Ecco l’ultimo nato della famiglia di scooter elettrici Askoll; si chiama XKP e riconferma le ottime caratteristiche dei modelli ES, proponendo però una linea più moderna e maggiore tecnologia di bordo, a cominciare dal nuovo display e dall’interconnessione con una App che verrà presto rilasciata su Apple Store e Play Store.
Compatto e moderno
L’XKP, in questa prova nella versione L3 2.8, mantiene le dimensioni compatte che caratterizzano tutti gli Askoll, pensati per essere facili da guidare e per muoversi agevolmente in città. Sella bassa, pedana piatta, peso contenuto e dimensioni che permettono di passare praticamente ovunque sono plus non da poco per uno scooter espressamente pensato e ingegnerizzato per la mobilità urbana, come del resto indica chiaramente l’autonomia studiata per tragitti brevi o di media durata.
Il design è caratterizzato da nuove luci full Led (compresi gli indicatori di direzione), parafanghi più sportivi e soprattutto dai frontale con il grande faro tondo e dalla coda che integra le maniglie per il passeggero, utili anche durante le manovre da fermo. Il piccolo copulino di serie svolge una funzione prettamente estetica, ma si potrà optare per un vero e proprio parabrezza, così come ampliare la capacità di carico aggiungendo un bauletto posteriore. Di serie troviamo un vano porta oggetti anteriore protetto da serratura, abbastanza capiente, e il gancio portaborse estraibile, che abbinato alla pedana piatta consente di portare agevolmente una borsa della spesa o la borsa per la palestra.
Il nuovo faro non è solo bello esteticamente ma è anche più grande e luminoso per garantire maggiore visibilità e sicurezza durante gli spostamenti notturni. Anche il gruppo ottico posteriore è nuovo ed è stato inserito in un codino più corto e filante. Dietro lo scudo anteriore troviamo una presa di ricarica Usb e il nuovo grande display a colori, di cui parleremo tra poco. La sella è sufficiente comoda per due e le pedane a scomparsa per il passeggero sono comode da azionare.
Ottima anche la disponibilità del doppio cavalletto, centrale e laterale. L’apertura della sella avviene dal blocchetto di accensione (ancora tradizionale con chiave) e sotto lo spazio è interamente occupato dalle due batterie e dal caricatore, che possono essere rimossi per una eventuale ricarica in casa o in ufficio. Molto meglio però caricare le batterie direttamente sullo scooter collegandosi a una normale presa di corrente. Per una ricarica completa servono poco meno di 6 ore.
Peccato che rispetto ai modelli precedenti il pratico cavo a molla elicoidale di ricarica sia stato sostituito con un più economico cavo di corrente tradizionale, sufficientemente lungo per permettere un collegamento agevole ma più scomodo, perché va arrotolato con cura tutte le volte per garantire la perfetta chiusura della sella. A parte questo dettaglio durante il test abbiamo rilevato un altro particolare migliorabile, rappresentato dal bel porta cellulare Givi disponibile tra gli accessori (costo circa 50 euro) montato direttamente sopra al display dietro al cupolino. Quando si utilizzano cellulari con lo schermo grande (noi abbiamo usato un Samsung A52) per via del posizionamento il gancio a molla superiore va a colpire il cupolino rendendo non solo l’inserimento del telefono difficile, ma generando anche vibrazioni e urti che a lungo andare potrebbero rovinare il cupolino stesso. È sufficiente spessorare il cupolino per risolvere il problema, però auspichiamo una modifica direttamente in fabbrica.
Per il resto la qualità costruttiva è buona e soprattutto l’affidabilità è uno dei punti di forza di tutti gli scooter Askoll, che non a caso vengono utilizzati anche per le flotte a noleggio.
Motore più silenzioso e tre mappature
Il motore in questa versione L3 con potenza di 2,7 Kw e recupero dell’energia in frenata permette di raggiungere una velocità massima di 66 Km/h, offre una coppia di 130 Nm e l’autonomia si attesta attorno agli 85 Km usando la mappatura standard. Con quella a massima potenza si riescono a fare circa 55 Km, più che adeguati comunque per un utilizzo cittadino. Sfruttando bene il freno rigenerativo e l’effetto “veleggiamento” tipico degli scooter elettrici in modalità Eco si riescono invece a superare i 100 Km. Chiaramente in questo caso la velocità massima è limitata a 30 Km/h in quando è pensata proprio per risparmiare energia. Tra questi due estremi, Eco e Sport appunto, troviamo la mappatura Standard che prevede una velocità massima limitata a 50 Km/h e uno spunto leggermente inferiore a quella Sport. Inutile dire che il maggior divertimento si ha proprio con quest’ultima, in cui l’XKP pur non arrivando alle prestazioni di un 125 endotermico garantisce comunque un buono spunto e un comportamento dinamico brillante anche grazie al peso di soli 71 Kg.
Molto interessante la possibilità di cambiare la mappatura anche in movimento, senza la necessità di fermare lo scooter. Questo permette, per esempio, di avere immediatamente quella potenza in più che occorre per affrontare meglio un sorpasso o per non perdere velocità quando ci troviamo improvvisamente a percorrere una salita. Basta un colpetto sul pulsante dell’avviamento per passare da una modalità all’altra.
Chiaramente la mappatura attiva, così come il livello di carica, il consumo della batteria, la velocità istantanea, il trip totale e parziale e il recupero dell’energia in frenata viene visualizzata sul grande display a colori da 5,5 pollici, perfettamente leggibile anche in piena luce. Il design è molto moderno e anche la grafica è semplice ed efficace, con ai bordi le numerose spie e nella parte centrale le informazioni salienti.
Facilissimo e divertente
Il punto di forza dell’XKP è sicuramente la grande facilità di utilizzo e l’agilità con cui ci si riesce a divincolare nel traffico cittadino. Le ruote alte garantiscono una buona sicurezza e la frenata, affidata a due dischi da 230 mm all’anteriore e da 190 mm al posteriore, è adeguata alle prestazioni del mezzo.
I cambi di direzione avvengono in un lampo e anche in piega lo scooter mantiene bene le traiettorie impostate. Solo su buche accentuate e pavé si sente la mancanza di un reparto sospensioni più sofisticato, ma il peso contenuto mitiga molto i contraccolpi e la sella ben imbottita contribuisce a restituire un buon livello di confort. Anche gli pneumatici da 16” (90/80 all’anteriore e 110/70 al posteriore) aiutano a mitigare le asperità garantendo anche una maggior aderenza. La facilità con cui si tocca terra con entrambi i piedi aiuta poi il controllo e la retromarcia di serie facilita ulteriormente l’uscita da parcheggi particolarmente angusti, o in salita.
Anche issare l’XKP sul cavalletto centrale è facilissimo e chi ha sufficiente controllo con una bicicletta non avrà davvero difficoltà a utilizzare questo scooter. Tra l’altro i principianti possono prendere familiarità usando la mappatura limitata a 30 Km/h per poi passare via via a quelle più potenti.
Tra la dotazione di serie figura anche un cruise control, che sinceramente non abbiamo mai utilizzato ma che potrebbe essere utile per ottimizzare ulteriormente i consumi fuori città.
Nuova APP disponibile a breve
Come dicevamo l’XKP non è solo moderno, ma anche tecnologico perché è stato progettato per interfacciarsi con una nuova App che permette di accendere lo scooter da remoto, verificare sempre dove si trova, registrare i percorsi, tenere sotto controllo la quantità di CO2, memorizzare i tagliandi e molto altro ancora. Al momento della prova non era ancora disponibile, ma abbiamo comunque qualche schermata da mostrarvi.
Conclusioni
L’Askoll XKP è già disponibile nelle due varianti: L1 (che può essere guidato anche con la patente AM) e il fratello maggiore omologato L3. I due modelli hanno la stessa base, quella della fortunatissima serie eS che Askoll ha perfezionato e rinnovato negli anni.
Il prezzo al pubblico del modello in prova è di 5.290 euro, ma sono attivi gli ecoincentivi con e senza rottamazione. Nel primo caso il prezzo per il modello in prova scende a 3.555,57 euro, nel secondo a 3.989,18 Euro.