serbatoi in metalli ferrosi e non alluminio per capirci; sfruttano la capacità dei magneti di attaccarsi, solitamente sono all’interno di materiale antigraffio, per evitare di danneggiare il serbatoio stesso.

A CINGHIA: Nel caso di serbatoi di tipo plastico, o in generale non magnetico; si applicano con sistemi a cinghie che vengono fissati, sia direttamente con la borsa, sia con un sistema per poi agganciare la borsa in un secondo momento. Nel dettaglio possiamo avere anche cinghie con sganci rapidi, o bottoni a clip.

AGGANCI SPECIFICI: Sono le evoluzioni più recenti, tramite un sistema che quasi sempre viene fissato sul tappo serbatoio, consente un rapido aggancio/sgancio di una borsa. In questa tipologia ogni produttore sviluppa un suo sistema brevettato, GIVI per esempio ha il Tanklock e il TanklockED.

Le differenze tra le varie tipologie di attacco, spesso sono quasi sempre di tipo funzionale, e molto meno estetico. Le magnetiche e a cinghia sono quelle che hanno più storia, le prime ormai stanno avendo un po’ più difficoltà di utilizzo. Il mondo del motociclismo usa sempre più materiali tecnici, dalle termoplastiche all’alluminio, per cui diventano spesso inutilizzabili.
Storia differente per quelle a cinghia, dove l’unico vero neo per il loro aggancio resta l’adattabilità alla moto. Infatti non tutte le moto permettono un loro utilizzo, ma restando sempre uno dei metodi più sicuri per chi fa OFFROAD, in quanto la borsa legata in questo modo, anche sotto fortissime sollecitazioni, resta ben salda alla moto.
Come ultime parliamo di quelle specifiche per i tappi serbatoio, dove rientrano anche quelle che sfruttano le cinghie come base per poi avere un sistema ad attacco RAPIDO. Sono quelle più comode da rimuovere, pur rimanendo molto sicure; solitamente si adattano a tutte le moto tramite un accessorio che va montato sulla corona del tappo serbatoio, così da non dover ricomprare una nuova borsa se ci cambia moto.

Il nostro consiglio è di valutare sempre che i sistemi di attacco rapido abbiano una sicurezza; una sorta di fermo che permette il reale blocco della borsa, poi come nel caso della GIVI ST605, c’è anche la possibilità di bloccare questo fermo di sicurezza con un lucchetto a chiave, rendendola fissa e non rimovibile.

Proprio parlando dell’attacco GIVI, andiamo a specificare come funziona, così da capire chiaramente come funziona un attacco rapido.

Gli elementi che compongono il sistema Tanklock di GIVI sono costituiti da un attacco specifico sul modello di tappo serbatoio, un anello di ferro che rinforza il sistema (fornito con la borsa), e il sistema di aggancio già applicato sulla borsa stessa. Nel caso di una versione TanklockED il sistema nella borsa è provvisto anche di un lucchetto con un paio di chiavi.
Il sistema di blocco GIVI sulle borse in entrambe le versioni, ha una leva (rossa) che, se premuta sblocca la borsa e la stessa scatta per confermare l’aggancio corretto al sistema. Il lucchetto per la versione più ricca andrà a bloccare questa leva, non permettendo di premerla per sganciare la borsa.

Il materiale utilizzato e la costruzione sono altri due punti da considerare quando si sceglie una borsa serbatoio, Influenzeranno il loro utilizzo, e la durabilità in base all’impiego.
Il materiale definisce la capacità di resistere agli urti, considerate che spesso si possono usare come zainetti o borse a tracolla da portarsi dietro; e anche la capacità di resistere alla pioggia, insieme alle cerniere, evitando di usare coperture dedicate.
Vero è che in generale la copertina è sempre la soluzione migliore, ma molto dipende anche dall’intensità della pioggia e dalla posizione.
Se prendiamo una moto turistica solitamente con cupolini generosi, dove la pioggia non arriva direttamente sulla borsa trasversalmente in velocità, mettendo in crisi le cerniere, si potrebbe pensare di usare la ST605 in materiale idrorepellente termoformato senza problemi. Se invece usiamo una naked, in questo caso la copertura antipioggia sarebbe doverosa.


Diverso il discorso per la GIVI XS319, dove anche la pioggia continua verticale potrebbe essere un piccolo problema, soprattutto considerate che col tempo questi materiali possono perdere la completa impermeabilità nelle zone di contatto o usura.
Per concludere possiamo confermare che entrambe queste borse hanno la copertina antipioggia esterna, nel caso della GIVI ST605 anche il portacellulare impermeabile, per chi le utilizza potrà decidere sempre cosa fare.

Altro aspetto da considerare sull’acquisto di una Borsa serbatoio è la dimensione, e quindi la capacità di contenere i vostri oggetti.
Piu piccola è meglio è!
La borsa serbatoio deve contenere oggetti pratici e utili all’occorrenza immediata, come un paio di occhiali, un telefono, biglietti autostradali, action cam etc. Non di certo qualcosa che non serve o che potete recuperare con calma dal bagaglio posizionato tra bauletti, borse laterali etc.
Questo perché la borsa deve essere capiente ma non eccessivamente grande, per non ostacolare la guida, le manovre o la visione del cruscotto.
Potremmo aprire un capitolo su episodi “fantozziani” che ho visto in tanti anni, gente che si sporge di fianco perché non vede oltre la borsa, NON FATELO! Sareste un pericolo per voi stessi e per gli altri.
Si è vero a volte è un utile spazio per ampliare quello che non ci sta nel resto del vostro sistema di carico, ma credetemi se vi dico che non è una scelta ottimale.

Il nostro consiglio è di cercare di fare la conta di quello che realmente portate con voi, che vi serve subito a portata di mano, così da dimensionare la borsa nel modo corretto.

La nostra opinione sulla nuova GIVI ST605:

5 Litri di Borsa, una struttura rigida termoformata che consente di immagazzinare molti oggetti, ottima per chi fa adventuring o moto viaggi. Volendo c’è uno scomparto per gli occhiali, che può essere rimosso facilmente, e un vano con retina e zip, utile per tenere oggetti separati dal resto.

L’interno è in tessuto, così da evitare per esempio nel caso di uno smartphone che si possa graffiare muovendosi. È anche previsto un punto di passaggio di un cavo nella parte frontale, non è tagliato ma si può fare per chi ne ha necessità (ovviamente ne compromette la tenuta stagna se non si userà il guscio morbido antipioggia).

Comoda la custodia del telefono, che si può mettere e togliere senza problemi, e sfrutta un invaso ricavato nella parte superiore per ridurre lo spessore sporgente.

La chiusura a zip a doppio cursore prevede la possibilità di utilizzare un lucchetto in un anello che si ricava avvicinandoli, un plus sempre utile.

Di serie c’è anche la tracolla, che si aggancia alle asole predisposte, trasformando la borsa serbatoio e rendendola comoda da portarsi dietro.

La qualità percepita è ottima, GIVI ha realizzato la ST605 con cura in ogni cucitura. Bisogna dire che Il materiale termoformato ha il vantaggio di essere idrorepellente, mentre subisce più facilmente graffi rispetto al tessuto usato dalla XS319. Il sistema TanklockED aggiunge una sicurezza per trattenere la borsa nel suo alloggio, così da poterla lasciare in posizione sulla moto al sicuro.

Un difetto riscontrato a nostro avviso è nel sistema di anello applicato sul tappo serbatoio, una plastica troppo leggera e facilmente deformabile, pensiamo che sarebbe da migliorare con un materiale più rigido.

Concludendo possiamo dire che il nostro aggiornamento, non solo in spazio che passa da 3 litri a ben 5, è sicuramente un vantaggio. Facendo attenzione alle dimensioni, sul KTM 1290 SAS è perfetta, concede di portare molti oggetti senza essere minimamente di ingombro alla guida.

Il prezzo di 165,51 € ivato (fonte sito GIVI.com) insieme alla flangia (circa 18€), considerato come investimento riutilizzabile nel tempo anche su altri modelli non è affatto male.

Informazioni su Gianluca Villa 851 articoli
Responsabile Informatico, da anni segue con passione gli sport motoristici Motociclista appassionato fin da giovane, ha accumulato oltre 30 anni di esperienza nella guida delle due ruote, con e senza motore. Dopo una collaborazione iniziale con Motocorse.com è parte integrante del progetto wheelsmag.it. Inizialmente dedito alla guida enduro, si è specializzato nel gestire moto più stradali, colpa della residenza al vicinissimo circuito di Monza. Risiede nell'alta Brianza dove è facile trovarlo in giro sia in bici che in moto tra le colline e il lago di Como. Ha un occhio di riguardo verso la sicurezza stradale soprattutto espressa dagli accessori e dall'abbigliamento.

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