Un giorno in Nolan con Chaz Davies

Di Luca Golfrè Andreasi

Siamo stati ospiti della sede Nolan a Brembate di Sopra in occasione della presentazione del nuovo prodotto di Nolan: il casco replica di Chaz Davies utilizzato per le tappe italiane di Imola e Misano. Il casco ha la grafica tradizionale di Davies, ma con i colori della bandiera italiana. La replica della grafica sarà applicata sul modello X802RR e N64 e sarà disponibile in commercio a partire da ottobre 2016

Prima della presentazione ufficiale del casco abbiamo potuto assistere insieme a Chaz, che attualmente corre in SBK con il team ufficiale Ducati Aruba.it Racing, ai vari passaggi che portano alla fabbricazione di un casco come può essere l’X802R usato dallo stesso pilota, passando dalla fase di lavorazione della fibra di carbonio; alla formazione della calotta; fino al “crash test”, dove viene sparato un colpo di circa 180 km/h per testare la resistenza della calotta e le proprietà di propagazione dell’urto nello spesso strato di polistirolo posizionato tra la calotta e l’imbottitura del casco.
DAVIES 2_01Chaz ha anche assistito gli operai del NolanGroup ad applicare le complesse decalcomanie, aiutandoli a realizzare il primo esemplare replica del suo casco. Il pilota si è dichiarato impressionato dal processo di produzione e soprattutto dalle difficoltà riscontrate ad applicare le decals, sostenendo scherzosamente che solo la pazienza e le mani di una donna possono svolgere questo lavoro, che può arrivare fino a 40 minuti per un casco dalla grafica elaborata come il suo.
Nel momento della presentazione ufficiale del casco, Chaz si è dichiarato incredibilmente soddisfatto dalla qualità dei prodotti Nolan/XLite e del reparto corse dell’azienda, sempre preparati e pronti a correre dietro alle esigenze del pilota.

Infine, ho avuto la fortuna e l’opportunità di poter rivolgere qualche domanda direttamente a Chaz Davies. Il pilota si è rivelato molto disponibile e ho personalmente apprezzato molto il suo sforzo di rispondere in italiano.
“Quest’anno sembri più veloce dell’anno scorso, però ogni tanto incappi ancora in qualche errore. A cosa sono dovuti questi errori? Manca ancora qualcosa alla moto per essere al livello della Kawasaki e devi forzare tu per recuperare?”
“Sì, alla moto manca ancora qualcosa, soprattutto a livello di motore e a seconda delle piste manca un pochino di fiducia nell’anteriore, infatti nei test a Misano di ieri abbiamo lavorato su questi punti. Io guido molto sul davanti e manca ancora qualcosa di piccolo alla moto per fare quello step che mi permetta di guidarla senza essere sempre impiccato”

“Vai in moto anche in strada? Se sì, che moto usi e, visto che ci troviamo in sede Nolan, che casco usi?
“Ancora non ho la moto per girare in strada, ma entro il prossimo anno mi arriverà il Ducati Hypermotard e come casco userò l’XLite X1003.”

Analogamente ad altri piloti, Chaz opta per il comfort e la sicurezza in strada piuttosto che per la prestazione.

Informazioni su Gianluca Zanelotto 1005 articoli
Da sempre nel mondo informatico, prima tecnico e poi marketing e infine commerciale. Ora lavoro come libero professionista e giornalista. Quest'ultima professione è partita quasi per gioco nel 2007, collaborando con Motocorse.com, poi, in seguito, anche con il canale Motori di Tiscali. Nel 2014, con Giorgio Papetti, fondiamo il nuovo Wheelsmag Italia. Passati ormai i 50 anni, sono motociclista, con alterne vicende, da più di 30. Da sempre dedito al turismo veloce, prima su Ducati Paso 750 e Ducati ST2, ho avuto un intermezzo “cattivo” su Cagiva Xtra Raptor per poi approdare di nuovo al turismo a lungo raggio ma con un occhio di riguardo anche alle piste polverose. Proprio in quest’ottica sono passato da una polivalente Aprilia Caponord Rally Raid, serie speciale della Caponord dedicata maggiormente all’Off per approdare al lato arancione della Forza con una KTM 990 Adventure prima e alla 1290 SuperAdventure S poi. Con i miei viaggi ho coperto gran parte dell'Europa e praticamente tutta l’Italia. Attualmente risiedo in Brianza da cui mi muovo spesso verso i laghi Lombardi e le Orobie per divertimento e prove.

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